L’aspetto che più mi inquieta della politica di Matteo Renzi è la possibilità che la trasparenza tanto sbandierata nasconda qualcosa di oscuro, nella origine del suo potere e negli obiettivi della sua politica. Mi fa paura in un personaggio che in questo momento suscita tante speranze l’assenza di lealtà.
Posso elencare alcuni perché a cui vorrei una risposta convincente: perché piace tanto a Berlusconi? Cosa si sono promessi negli incontri riservati? Quali i veri accordi sulla giustizia o sulla Costituzione?
A Matteo Renzi piace il Potere: certo, ne aveva bisogno per rottamare i capi storici del suo partito, una operazione interessante. Ma c’è come un sovrappiù, qualcosa di troppo. Firenze è già commissariata. L’Italia è sul punto di esserlo, affascinata dall’uomo forte, giovane e abile con le parole, come lo fu Berlusconi. Un uomo per cui l’Italia non ha mai votato e che non ha alcuna fretta di andare alle elezioni. È troppo facile però conquistare l’anima di tanti italiani delusi dalla politica corrotta e tanto duro, dopo, raccontare dove ancora una volta si erano sbagliati.
Renzi, Berlusconi, partitocrazia, cosociativismo, fascismo. Questo il cammino a ritroso dell’Italia. Allora sono loro il problema o l’Italia? Non è questa che è malata? Non sono gli italiani che avrebbero bisogno di qualche cura?
Cara Sandra, ormai ho poche o punto speranze. E non è bello.
Fino a quando terranno nascosti i nominativi dei 101 che hanno impallinato il candidato Prodi alla presidenza della Repubblica,dopo averlo designato all’unanimità,difficilmente potrà essere credibile l’intera classe dirigente in atto della sinistra,al governo e negli organi di partito.