Il mancato controllo critico da parte dei media

07 Apr 2014

Nadia Urbinati Consiglio di Presidenza Libertà e Giustizia

Ottimo contributo, anche se lo leggeremo in pochi. Sono d’accordo con lei che tra i vari problemi quello del mancato lavoro di controllo critico da parte dei media (carta stampata e non) e’ forse il maggiore perché impedisce che la politica sia un’opera di condivisa partecipazione nella discussione. I media sono diventati dei megafoni dell’opinione della maggioranza e del governo, e quindi noi cittadini siamo resi o muti o con voce flebile. La trasformazione della nostra democrazia da parlamentare a potenzialmente autoritaria (perche’ sbilanciata verso il potere dell’esecutivo, e perché decurtata del potere elettorale sia al centro – Senato – che alla periferia – Province) è nelle cose, eppure chi ha voce forte è solo chi è rappresentativo dell’opinione di maggioranza. Non c’è scampo, pare, al dominio della maggioranza che è il nocciolo di questa trasformazione anti-parlamentare della nostra costituzione. La mia domanda è dunque: che cosa si puo’ fare?

Politologa. Titolare della cattedra di scienze politiche alla Columbia University di New York. Come ricercatrice si occupa del pensiero democratico e liberale contemporaneo e delle teorie della sovranità e della rappresentanza politica. Collabora con i quotidiani L’Unità, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano e con Il Sole 24 Ore; dal 2019 collabora con il Corriere della Sera e con il settimanale Left.

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