“Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n.1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al presidente del Consiglio poteri padronali. Con la prospettiva di un monocameralismo e la semplificazione accentratrice dell’ordine amministrativo, l’Italia di Matteo Renzi e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità del Pd è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in sordina accolto. Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del Pd a prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partita che vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. Una democrazia plebiscitaria non è scritta nella nostra Costituzione e non è cosa che nessun cittadino che ha rispetto per la sua libertà politica e civile può desiderare. Quale che sia il leader che la propone“.
Questo appello, pubblicato ieri da Libertà e Giustizia e stamani in prima pagina da il Fatto Quotidiano, è stato redatto e firmato da un gruppo di eminenti costituzionalisti: da Nadia Urbinati a Sandra Bonsanti, da Lorenza Carlassarre ad Alessandro Pace, da Gaetano Azzariti a Roberta De Monticelli. Ci sono anche, tra i firmatari, Rodotà, Settis e Zagrebelsky: i famosi tre nomi che M5S aveva in tasca quando andò al secondo giro di consultazioni con Napolitano dopo il fallimento di Bersani. Nomi che, purtroppo e colpevolmente, non vennero fatti.
Sottoscrivo interamente questo appello. E’ tanto allucinante quanto sconfortante che buona parte degli elettori piddini stiano ingoiando perfino questo rospo, spacciato da quasi tutti i media – e Grillo continua a dimenticarsi odiosamente quel “quasi” – come una salvifica opera rinnovatrice. Il (ciccia?) Bomba di Rignano sull’Arno, con la sua notoria guittezza intellettuale e quel suo sguardo vigile da Andrea Dipré folgorato sulla via delle “fettine panate” di Kiss Me Licia, sta pressoché eseguendo il progetto autoritario e malamente presidenzialista che era già alla base della P2. Anche la strombazzata trasformazione del Senato è una idea “inutile e dannosa, il bicameralismo ci ha salvato tante volte” (cito tra i tanti Alessandro Pace). Questo Parlamento delegittimato, fatto di Karina Huff Boschi e Schopenhauer Speranza, manovrato dalla regia scaltra di statisti à la Verdini, pretende di umiliare quella stessa Costituzione regalataci da figure nobilissime come Piero Calamandrei. Non può farlo: lorsignori parlino e si occupino di cose che conoscono, cioè quasi nulla. E tutti coloro che – in Parlamento e fuori – sono terrorizzati all’idea che certa gente violenti la Costituzione, operino in ogni modo democratico perché ciò non avvenga. Ne va del nostro futuro.
Qui l’articolo sul Fatto Quotidiano.it
intervengo
Don Ciotti nei giorni vicini all’incontro col Papa:
“…non si può rimanere prigionieri di parole e riti scontati e retorici senza mai trovare il momento dell’agire!”
“…non si può continuare a commuoverci ogni tanto e muoverci mai!”
(io)
Sono lustri e decenni che si passa da un dibattito ad un convegno, da una “lectio magistralis” ad una conferenza, da un “dialogo” dell’Espresso ad una manifestazione di Libera, da Report a Presa Diretta a Servizio Pubblico, da una denuncia ad un ultimo allarme…
E siamo ancora qui, in attesa del prossimo evento, per parlare ancora, per l’ennesima volta di qualsiasi aspetto della malapolitica…
Ma quando si passerà a progettare una “Via d’Uscita”?
Siamo saturi di denunce, non abbiamo più spazio nelle nostre memorie per archiviarne ancora! E l’indignazione è massima da lungo tempo!
Quando un passo avanti? La Costituzione ci offre strumenti di efficacia assoluta: la Sovranità Popolare (non a caso art. UNO), la Democrazia Diretta Propositiva (artt. 50-71) e il Diritto di sciopero (art. 40). La storia ci ricorda il “Conclave”. Perchè’ NO?
PERCHE’ NO???
Paolo B.
Sottoscrivo con convinzione l’appello.
Ma dove si firma l’appello?
Ma non avete ancora capito che Renzi sta cercando di realizzare ciò che Berlusconi non è riuscito a fare in 20 anni e cioè il presidenzialismo (si è già aumentato i poteri come presidente del consiglio) ed il bipartitismo all’americana e il paradosso è che lo sta facendo con l’appoggio di quella “sinistra” che finora ha impedito a Berlusconi di farlo… Non a caso, questo era anche uno dei principali obiettivi che si prefiggeva la Loggia P2 di Licio Gelli, compaesano di Matteo Renzi… La legge elettorale che hanno partorito e che hanno chiamato “italicum”, è peggio della famigerata “legge Acerbo” che negli anni ’20 spianò la strada alla dittatura fascista di Mussolini! Anche allora si diceva che bisognava semplificare il quadro politico perché c’erano troppi partiti e non si riusciva a governare, poi si è visto come è andata a finire… Sono passati 90 anni ma gli italioti che sono affascinati dal mito dell’uomo solo al comando sono purtroppo sempre gli stessi…
Dovreste solo vergognarvi di pubblicare appelli del genere sapendo che sono solo basati su una menzogna. La stessa Corte Costituzionale nella sua sentenza, e con specifiche precisazioni ha dichiarato la piena legittimazione dell’attuale Parlamento. Questo Voi lo sapete benissimo, così come c’è da augurarsi che l’autore dell’articolo lo sappia ………… ma nonostante ciò volete giocare, così come fa Grillo, con l’ignoranza delle persone che vi seguono!!!! VERGOGNATEVI
Al Piano Propaganda 2, attuato in larga parte da Silvio Berlusconi (tessera n. 1816 dell P2), manca in effetti qualche piccolo aggiustamento per essere perfetto e completo.
In barba agli italiani (e all’Italia) Gelli/Berlusconi ha creato Renzi a sua immagine e somiglianza, ha preso così pieno possesso del PD (dopo inciuci comprovati ormai decennali) e si appresta a concludere il progetto di riforme (anti) costituzionali che più gli vanno a genio.
Stiamo in guardia, stavolta sono pronti a tutto.