Sos a Saitta: cancelli le delibere della giunta Cota

21 Ott 2014

Se mancano le risorse e i bilanci sono in rosso, si ha ancora diritto ai diritti? Il gioco di parole in questo caso è letterale e il  tema è di stretta attualità, considerato che il 13 novembre il Consiglio di Stato farà conoscere le motivazioni nel merito della sua ordinanza arrivata prima dell’estate, quando ha dato ragione alla Regione Piemonte contro Comune di Torino, Anci e Fondazione Promozione tutela sociale, che al Tar avevano presentato un esposto sulle delibere della giunta Cota che rimodulavano gli accessi alle Rsa piemontesi e scaricavano sui Comuni i costi dei servizi socio-assistenziali. La premessa sollevata dal Consiglio di Stato è apparsa sorprendente: “Va considerato al riguardo che l’equilibrio di bilancio costituisce un principio costituzionale inderogabile” e pertanto prevale sui livelli essenziali dei diritti.

Il tema del rapporto fra finanza pubblica e diritti sarà affrontato oggi, alle 13 in via Verolengo 212, in un convegno organizzato dall’Associazione Prospettive Comuni, da Libertà e Giustizia di Torino, dalla Fondazione Promozione sociale in cui si potranno ascoltare le testimonianze dirette dei cittadini cui questi diritti sono stati negati. Un incontro (“Solo con tagli ai servizi e ai posti letto si risana il bilancio della Regione Piemonte? “) dal quale, oltre alle valutazioni di Francesco Pallante sulla pronuncia del Consiglio di Stato, arriverà un appello corale perché l’assessore alla sanità Antonio Saitta sospenda le delibere approvate dalla giunta di centrodestra, così come ha fatto con altri provvedimenti di organizzazione sanitaria. Prima di riorganizzare la rete ospedaliera sarebbe auspicabile un confronto con le forze sociali e sindacali, dice Giorgio Cavallero, del sindacato medici Anaao, qui nei panni di rappresentante della neonata associazione Prospettive comuni. La presidente della Fondazione Promozione sociale Maria Grazia Breda racconterà la via crucis delle famiglie che accudiscono un anziano non autosufficiente. Toccherà quindi a Giulio Fornero, anche lkui di di Prospettive future, fare un’analisi sui tempi di risposta dei servizi socio-sanitari.

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