L’idea di fondo è quella di tagliare la voce a un popolo che serve solamente come strumento di acclamazione”. Così la costituzionalista Lorenza Carlassare commenta le riforme istituzionali del governo Renzi intervenendo al dibattito “Contro la democrazia autoritaria” nel corso dei due giorni di Festa del Fatto Quotidiano a Roma. “Spero – continua – che la coscienza dei parlamentari si risvegli e si possa modificare la riforma del Senato disegnata dall’esecutivo”. “E’ una “schiforma” che deve essere solo presa e buttata via” chiosa il condirettore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio. “Lasciare da parte le drammatiche questioni economiche – dice il direttore Antonio Padellaro – per concentrarsi su una riforma costituzionale finalizzata ai suoi interessi personali è stato l’errore di Renzi ma anche il più grande tradimento nei confronti dei suoi stessi elettori”
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Davvero sono sconcertato!
Non riesco a capire come si possa perseverare, da parte di Persone di saldo rigore morale e culturale, in gesti e azioni che si spengono e si perdono nella loro assoluta inefficacia!
Don Ciotti lo ha detto perfettamente: “Non possiamo rimanere prigionieri di parole e riti retorici senza mai trovare il tempo dell’azione!”
“Non possiamo commuoverci di tanto in tanto e muoverci mai!”
BASTA TEATRINI dell’Impegno Civile, buoni per gli applausi, ma non per la Costituzione e la Democrazia!
La VERA VIA MAESTRA è ancora una volta nella COSTITUZIONE, è nella Sovranità Popolare Realizzata che esercita gli articoli che consentono la Democraiza Diretta Propositiva (50 e 71) per IMPORRE da sovrani al Parlamento le riforme attese da decenni, a misura di Cittadinanza e non di casta.
Riforme firmate da Professoroni e Parrucconi e non da pregiudicati e complici!
Direi che al punto in cui siamo non bastano più le parole di condanna. Questo è il tempo di passare all’azione . Gli intellettuali devono capire che loro devono stare in prima linea e chiamare il popolo alla riscossa per cercare di fermare questo scempio.
Parole di condanna ne abbiamo sentite tante, purtroppo non hanno avuto nessun effetto e questo dovrebbe farci comprendere che non è la strada giusta da seguire per uscire fuori dal tunnel. Lo capiremo mai?
Si continua a rincorrere Renzi “piè veloce”, invece di precederlo lanciando le riforme a misura di Cittadinanza, firmate da “Parrucconi e Professoroni” e non dal pregiudicato e dai complici di governo.
Si continua a considerare la Sovranità Popolare come un inutile intercalare, un banale slogan, negando l’evidenza oggettiva che ne fà l’articolo UNO della Costituzione, NON PER CASO L’ARTICOLO UNO, lì voluto dai Padri Costituenti, quelli che tanto stimiamo, ma che rinneghiamo nella pratica quotidiana!
Sono sconcertato da questo stucchevole “teatrino dell’impegno civile”, reiterato all’infinito, buono per applausi sulle piazze o nei siparietti televisivi o per solenni editoriali, ma ormai ampiamente dimostratosi inutile per la Costituzione e per la Democrazia.
Per carità di Patria non lasciamo che anche “Professoroni e Parrucconi” siano solo testimoni vocianti del degrado e declino del Paese!