Condivido l’appello e l’inquietudine che lo muove. Sono sbigottita dall’ammirazione diffusa che suscita il falso nuovismo costituzionale del governo in carica. In nome della rapidità, del cosiddetto «efficientamento», si stanno smantellando una dopo l’altra istituzioni che hanno come compito quello di garantire la pluralità dei poteri e il loro reciproco bilanciamento. Il senato che sopravviverà con altro nome, ma non sarà più eletto. Le province che vengono abolite mettendo al loro posto ceti dirigenti sostitutivi, anch’essi non più votati dai cittadini. Una legge elettorale che umilia il principio della rappresentatività, in nome della governabilità. Il tutto deciso sulla base del patto opaco che Renzi ha stretto con Berlusconi, e affidato a un parlamento che ha perso buona parte della sua legittimità, dopo la sentenza della Consulta sulla legge Calderoli. Ecco l’idea della democrazia, del parlamento, della Costituzione, dei sindacati, che sta affermandosi non più solo a destra, ma nel cuore stesso del Pd. L’orizzonte è quello di un’Italia governata da oligarchie sempre più strette, sempre meno disposte a accettare che gli eccessi del potere siano frenati da altri poteri.
Se si vuole impedire questo disegno perseguito da maggioranza e opposizione (con la tolleranza della PdR), non c’è altra via che l’Azione Diretta della Cittadinanza.
Esiste forse un’altra via?
Dovrà farlo direttamente la Cittadinanza attivata dalle sue migliori espressioni associative, L&G, Libera di don Ciotti, La Rete delle Associazioni per l’Acqua Pubblica, il Movimento SNOQ, che brandendo la Carta negli articoli che consentono la Democrazia Diretta Propositiva (50 e 71) , imporrà ai delegati al Parlamento la Volontà Sovrana del Popolo delegante anche facendo uso del diritto di sciopero (art. 40) e richiamandosi alla storia del Conclave.
La Volontà Sovrana del Popolo, non solo un enunciato astratto, ma una volta nella storia, realizzata concretamente!
Tocca a queste elites che si stracciano le vesti un po’ in ritardo, uscire dai soliti riti e percorrere vie nuove assieme a quella Cittadinanza che al 95% rifiuta e disprezza l’offerta politica, ma si riconosce nella Costituzione.
C’è forse un’altra via?
Ottimo ! Come sempre.
almeno 150 parlamentari difendono coraggiosamente la costituzione ma nessuno se ne ricorda. Oltre ai 5Stelle, ci sono poi pochi altri come Walter Tocci, che pur avendo le idee chiare, votano come renzi vuole. E’ comunque una significativa rappresentanza, che dovrebbe immediatamente agire insieme alla cittadinanza per fare pressione innanzitutto sul Capo dello Stato x ricordargli il suo dovere di non promulgare le aberranti mutilazioni della Carta costituzionale imposte da gente nominata e autonominatasi, per giunta tutt’altro che cristallina.
E per il vincolo di mandato che assoggetta i parlamentari a grillo,alla casaleggio associati NESSUNA INDIGNAZIone ?.Anche questo si chiama stupro alla Costituzione.La costituzione si difende da tutti gli attacchi autoritari.E grillo lo fa senza pudore e senza suscitare nessuna reazione
Il vincolo di mandato esercitato da grillo suscita una marea di reazioni, sopratutto da parte di quei partiti che lo praticano da sempre nei confronti dei propri parlamentari. Ne sanno qualcosa coloro che hanno provato a dissentire da berlusconi e dal PD, in cui ti sbattono silenziosamente fuori se solo sei contro il TAV. Nel PD renzi, la sua ridicola boschi e altri della nuova legislatura hanno detto finalmente alla luce del sole che si fa senza discutere quel che vuole renzi, e non quello che vogliono gli elettori. Aggiornati, magari cercando in internet le reazioni di cuperlo al bavaglio di renzi, e prima ancora le reazioni di civati al bavaglio di cuperlo.
L’attuale governo cerca e purtroppo trova facile consenso su riforme costituzionali che ledono l’esercizio della democrazia. Anziché semplificare l’organizzazione e l’azione amministrativa dello Stato, si preferisce l’eliminazione di quelle istituzioni elettive che potrebbero disturbare l’azione di governo sempre più concentrata sul presidente del consiglio.
Nessuno parla dei conflitti di interesse istituzionale che si verificheranno tra sindaci e presidenti di regione all’interno del nuovo Senato che nei fatti non potrà e penso sia previsto non debba funzionare.
L’opinione pubblica viene manipolata scientemente sbandierando risparmi e tagli ai costi della politica irrilevanti rispetto a quelli che potrebbero essere fatti con una seria riorganizzazione numerica e funzionale degli organismi costituzionali. Ad esempio si è data ampia informazione alla vendita di 100 auto blu (messaggio di risparmio) senza far sapere che ne verranno acquistate 200 nuove.
L’unico modo per difenderci è sviluppare un pensiero critico centrato sull’approfondimento delle questioni e non sulla attuale comunicazione politica superficiale e offensiva dell’intelligenza delle persone.
sabato 8 febbraio 2014 14.33
(…) Da tempo, però, avrei voluto chiedere come mai pur essendovi tanti intellettuali e anche politici tanto valorosi quanto combattivi, non si sia ancora prospettata l’esigenza di far nascere un vero movimento politico per una concreta rinascita.
Tantissimi elettori non vanno a votare perché non sanno più a chi rivolgersi e, invece, potrebbero alimentare la speranza di veder mutato il mutabile, se coloro che ben operano in ogni campo e hanno autorevolezza, creassero una nuova lista, sostenendola e candidandosi.
Potrebbe confluirvi anche quell’elettorato ora costretto a votare chi è (o quanto meno lo si ritiene) meno sgradito.
Iersera avendo visto e ascoltato a La7 Barbara Spinelli riguardo alla presentazione da parte di alcune intellettuali di una lista a sostegno della candidatura del leader del partito della sinistra greca Syriza, Alexis Tsipras, come presidente della Commissione Europea, ho pensato che contestualmente si potrebbe e “si dovrebbe” presentare un’altra lista, avente come obiettivo quanto precede, per le elezioni nazionali, che si prevedono non a lungo termine e, oltretutto, non positive, rebus sic stantibus, sulla base dell’accordo sulla legge elettorale.
Non vorrei apparire catastrofico ma credo che tale iniziativa potrebbe essere l’extrema ratio. (…)
Da:
http://www.phenomenologylab.eu/index.php/2014/02/caminada-candidatura-tsipras/
martedì, febbraio 18, 2014 at 11:39
Mi sia consentito di esprimere il personale sostegno per la candidatura di di Emanuele Caminada per la Lista Tsipras alle elezioni per il Parlamento Europeo che si terranno tra il 22 e il 25 maggio prossimi, e di proporre, altresì, subito dopo il termine ad quem della presentazione della relativa lista, quanto già fatto presente alla Prof. De Monticelli per formarne una parallela e simile per le prossime elezioni nazionali.
——————
Matteo Ceresa
mercoledì, febbraio 19, 2014 at 14:26
Sostengo la candidatura di Emanuele Caminada per la Lista Tsipras alle elezioni per il Parlamento Europeo 2014. Concordo con Elio Matteo Palumbo perchè si formi una lista parallela e simile per le prossime elezioni nazionali.
……………………………
http://eliomatteopalumbo.wordpress.com/
_________________
I mali ( nodi ) sono giunti al pettine . Il continuo delegare l’Amministrzione del Paese , senza controllo, e regole condivise da una ” Legge Elettorale ” frutto da Referendum Popolare , composito proggetto a quattro mani partorito a salvaguardia delle solite facce di nominati nell’ultimo ventannio. Gli accomodamenti dei Partiti , anche di estrazione di Destra, e Sinistra, che vicevolmente si sono succedute ad un Centro minoritario e frattagliato dalla caduta della DC, come del P.C.I. Il ruolo svolto dai PdR
da Francesco Cossiga in poi detto il rottamatore o picconatore , chi è succeduto ha assunto salvaguardie di provenienza Politica, a limite dei parametri del giuramento al dettato della Costituzione che ne sancisce la libertà da vincoli di appartenenza Politica . I Costituzionalisti studiosi ed esperti all’uopo formatori dei nostri Giovani nelle Università sul Diritto Costituzionale , dobrebbero ( Il condizionale è appropriato ) perscindere da chi alimenta i bonifici e nomine a Commissioni e dire chiaro quando la misura e colma ; Non può farlo il muratore elettore tratto in inganno , ad ognuno il proprio ruolo . I calcoli metrici sono passibili di verifiche.Specialmente in Politica.
Sono preoccupata e delusa.ma ciò che mi indigna è l’assordante silenzio dei più………
condivido pienamente e contribuisco a diffonderlo
Sempre più sconcertata da quanto sta facendo/dicendo/proponendo Renzi..
Sembra Vanna Marchi, a volte…
Sconcertante, ripeto… è per questo che non voto più PD. Voto Tsipras! Voto per l’Europa delle Persone, della Cultura, non delle banche
Condivido. Gravissimo e pazzesco.
No, il tutto non è stato deciso sulla base del patto con Berlusconi, ma perchè gli Italiani non ne possono più di questo continuo parlare senza decidere . La cosa strana è che la sinistra non riesce a prendere atto che il sistema vigente ha impedito qualsiasi svolta progressista , epperò è per la conservazione dell’esistente. I poteri che frenano gli eccessi del potere sono, come avviene in tutti i paesi europei, le elezioni che garantiscano l’alternanza, non certo il bicameralismo perfetto o le maggioranze fluttuanti. Un sistema si definisce democratico quando alle elezioni è data la possibilità di cambiare.L’alternanza tra l’altro è l’argine più forte alla corruzione. Cosa che con i sistemi attuali o non è avvenuto affatto o è avvenuto in maniera precaria. L’alternanza infine è necessaria perchè l’argine più forte alla corruzione. Altro che autoritarismo!
Condivido l’appello e l’inquietudine oltre che la rabbia. Credo sia necessario trovare il modo o i modi per fermare questa deriva:raccolta di firme, manifestazione nazionale, denunce di massa contro chi sta attentando alla nostra Costituzione in nome di una democrazia di cui è rimasto solo il guscio.
Qualcuno ha scritto “…gli Italiani non ne possono più di questo continuo parlare senza decidere”. Ricordatevi che è così che nascono le dittature. Quello che non è riuscito alla P2 di Licio Gelli, quello che non è riuscito a Berlusconi riuscirà con Renzi??
A questo punto non basta INDIGNARSI, bisogna REAGIRE.
http://idadominijanni.com/2014/03/30/la-crociata-contro-il-senato/
Come può un governo senza mandato elettorale, con parlamentari eletti attraverso una legge dichiarata non costituzionale, cambiare la costituzione italiana. Come potrebbe accadere tutto ciò in uno stato realmente democratico?
Condivido l’appello e l’inquietudine delle stelle.
(Celestino Ferraro)
In questa crisi profonda di credibilità della classe politica e di emergenza economica e sociale, il sentimento generale degli italiani, inclusi autorevoli commentatori politici, è che Renzi rappresenti l’ultima occasione per evitare il disastro del paese. Dopo Monti e Letta, il suo fallimento sarebbe il fallimento di tutti. L’alternativa a Renzi sarebbe infatti Grillo. Tutti dunque si augurano il successo di Renzi, senza neppur domandarsi in quale direzione lui ci stia portando. Siamo, ancora una volta, pronti ad affidarci ciecamente alla virtù salvifica di un solo uomo, poiché il paese non è in grado di reagire con le proprie strutture democratiche.
D’altro canto, Renzi riesce a conquistare una grande popolarità presentandosi come colui che è in grado di rinnovare la politica e le istituzioni, del tutto screditate. Non più politica inconcludente, ma decisioni rapide e immediate: il “velocismo” di Renzi. Dopo anni di scandali per gli abusi dei politici, che cosa c’è di più popolare che proporre: non più costi della politica, vendita delle auto blu, abolizione delle province, abolizione del Senato, tetto agli stipendi dei superburocrati. Salvo che gli italiani non si sono resi conto, per esempio, che le province non sono state abolite, ma solo svuotate e che i risparmi non supereranno i 150 milioni (v. la voce.info). Neppure si chiedono, gli italiani, che cosa comporti l’abolizione del Senato. Basta sapere che i senatori vanno a casa, altro non gli interessa.
Questa situazione di assenza di alternative e, insieme, di grande popolarità consente a Renzi di imporre la sua linea: o si fa come dico io o sarà il caos. Siamo chiaramente in presenza di un tentativo di sospendere la democrazia. Renzi infatti non è disponibile al confronto democratico. Ogni dissenso, ogni suggerimento di modifica di un qualche provvedimento o riforma non è da lui contestato nei contenuti, ma respinto in blocco e tacciato di conservatorismo.
Se Renzi non viene fermato subito, il suo potere si consoliderà e si estenderà. Gradualmente, mese dopo mese, anno dopo anno. Come è avvenuto e avviene per tutti i dittatori arrivati al potere con legittimazione democratica. Essendo lui giovane, non sarà solo un ventennio che ci aspetta. Potrebbero essere due, un quarantennio.
Firmo per manifestare il mio profondo dissenso e la mia distanza culturale, abissale, fisica, economica, da questa dimensione allucinante in cui è sprofondato il mio amato Paese in modo particolare da 20 anni ad oggi.
Condivido lo spirito di quest’appello e ringrazio i suoi promotori. Non voglio rassegnarmi ad accettare che la Costituzione e i principi della rappresentatività siano mutati senza fornire nessuna garanzia, in nome di una cultura dell’efficientismo e della rapidità che può lasciare poco spazio al pensiero e molto spazio ai rischi per la democrazia.
Confessioni di un italiano
Stefano Radames implorava il grande ISIDE che gli avrebbe consentito di sollevare un trono celeste per Aida: fu ascoltato. Tuttavia il trono fu l’inferno che ad entrambi Aida e Radames arrese e, per l’Amneris, sacerdotessa innamorata del Radames spergiuro, si aprirono le latebra.
Se quel guerriero io fossi… Celeste Aida… .
A Tebe si rifiutarono le latebra per Arturo, furono profondità del cuore inondabile. L’ottuagenario, confessa , novello Ippolito Nievo.
CF
sottoscrivo l’appello, il non allineamento, la costernazione.
Pingback: Verso la svolta autoritaria | Libertà e Giustizia
Pingback: Appello contro la svolta autoritaria | Cittadini Parlanti Consapevoli