In un momento così drammaticamente delicato per la politica e per le istituzioni del nostro paese è assolutamente essenziale che tutti si attengano ai principi previsti dalla Costituzione: cioè niente interferenze o pressioni sulla autonoma dinamica parlamentare da parte di Tutti. Succeda che quel che succeda ma che succeda in Parlamento.
Ormai non possiamo aspettarci nulla da questi maggiorenti del PD. I nuovi (diciamo i quarantenni) olezzano già di vecchio, alla faccia dei cittadini, anche di coloro che si entusiasmano (o si sono entusiasmati) per l’arrivo del nuovo, Matteo Renzi. Ma ci rendiamo conto che sembra di essere ritornati ai tempi della DC e del PSI? Verifica, rimpasto, staffetta…tutto concentrato in un solo partito autoreferenziale, ircocervo del nulla e di molti dei peggiori vizi della politica italiana, compresa la ventennale tendenza all’ “uomo solo al comando”, esercitato dalle poltroncine televisive. Del renzismo ne ho già piene le tasche ancor prima che inizi, altrettanto dicasi dei quarantenni renziani (e chi li distingue dai sessantenni che li hanno preceduti?) che affollano Vespa/Santoro/Floris e compagnia cantando, facendo opposizione al governo da dentro il governo…un po’ come i forlaniani con gli andreottiani e i demitiani con i fanfaniani e orrori consimili. Sarebbe meglio che tornassero a studiare e si ripresentassero fra un po’ di anni, altro che Farinetti e Baricco potenziali ministri…
L’avevamo detto . Lo ripetiamo. Repetita iuvant?!
Renzi, con un solo colpo, hqa fatto due miracoli: ha risuscitato Berlusconi ed ha distrutto il Pd.
Santo subito!!!
Invito, ahimè, destinato a cadere nel vuoto. La maggior parte di chi ricopre le cariche istituzionali sembra abbia il compito d’interferire sui cardini repubblicani, democratici in sintesi costituzionali dello Stato.
D’altronde Enrico Berlinguer, nella sua immensa visione prospettica, aveva da tempo identificato gli usurpatori : ” la corruzione è una nemica della repubblica. E i corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà. E dare la solidarietà, per ragioni di amicizia o partito, significa diventare complici di questi corrotti.”.
Alla luce di un tale testamento diviene molto semplice il conteggio e senza alcun dubbio potremo avere chiara la situazione dei nemici dello Stato e dei loro complici.