Grillo e Casaleggio sottoscrivono l’appello di Zagrebelsky: “Riforme, svolta autoritaria”

30 Mar 2014

Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sottoscrivono l’appello di Gustavo Zagrebelsky e altri firmatari contro le riforme. Sono una “svolta autoritaria” dicono i vertici dei Cinque Stelle, che aderiscono per la prima volta a un’iniziativa politica, benché promossa da un intellettuale, esterna al Movimento. “Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato”, dice l’appello ripreso sul blog di Grillo.

“Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo – si legge ancora nel documento di Zagrebelsky – l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto”.

“Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perchè neutralizza l’opinione di opposizione” osservano i firmatari che aggiungono: “Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partito che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone”. Hanno sottoscritto il testo anche Lorenza Carlassare, Alessandro Pace, Roberta De Monticelli, Gaetano Azzariti, Elisabetta Rubini, Alberto Vannucci, Simona Peverelli, Salvatore Settis, Costanza Firrao contro le riforme.

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