“Deve succedere il manicomio”. Così Riina minaccia Di Matteo

21 Gen 2014

Riina: “Di questo processo, questo pubblico ministero di questo processo che mi sta facendo uscire pazzo, per dire, come non ti verrei ad ammazzare a te, come non te la farei venire a pescare, a prendere tonni. Ti farei diventare il primo tonno, il tonno buono”. Leggi anche l’articolo di Claudio Magris sul Corriere.

dimatteoRiportiamo integralmente alcuni stralci delle conversazioni tra Totò Riina e Angelo Lorusso.
 “Mi sono divertito”
RIINA: (…) Disgraziati e miserabili, meschini che sono. Dite ma che volete voi di quelli, quelli Magistrati sono, sono Magistrati quelli sono…inc…fanno i carrieristi a spese dei poveri detenuti, carrieristi e denaro

LORUSSO: Denaro, ecco

RIINA: Carrieristi e denaro…inc…il direttore, chi minchia sono

LORUSSO: Carriera, soldi

RIINA: Il giusto…poi saltano in aria, perché saltate in aria…state …inc…statevi zitti, no quello che fate…figli di puttana che sono esaltati…che sono romanzati…(…) Quello là saluta e se ne saliva nei palazzi. Ma che disgraziato sei, saluti e te ne sali nei palazzi. Minchia truuuu… e poi è sceso, disgraziato, il Procuratore Generale era di Palermo (Rocco Chinnici, ucciso da un’autobomba il 29 luglio 1983, ndr) Minchia, però, dovevo essere… a bella a verità, vi siete divertiti, però, mi sono divertito, per un paio d’anni mi sono divertito, sono stato grande. Quando ci mettevamo quella (verosimilmente si riferisce all’esplosivo), va suona, va suona, a quello vai a suonare tu…minchia che gli ho combinato, che cosa gli ho combinato, minchia (…)

“Buttate le chiavi”

LORUSSO: Sì, perché la popolazione, la popolazione è…è fatta così, è fatta così

RIINA: È fatta così, è fatta da vigliacconi

LORUSSO: Esatto, quando toccano a loro saltano tanto, quando poi toccano a uno di loro si alzano tanto…ma finché non tocano a loro, toccano l’altro, per loro va tutto bene. Il popolo italiano è fatto così (…) Non se ne fregano niente, anzi sono a favore dei Magistrati, dei Giudici, fino a quando non tocca a loro

RIINA: Sì, a favore dei Magistrati..e lo dicono,bello, lo dicono

LORUSSO: Contro i detenuti, buttate le chiavi, buttate. Però poi quando tocca a loro cambiano versione, cambiano (…)

 “Qualcosa si è rotto”

LORUSSO: La televisione ieri dicevano, però, forse stamattaina, non mi ricordo (…) dicevano che il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, un sacco di politici dicono: il Presidente della Repubblica non deve andare a testimoniare, ci sono un sacco di politici, partiti che dicono che non ci deve andare a testimoniare

RIINA: Fanno bene, fanno bene… ci danno una mazzata… ci vuole una mazzata nelle corna…

LORUSSO: A questi cosi….questi di Palermo

RIINA: A questo pubblico ministero di Palermo

LORUSSO: Sono tutti con Napolitano dice che non ci deve andare. Lui è il Presidente della Repubblica e non ci deve andare

RIINA: Io penso che qualcosa si è rotto… (…)

LORUSSO: Penso pure io…ma solo che non prendono mai provvedimenti. La rottura che era successa con Palermo con questo Ingroia per l’intercettazione, cose uh…alla fine si è conclusa così…La Costituzione ha detto che si devono distruggere, punto e basta…è finita. Adesso gli stanno facendo di nuovo la citazione a testimoniare, si devono prendere provvedimenti a questi Magistrati, si deve togliere un po’ di potere

RIINA: Di più per questo, per questo signore che era a Caltanissetta, questo che non sa che cosa deve fare prima. È un disgraziato…minchia è intrigante, minchia, questo vorrebbe mettere a tutti, a tutti, vorrebbe mettere mani… ci mette la parola in bocca a tutti, ma non prende niente, non prende…

“Mi sento ancora in forma”

RIINA: C’è questo Pubblico Ministero che…

LORUSSO: Questo sta facendo carriera sul processo della trattativa

RIINA: Di questo processo, questo pubblico ministero di questo processo che mi sta facendo uscire pazzo, per dire, come non ti verrei ad ammazzare a te, come non te la farei venire a pescare, a prendere tonni. Ti farei diventare il primo tonno, il tonno buono.

LORUSSO: Sì, sì

RIINA: Ancora ci insisti? Minchia…. perchè me lo sono tolto il vizio? Me lo toglierei il vizio? Inizierei domani mattina

LORUSSO: Daccapo, di nuovo

RIINA: Sì

LORUSSO: Lo so. A me lo dite, io la rabbiam che nutro verso questa gente

RIINA: Minchia, ho una rabbia

LORUSSO: Perciò vi dico io, se era possibile una cosa di quella

RIINA: Mi sento ancora in forma, mi sento ancora in forma, porca miseria

LORUSSO: C’è chi sta in forma, che è più giovane che…

RIINA: Perché speranza dei giovani no…no…no…A me non devono insegnare nulla…io pure che ho cento anni…sono un uomo e so quello che devo fare, pure che ho cento anni

LORUSSO: Certo, certo

RIINA: Minchia, pensate, dice, mi veniste a trovare ed incomincia a fare caldo. E chi…minchia…un pesce…gli butterei l’amo, lo butterei a mollo, lo annegherei (…)

LORUSSO: Sì, sì

RIINA: Fa uscire a questo di docu, esci di qua. Io cerco la grazia, ma chi me la deve dare la grazia? Come me la devono dare la grazia? Ah?

LORUSSO: No, grazia non ve ne danno (…) vi devono uscire perché siete anziano “Gli costerà caro”

RIINA: Questo Di Matteo, questo disonorato, questo prende pure il Presidente della Repubblica

LORUSSO: Questo, questo prende un gioco sporco che gli costerà caro, perché questo sta facendo carriera su questo processo di trattativa (…)

RIINA: Io penso che lui la pagherà pure

LORUSSO: Se gli va male questo processo lui viene emarginato (…)

RIINA: Ci finisce…lo sapete come gli finisce a questo la carriera? Come gliel’hanno fatta finire a quello palermitano

LORUSSO: A Castiglione (Scaglione, l’ex procuratore di Palermo ucciso dalla mafia, ndr)

RIINA: Sì

LORUSSO: Castiglione, così, così gli finisce esattamente

RIINA: A questi gli finisce lo stesso.

“Deve succedere per forza”

RIINA: Io ve l’ho detto tannu (l’altra volta) io ve l’ho detto ieri…deve succedere un manicomio, deve succedere per forza, perché vedete deve succedere per forza!

 “Il palo se lo mettesse…”

RIINA: A me dispiace dirlo questo…questo signor Messina (Matteo Messina Denaro, ndr) questo che fa il latitante che fa queste….

LORUSSO: pali…pali eolici…

RIINA: eolici…i pali della luce, se la potrebbe mettere nel culo la luce!

LORUSSO: Sì, sì

RIINA: Ci farebbe più figura se la mettesse nel culo la luce e se lo illuminasse

LORUSSO: pensa a se stesso e basta…pazienza (…)

RIINA: no, ma per dire che questo si sente di comandare, si sente di fare luce dovunque, fa luce, fa pali per prendere soldi, ma non si interessa di…

LORUSSO: perciò dico, non si interessa, si interessa solo di lui stesso, non si interessa delle questioni…

 “Ci saranno tutti”

LORUSSO: Hanno detto che alla prossima udienza ci saranno tutti i Pubblici Ministeri all’udienza saranno presenti tutti i Pubblici Ministeri

RIINA: Ah…tutti?

LORUSSO: Tutti (…)

RIINA: Ah…perché mi devono fare spaventare..io che debbo fare, io che devo fare …

LORUSSO: Devono predisporre…

RIINA: Gli debbo dire..e io, e io, scusatemi, devo chiamare e gli devo dire: chi è il più cprnuto di tutti …ride…

LORUSSO: …ride…eh, questo bisognerebbe, certo

“Questo Papa è bravo”

LORUSSO: Se vedete la televisione, l’ultima, questo, la propaganda che ganno, calabrese, questo Procuratore calabrese, questo che affaccia sempre, questo Procuratore della Calabria (Nicola Gratteri, ndr)

RIINA: Sì, sì

LORUSSO: È affacciato ieri in televisione, è affacciato e ha detto: siccome il Papa ha parlato contro i politici (…) ma hga parlato pure contro i traffici di droga, la criminalità. Dice: adesso il Papa deve stare attento, l’ha detto ieri, sta montando la tragedia che la ‘ndrangheta, la mafia gli può fare qualcosa a lui, al Papa (…)

RIINA: Vanno a cercare pure il Papa (…)

LORUSSO: Ci strumentalizzano, fanno propaganda (…)

RIINA: Questo è buono, questo Papa è troppo bravo

“Organizziamola grossa”

RIINA: E allora organizziamola questa cosa! Facciamola grossa e non ne parliamo più
(Riina esce la mano sinistra dal cappotto e gesticolando mima il gesto di fare in fretta)

LORUSSO: eh eh

RIINA: perchè questi, Di Matteo non se ne va, ci hanno chiesto di rinforzare, gli hanno rinforzato la scorta e allora, se fosse possibile, ad ucciderlo… Una esecuzione come eravamo a quel tempo a Palermo con i militari (il fallito attentato al vicequestore Rino Germanà, ndr)

(…)

RIINA: A questo punto gli avrei detto dobbiamo prendere un provvedimento per voialtri, uno che vi fa ballare la samba così che vi fa salire nei palazzi e vi fa scendere come vuole, come se fossero formiche, ma questo chiè? uno, la potenza nazionale?

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