Vuoto a perdere

21 Feb 2014

Alle parole sono infine seguiti i fatti, e sono desolanti. Renzi ha presentato un governo cucito con il più vieto manuale Cencelli, in cui le nomine riflettono in maniera trasparente la necessità di guadagnarsi i voti delle varie anime del PD…

renziAlle parole sono infine seguiti i fatti, e sono desolanti. Renzi ha presentato un governo cucito con il più vieto manuale Cencelli, in cui le nomine riflettono in maniera trasparente la necessità di guadagnarsi i voti delle varie anime del PD, finanche della corrente di Civati, che aveva minacciato di non votare la fiducia in Parlamento.
Ma la cifra che unisce gran parte dei nuovi ministri è – ahinoi – il fatto di non sapere assolutamente nulla delle questioni che da oggi avranno il potere di gestire per conto dell’Italia. Basti pensare al ministro della giustizia: in un ambito che pesa in maniera determinante nel giudizio che il mondo dà dell’Italia, è stato prescelto un politico di provenienza partitica, neppure laureato. Dunque, siamo tranquilli che non proverà a interferire, con sgradite competenze, nel processo di progressiva devastazione del sistema giustizia, da anni coerentemente perseguito.
In un paese ricco di stimati costituzionalisti, le riforme costituzionali – mai prima d’ora progettate con tale ampiezza – sono affidate ad una giovane avvocata le cui credenziali attengono interamente alla dimensione della fedeltà al capo. Anche lei, non darà verosimilmente fastidio al manovratore.
In piena continuità con il passato, le capacità e le competenze suscitano diffidenza e rigetto (perché sostituire Bray, che stava avviando un serio lavoro nella cultura? O la Bonino con una ministra di nessuna esperienza?), mentre vincono la fedeltà e l’appartenenza a gruppi e correnti al momento prevalenti.
Altro che innovazione! Le vantate novità sono solo di superficie: le donne, l’età. Ma gli italiani si aspettavano sostanza, e non l’hanno avuta.
Una cosa è sicura: Berlusconi gongola, per due motivi. Anzitutto perché con Orlando alla giustizia e un’esponente di Confindustria allo sviluppo economico – ministero che presiede tra l’altro alle comunicazioni – confida che i suoi interessi non subiranno indebiti attacchi.
E ancor più perché l’evidente disinganno delle illusioni che gli italiani nutrivano nei confronti di Renzi si farà sentire in occasione delle future elezioni, con tutto beneficio della destra.
Il vuoto, che si sospettava, è clamorosamente emerso e porterà, è facile previsione, al tracollo elettorale del PD.

Supportaci

Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo

Promuoviamo le ragioni del buon governo, la laicità dello Stato e l’efficacia e la correttezza dell’agire pubblico

Leggi anche

Newsletter

Eventi, link e articoli per una cittadinanza attiva e consapevole direttamente nella tua casella di posta.