Tirannia della maggioranza

urbinatiQuella che è passata alla Camera è una brutta legge, che premia chi ha potere non dando a tutti l’egual diritto alla rappresentanza. Una soglia dell’8% ce l’ha la Turchia mentre l’indicazione dell’UE è di non superare il 4%. Il premio di maggioranza è un altro assurdo regalo. In ogni caso le voci di opposizione sono punite: una strisciante tirannia della maggioranza, infatti raggiunta con un’alleanza dei due partiti più forti contro i deboli. Aggiunge Stefano Baldazzi, in uno scambio su Facebook, che è “particolarmente grave la diversità delle soglie di sbarramento tra partiti coalizzati e non coalizzati che a mio avviso è incostituzionale in quanto il singolo voto non ha lo stesso valore a seconda di chi scegli. Da censurare anche le liste bloccate pur se corte e la mancanza della parità di genere. Infine le candidature multiple sono un ulteriore peggioramento in quanto l’eletto non si identifica con un territorio ma con una pluralità di zone.” Ci sono evidenti condizioni di incostituzionalità. E che cosa fa l’opposizione nel Pd? Nulla di importante; e soprattutto non ci dà sicurezza perché si è aggrappata all’argomento della fedeltà: ma fedeltà a che cosa e a chi? La fedeltà dovrebbe essere ai principi di eguaglianza politica.

4 commenti

  • L’Italicum: cambiare perché nulla cambi

    Troppo silenzio e preoccupante disinteresse sulla riforma elettorale varata ieri alla Camera dei Deputati. La legge elettorale è l’architrave del sistema democratico con la quale scegliamo chi dovrà governare, non può quindi assumere caratteri anticostituzionali. Il testo votato ieri, il cosiddetto Italicum, è “un’abominevole porcata” che limiterà la capacità di scelta degli elettori e consentirà l’affermazione della “repubblica dei nominati”.
    Non mi stanco, anche se su questi argomenti ricevo meno attenzione, di denunciare l’avvento di un sistema elettorale che contribuisce a peggiorare il quadro esistente. Non si può continuare a stare zitti, a onorare un rapporto di sudditanza che conduce all’abnegazione della democrazia. Io non ci sto!
    Quando nel 2006 venne approvato il Porcellum, un noto politico italiano di mia stretta conoscenza mi disse che era meglio di niente, che infondo una riforma elettorale era stata fatta. Quelle affermazioni non mi convinsero, e i fatti purtroppo mi hanno dato ragione. Per questo motivo oggi non si può subire una riforma scritta unicamente perché nulla cambi. Penserò male, ma le slide presentate ieri dal Governo Renzi raffigurano un valido tentativo per assopire i cittadini su riforme più importanti, che non catturano la dovuta attenzione che meriterebbero: e mentre annunciano la diminuzione delle auto blu, sottraggono il potere al corpo elettorale. La politica degli zuccherini vince mentre il popolo sorride inconsapevole della sua sconfitta.
    L’Italicum non mi piace, e come ha scritto Andrea Scanzi è un vero “Troiaium”: ci sono ancora le liste bloccate e le multicandidature. Le circoscrizioni sono disegnate a caso. Se un partito ha meno dell’8 percento e corre da solo non passa. Se un partito ha meno del 4.5 non entra, però i suoi voti li sfrutta comunque un’alleanza. Una coalizione sotto il 12% nasce morta, se ottiene l’11,09 % non entra in Parlamento. Ma scatta il premio di maggioranza per la coalizione che conquista il 37%. Vi rendete conto dell’assurdità? Ci sono poi deroghe atte a non scontentare i partiti-satelliti cari a Berluysconi e sempre utili a vincere le elezioni. L’Italicum contiene “quasi tutto quello che la Consulta aveva contestato al Porcellum e non c’è quasi niente di quello che Renzi aveva promesso prima di essere eletto segretario Pd”.

  • Non condivido la doglianza sulla ” mancanza della parità di genere”, che in questo contesto trovo insensata: con le liste bloccate, la parità (numerica) avrebbe portato in Parlamento un numero pari di persone anagraficamente di genere femminile asservite ai decisori delle liste tanto quanto quelle anagraficamente di genere maschile. Resto sconcertata anche, anzi soprattutto,dal fatto che quando si piagnucola sulla ferita inferta all’egual diritto alla rappresentanza, bisognerebbe sentire il dovere ed avere il coraggio di riproporre a spada tratta il sistema proporzionale: l’unico che garantisce l’uguaglianza del voto. In tale sistema con la doppia preferenza si potrebbe pure tutelare la parità di genere.

  • l’italicum non sarà perfetto ma quale è la legge elettorale in sede mondiale da accettare a occhi chiusi ? Il proporzionale è assolutamente giusto e la volontà di tutti i cittadini vale qualcosa ma se ci mettiamo a verificare le altre soluzioni vediamo errori in tutte. Allora ed è il mio pensiero si deve privilegiare la governabilità e chiamiamola pure ” dittatura della maggioranza” ( sommamente ridicolo , mi scuso ) , ma è inevitabilmente da accettare. Negli Stati Uniti con un voto e dato in maniera anche stramba con quelle primarie baraccone si ha un Presidente . In Francia abbiamo partiti con belle percentuali escluse dal Parlamento e allora ? Suvvia un po’ di ragionevolezza e prendiamoci l’italicum certo non perfetto ma…. Grazie RF

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