Grillo con Zagrebelsky: no alla legge

31 Mar 2014

Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio firmano un appello scritto da Libertà e Giustizia che vede tra i primi firmatari Gustavo Zagrebelsky, Nadia Urbinati e Stefano Rodotà. Il titolo del manifesto è “Verso la svolta autoritaria”. Il testo denuncia: «Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale (che ha bocciato il Porcellum, ndr) per creare un sistema autoritario che dà al premier poteri padronali».

Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio firmano un appello scritto da Libertà e Giustizia che vede tra i primi firmatari Gustavo Zagrebelsky, Nadia Urbinati e Stefano Rodotà. Il titolo del manifesto è “Verso la svolta autoritaria”. Il testo denuncia: «Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale (che ha bocciato il Porcellum, ndr) per creare un sistema autoritario che dà al premier poteri padronali». Il manifesto di Libertà e Giustizia spiega che «con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto». E ancora, «il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderarla». L’appello viene firmato da Grillo e Casaleggio che lo postano anche sul blog dell’ex comico. In precedenza era stato sottoscritto anche da Salvatore Settis, Sandra Bonsanti, Barbara Spinelli,Maurizio Landini e Paul Ginsborg.

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