«Surreale». Renzi la bolla così. Ma la polemica aperta dalla sinistra del Pd in vista dell’incontro del segretario democratico con Berlusconi non smette di agitare elettori e militanti. Che per tutta la giornata di ieri hanno affidato i loro commenti ai social network. Un appuntamento al buio, quello tra il Cavaliere e il sindaco di Firenze, da molti osservato con preoccupazione. Una trappola, un tranello, il solito gioco del Caimano. E inviti a Renzi affinché «non ci caschi», non dia spazio a un’insperata riabilitazione politica di Silvio Berlusconi.
Certo, una consapevolezza tra gli elettori del Pd è diffusa: «Le riforme vanno fatte insieme all’opposizione », anche perché «abbiamo sempre criticato quelle fatte a colpi di maggioranza dal centrodestra». Il problema riguarda l’affidabilità politica di Berlusconi. E qui i «consigli a Matteo» sono tanti. Su Twitter Adriano Gozzi scrive: «Matteo, attenzione a Silvio. Il suo unico faro è il tornaconto personale». E in tanti richiamano Renzi ad aver consapevolezza del passato prossimo del centrosinistra. Vent’anni di «tavoli saltati».
E, proprio il richiamo al passato recente, è uno degli argomenti utilizzati dai sostenitori della strategia del segretario per controbattere alle critiche della sinistra interna. Le domande sono ciniche e richiamano le scelte del Pd targato Bersani. «Ma come? Dicono a Matteo di non parlare con Berlusconi e poi ci hanno fatto insieme due governi?». Ancora: «Mi sbaglio o il Pd guidato da Bersani è stato in maggioranza con Berlusconi dal novembre 2011 al novembre 2013?».
Ma i fautori del «non-incontro » insistono. E per tutta la giornata rilanciano le loro motivazioni. Sintetizzando: un evasore fiscale, condannato in via definitiva, non può ottenere una nuova agibilità politica proprio dal Pd. In questo senso le critiche sono nette. Regina Cusumano su Twitter: «Renzi, non far finta di non capire: trattare con Forza Italia va bene. Con Berlusconi, no». Luca Logi aggiunge: «In due milioni lo votano per cambiare verso e lui da dove si inizia? Dal Cavaliere…».
Altro luogo di discussione, il blog di Pippo Civati. Qui i commenti all’incontro sono oltre cento. E Anita parte da una constatazione: «In politica, si sa vige la legge del compromesso. È necessario parlare con tutti per portare a casa dei risultati». Poi la domanda: «Ma quello che non riesco a capire, è come mai un pregiudicato possa ancora esercitare un potere a livello politico. Qualcuno di buona volontà me lo dovrebbe spiegare. Perché non lo riesco proprio a comprendere ».
Infine, la richiesta di un dibattito pubblico aperto e trasparente. Soprattutto se si tratta della legge elettorale. Per Libertà e Giustizia, l’associazione presieduta da Sandra Bonsanti e Gustavo Zagrebelsky, «si vorrebbero decidere le sorti del Paese in colloqui a tu per tu. Allora è inutile dire che le regole si scrivono tutti insieme».
Secondo me, non c’è cosa peggiore di questo incontro. Renzi è consapevole di quanto sia rischioso e di quanti voti rischia di giocarsi?
Forse non ci si è resi conto del fatto che Renzi cammina a pieno titolo nel solco di Berlusconi…frasi ad effetto, iper-presenza mediatica…è la risposta della sinistra (mi vien da piangere) al berlusconismo, sinistra che non ha saputo rispondere al caimano con la politica, anzi…peraltro Renzi è di sinistra quanto Calderoli è un riformatore. A questo punto si doveva arrivare e ci si è arrivati fra le sofferenze di chi si dissociava, le ambiguità e complicità nei fatti dei D’Alema e dei Veltroni e l’inettitudine di molti altri…ora il PD è giovane (anzi ggiovane, come direbbe la GGiorgia Meloni) nel suo gruppo dirigente, fatto di trentenni e quarantenni volenterosi e ben convinti di avere la risposta su tutto, un po’ come i grillini…non ci resta (davvero) che piangere
Mah.
Adesso i pastrocchiani, dopo avere fatto due governi due con il nano grasso e pelato, avere impallinato Prodi e rifiutato di votare per Rodotà, fanno le verginelle.
Dopo la bicamerale, dopo le garanzie di Violante, dopo avere strenuamente evitato per anni di promulgare una qualsiasi legge contro il conflitto di interessi, dopo avere evitato di risolvere il probelma della legge elettorale, dopo avere evitato come la peste una qulunque riforma della rai, si scandalizzano se il nuovo segretario-compro-una-vocale dice ad alta voce che la legge elettorale la vuole concordare con il nano grasso e pelato.
c’è un’unica cosa a favore del fonzie de noantri: almeno non è un ipocrita.
per il resto: vuole, come il suo sodale più anziano, una legge elettorale che gli garantisca l’elezione dei suoi fedelissimi invece che delle persone elette da noi; vuole, esattamente come il nano grasso e pelato, taroccare il risultato delle elezioni con “il premio di maggioranza”.
e allora? cari pastrocchiani: voi lo avete votato, voi ve lo tenete. ma almeno, per favore, evitateci le sceneggiate da verginelle.
Ci sono varie cose che non capisco, le elenco:
-Berlusconi è condannato in via definitiva, perché considerarlo ancora un interlocutore, perché dargli visibilità(ancora!) e trattare con lui?
-Berlusconi, condannato, è ancora cavaliere?Per meriti verso la Patria, cioè l’evasione fiscale?
-Berlusconi, condannato, ha ancora la scorta pagata da noi, perché?Non vedo alcun motivo di proteggerlo.
-La Costituzione attribuisce al Parlamento il potere legislativo, la legge elettorale è una legge, perché devono farla i segretari dei partiti? E che partiti!Non è anticostituzionale questo iter? O il Parlamento ratifica soltanto?
Se qualcuno ha delle risposte, me le dia per favore.Il Paese è del tutto impazzito, al collasso, ma cerchiamo almeno di capire.
Dopo la condanna definitiva Berlusconi non ha alcun titolo per essere considerato un legittimo interlocutore politico .Renzi questo non lo ha voluto capire, un errore che probabilmente il PD pagherà in termini elettorali .
Ma insomma che vogliono gli amici del PD ? Perdere come sempre , non proporre nulla di costruttivo, attendere anni per qualunque tipo di riforme ( salvo il titolo V che ha prodotto danni ormai certi a tutti ) , non cambiare nulla , vincere nel 2013 con lo 0,3% differenza PDL , essere snobbati da Grillo ecc ecc …….pregiudicato a parte cosa si vuole fare perchè se comunque in Italia volenti o nolenti il Cav raccatta un quarto degli italiani….beh cari amici dovete farvere una ragione e discutere accordarvi se possibile e proporre qualcosa . Nel ventennio dove democraticamente si è votato e la sinistra ha vinto e governato per ben sette anni cadendo sempre per lotte interne ( leggi Prodi con max due anni ) purtroppo si è voluto privilegiare la guerra a LUI il cav cattivo e tutti i suoi sostenitori ma ahimè non creare nulla ……….mi auguro sia la volta buona anche perchè dall’inizio del 9oo in italia una legge ” suffragio universale ” concede il voto a tutti ( anche a quelli che non piacciono a sinistra , guarda un po’ ! ) Accordo accordo per favore senza isterie e distinguo Grazie per l’attenzione RF
I colloqui politici sono faccende serie e fatte da persone di grande dignità. Non sono giochi o spettacoli mediatici. Berlusconi è stato estromesso dal Senato, ha una condanna definitiva da partre della Cassazione …. è una figura politicamente dignitosa? Che serve un colloquio con lui? Sempre più si insegna ai giovani a non occuparsi di politica perché non è cosa “dignitosa”!
se vanno ad approvare una qualsiasi legge elettorale che preveda ancora liste bloccate più o meno corte, più o meno mascherate, bisognerò ritornare in piazza. Teniamoci pronti
“Il punto vero è che in un qualsiasi paese quando un leader politico viene condannato con sentenza passata in giudicato la partita è finita. Game over.”
Matteo Renzi, settembre 2013
Quam mutatus ab illo!
La nostra è una società profondamente corrotta, non solo in termini economici ma anche e soprattutto etici.
In natura non son date scelte etiche (o morali, per i credenti). In natura vale l’obbiettivo della continuazione della specie descritto da Darwind e successivamente sintetizzato da Herbert come, appunto, la sopravvivenza del più adatto.
Ora, personaggi come Berlusconi e Renzi (e prima del sindaco fiorentino i tanti Veltroni, D’Alema, Violante, eccetera, eccetera), sono allo stesso tempo il prodotto e i produttori del disastro onnicomprensivo da cui, rebus sic stantibus, questo Paese stenterà proprio a sollevarsi. Costoro, per il principio della continuazione della specie, continueranno a riprodursi e a riprodurre le condizioni per la continuità di un sistema che produce e induce corruzione: potere per il potere, per il danaro, per il privilegio, per la sopraffazione, per la disinformazione sistematica, per l’affossamento della scuola (il cui obbiettivo è ormai informare, male, e non formare), per una strenua lotta alla cultura.
Sarà anche un portato dell’età, ma io la vedo veramente nera: quale futuro può mai attendere un popolo a cui non sono state lesinate le occasioni di distrazione (dalle notti bianche alle isole dei famosi, dai quiz alle veline) proprio perchè non sviluppassero e non esercitassero lo spirito critico che solo la cultura latu sensu può dare.
Già Mussolini allevava ascari e costruiva autostrade in Abissinia, ma non costruiva scuole. E Marx scrive nel Capitale che “il capitalismo [il peggior capitalismo, ndr] sperpera vite umane, cioè lavoratori viventi, e non solo carne e sangue ma anche nervi e cervelli. Infatti è solo attraverso lo spreco nello sviluppo dell’individuo che il [peggior] capitalismo conserva lo sviluppo dell’umanità nell’epoca storica immediatamente precedente la nuova presa di coscienza dell’organizzazione della società”.
Sarà pure che sono anzianotto ( sono tra i 420.000 italiani che hanno 81 anni – istat ) , ma non vedo tutta questa drammaticità e penso e agisco per quello che posso naturalmente .
Non sia così negativo amico Palinuro anche nei periodi bui del fascismo si mandavano gli ascari a combattere ma le scuole e pure le università erano d’eccellenza , dittatura incorporata sia chiaro . Successivamente abbiamo sperperato denari con ministri seri da Spadolini Berlinguer e pure ( non si scandalizzi ) la Gelmini ! Renzi e Berlusconi sono il nuovo e il vecchio ma comunque hanno spiazzato tutti e spero non perdano altro tempo nel rincorrere chiacchere anche alte ma molte volte inutili, e facciano al volo molte cose dalle riforme costituzionali ( perchè si è cancellata e non discussa la devolution del 2006 ? che peraltro si ripropone oggi ) . Diamo credito a Renzi ( e B ) sbruffone ma volitivo e decisionista : ne abbiamo bisogno e cancelliamo gli steccati vergognosi che hanno bloccato il Paese . Buon anno .
E’ qualcosa di inaudito e di ignobile, questa è la mia opinione e vorrei poterla levare chiara e forte, se solo ci fosse spazio per questa opinione (spero non solo mia) in qualche media (un paio di articoli ho visto in questa direzione in questi giorni, forse altro mi è sfuggito) che si riconosca come leader politico un condannato in via definitiva, come tale IMPOSSIBILITATO a capeggiare o rappresentare alcunché, SE NON CONSIMILI DISPREZZATORI della legge, dell’ordine pubblico, delle forme istituzionali della giustizia, delle forme civili della politica.
Trovo incomprensibile e inaccettabile che a un atto così grave di cinismo e totale disprezzo per le sentenze giudiziarie si facciano soltanto, da qualunque parte esse vengano, obiezioni “politiche” o strategiche. O viceversa, per ragioni politiche o strategiche, si plauda a quest’atto (come, recentemente, Massimo Cacciari)
E guai a chi concluda che pensare questo significhi approvare l’altrettanto ignobile ricatto con il quale l’attuale Governo continua a tradire il suo unico mandato, che era appunto quello di una rapida riforma elettorale per farla finita con un parlamento e un governo cui si è arrivati SU BASE INCOSTITUZIONALE.
Non è la politica che è una cosa sporca qualunque sia l’alternativa: sono questi politici che non si accorgono più della sporcizia in cui “costringono” anche menti libere ad affogare, per non limitarsi a subire.
Ma ho messo “costringono” fra virgolette, perché una mente libera – e giusta – a questa alternativa non si sentirà mai costretta. Grazie Presidente Zagrebelsky per averlo detto nel modo più semplice: «si vorrebbero decidere le sorti del Paese in colloqui a tu per tu. Allora è inutile dire che le regole si scrivono tutti insieme».
Se la signora Franchi è contenta di farsi rappresentare da un truffatore pregiudicato sono affari suoi: non voglio e non credo nemmeno di avere il diritto di sindacare questa decisione. Se una percentuale così alta di italiani si sente rappresentata da un delinquente, non posso che prenderne atto.
Ma quando il segretario del maggiore partito italiano prende accordi e si dichiara in sintonia con il delinquente per determinare la legge che definisce le modalità della rappresentanza del popolo italiano. Quando questo partito è lo stesso che pochi mesi fa mi aveva chiesto il voto per salvare la Patria e liberarla dal truffatore, allora questo mi riguarda.
Allora senza nessuna isteria, ma solo con la consapevolezza di essere una persona per bene, io mi vergogno. Mi vergogno di essere cittadino di un paese nel quale i leader politici si comportano in questo modo. Mi vergogno di avere votato per il pastrocchio alle ultime elezioni, perché qualcuno mi aveva convinto che così facendo avrei salvato la Patria, e invece ho soltanto sostenuto i complici del delinquente truffatore.
Mi vergogno di essere cittadino di un paese in cui tre milioni di persone votano per Renzi, mi vergogno di essere cittadino di un paese in cui molte più persone votano per un partito che continua a fare accordi con un ladro.
Che vengano un’altra volta da me i pastrocchiani, a chiedermi di salvare la Patria: gli faccio fare le scale di casa col culo.
Mai attribuire a malafede quel che si può ragionevolmente spiegare con la stupidità, l’ignoranza e la presunzione. Infatti, ciò che definisce l’intellettuale (Renzi, chi?) è l’esercizio del vizio del dubbio e del sapere critico. L’intellettuale (Renzi, chi?) senza ostinata prassi critica è come il kantiano cielo stellato senza le stelle.
Ora quelli che hanno votato per questi neo-DC – che non hanno neppure la dignità di alcuni di quegli autentici banditi (banditi sì, ma di razza) – sono serviti. Naturalmente neppure l’oscenità di questo incontro al botteghino li smuoverà dalle loro granitiche certezze. Altrimenti questo sarebbe un Paese di intellettuali.
Di ‘ surreale ‘ – direi all’ ineffabile Renzi – c’è ben altro. E’ surreale che alla guida del partito nato dall’ incontro tra gli eredi del PCI di Berlinguer e della DC di Moro, ci sia oggi un uomo che quelle storie e quelle identità ha pensato bene di rottamare. E’ surreale che il Pd , anziché preoccuparsi di eliminare i privilegi di una casta sempre più corrotta e autoreferenziale, si spenda con incredibile energia per …de-formare una Carta Costituzionale che, se attuata, darebbe alla democrazia rappresentativa del nostro Paese – oggi in acutissima crisi – nuovo slancio e nuovo vigore. E’ surreale che il Pd a guida Renzi ignori la novità – in termini di delegittimazione politica – introdotta dalla recente sentenza della Consulta e proceda sul terreno delle cosiddette riforme, come se nulla fosse, all’ insegna di un’ arroganza e di una supponenza davvero intollerabili. E’ surreale che il Pd a guida Renzi si permetta di paragonare la sua libera scelta, di incontrare un leader interdetto come Berlusconi ( quando poteva benissimo limitarsi ad incontrare una delegazione di Forza Italia ) alla sofferta quanto responsabile adesione di Bersani al governo di emergenza guidato da Monti e impostoci dalle massime autorità europee. Circostanza – quest’ ultima – che evidentemente i sostenitori di Renzi dimenticano come molti sembrano dimenticare che, per non tradire il programma di ‘ Italia Bene Comune ‘ che escludeva governi con Berlusconi, Bersani si è dimesso.
Giovanni De Stefanis, LeG Portici
Scrive Gustavo Zagrebelsky, criticando il metodo attraverso cui Renzi sta cercando di fare uscire il Paese dalla palude tra governativi più o meno tormentati immobili e oppositivi più o meno indignati immobili: “le regole si scrivono tutti insieme”. Quello che mi manca, è riuscire a capire il senso di questa frase. Presentare un’ipotesi di riforma alla direzione del proprio partito per farla votar…e dopo ampio e acceso dibattito pubblico. Quindi presentarla in Parlamento per farla votare, dopo ampio e, non c’è da dubitarne, acceso dibattito pubblico, rientra in questa fattispecie? Perché io non conosco altro modo per decidere qualcosa “tutti insieme”. Forse allora si vuole dire: tutti insieme, tranne qualcuno, indipendentemente che sia o meno d’accordo con le regole che ci piacciono. È legittimo. Bisogna vedere se il costo di questa scelta è bilanciato da un qualche beneficio in un arco temporale inferiore, non dico alla nostra povera vita, ma alla fine dei tempi.
Quoto il commento di Roberta de Monticelli !
Traduco: Esprimo “Profonda sintonia” con quanto scritto da l’autorevole Roberta de Monticelli .
Forse vivo in un Paese diverso da quello in cui vive il sig.Cardini, ma se penso al biennio 2012-2013, lo definirei tutt’altro che immobile e stagnante come una palude. Oserei dire, invece, che si son fatte….troppe cose, forse troppo in fretta ( perché condizionati dall’ eterna emergenza) e, di conseguenza, non al meglio. E che si sono verificati eventi a dir poco ‘ storici ‘ che avrebbero suggerito, semmai, la più classica e la più saggia delle ‘ pause di riflessione ‘ e non certo l’ attivismo quasi …nevrotico del neo segretario del Pd.
Tra riforma del mondo del lavoro e del welfare, targata Fornero, e introduzione in Costituzione del pareggio di bilancio, sono stati presi dei provvedimenti che , aggiungendo rigore a rigore, austerità ad austerità, fanno di noi, ormai, un popolo non più sovrano, timoroso – quindi – di riprendere una politica di investimenti pubblici, sempre meno attraente per gli investitori esteri e, soprattutto, molto meno tutelato nei suoi diritti ( sanciti in Costituzione) e , quindi, molto più precario e più povero di prima.
Tra una spending review che penalizza settori vitali per una ripresa del Paese, come la ricerca e l’ istruzione nelle sue varie articolazioni, e l ‘ abolizione dell’ IMU che premia la cultura dell’ avere a danno di una qualsiasi idea di solidarietà , non si è avuto – ancora una volta – il coraggio di attuare il dettato costituzionale laddove si dice chiaramente che l’ esercizio dei diritti ‘ individuali ‘ ha piena cittadinanza nel nostro ordinamento purchè non si svolga ‘ in contrasto con l’ utilità sociale, con l’ interesse generale, ecc.’, e che siamo chiamati tutti – soprattutto in tempo di dura crisi come l’ attuale – a ‘ concorrere alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva ‘.
Il fin troppo evidente taglio liberista che Renzi, su ispirazione di Ichino, vorrebbe introdurre con il suo Jobs Act , non farebbe che aggravare la già abbastanza compromessa salute del nostro sistema produttivo. Ma c’è, appunto, chi dice : finalmente, qualcosa si muove !
Così come non mi sentirei di definire ‘ immobile ‘ un anno – come quello che si è appena chiuso – che ha visto l’ impossibilità di formare un governo sulla base dei programmi offerti agli elettori, l’ impotenza di un Parlamento ad eleggere il Capo dello Stato ( con contorno di vergogne varie che avrebbero dovuto suggerire al segretario del Pd maggiore prudenza nella sua furia rottamatrice ) , la condanna definitiva del caimano con la sua estromissione dal Parlamento per indegnità ed infine la cancellazione , da parte della Consulta, non soltanto di parti qualificanti di una legge elettorale , ma di una concezione…perversa di democrazia che, anziché sollecitare e stimolare la partecipazione di tutti, tenderebbe a ‘ premiare’ le forze politiche maggiori ‘ spegnendo ‘, di fatto, la voce di quelle più piccole.
Tutto questo in nome di una governabilità che la Costituzione riconosce, sì, ma collega a valori ben più alti del meschino bipolarismo ( tra forze, peraltro, quasi identiche e tendenti – in ossequio al mito del ‘ voto utile ‘ – sempre più al centro ). Come quando ci dice, per esempio, che la governabilità si può avere solo se c’è giustizia sociale, se c’ è – cioè – l’ impegno di tutta la comunità a : “ rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’ eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’ effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’ organizzazione politica, economica e sociale del Paese “. ( art.3, Cost., 2° comma)
Giovanni De Stefanis
Applausi per la D.ssa De Monticelli. Finalmente, finalmente leggo quello che sento! Grazie! in questi due gg ne ho letti di blog, di commenti, di articoli cercando queste parole, proprio quelle scritte da Lei. Ma le ho trovate solo qui.
Penso che bisognava sostenere il più possibile Alfano che ha avuto l’enorme coraggio di smarcarsi da B. e ora invece ne sarà del tutto schiacciato e con ogni probabilità annichilito (e tornerà indietro) e quindi scegliere lui come interlocutore per la destra. Sempre si sente dire che si vorrebbe una destra civile, ma quando comincia ad affacciarsi, non serve perchè dietro l’angolo c’è sempre e solo B a rappresentare la destra.
Penso che B ha trovato un assist pazzesco e se lo giocherà da par suo: facendo ogni possibile giravolta (menzogne, presenzialismo esasperato, compravendite ecc ecc) per arrivare dove vuole.
Penso che chi ha scelto Renzi alle primarie queste cose avrebbe già dovuto saperle, perchè già si erano manifestate, quindi perchè meravigliarsi?
Penso che speravo nell’archiviazione del berlusconismo, ma ora sta tornando alla grande e si chiama renzismo.
Saluti.
Silvana
INAUDITO E IGNOBILE, QUALCOSA DI CUI VERGOGNARSI: plaudo anch’io alle parole di Roberta de Monticelli. Oltre a questo, rimane una domanda: Renzi non mi piace affatto ma non mi sembra uno sprovveduto. Sa cosa vuole e come ottenerlo. PERCHE’ allora ha fatto una cosa che disgusta la maggior parte della sua base elettorale?
Neanche Ezio Mauro, nel video di redazione odierno, spende una minima parola sulla vergogna etica e morale alla quale abbiamo assistito grazie al “nuovo” PD. Sta lì a snocciolare parole sulla legge elettorale, cercando di farci ingoiare il rospo bypassando lo schifo. Ma per favore. Cmq Grazie Repubblica, meglio così. meglio avere aperto gli occhi oggi che mai
Mi sembra abbastanza buffo ( vorrei scrivere drammatico ) la rissa continua contro , il disprezzo verso , non si deve discutere con loro – soprattutto lui – ma cari amici è possibile non rendersi conto che comunque la si voglia girare lui rappresenta un popolo di votanti che è stato battuto per un soffio dalla sinistra PD ( o,3 % !! ) . E non trattiamo , li escludiamo perchè speriamo ci auguriamo desideriamo vincere e governare : peraltro è successo in questi anni ma senza grandi successi e quindi la supremazia morale e materiale è pura arroganza e supponenza . Non sono assolutamente d’accordo con la professoressa deMonticelli , chiara fama a parte , perchè si alimenta e continua una guerra inutile e pure dannosa visti i risultati deludenti della sinistra in questi anni . Per favore guardiamo avanti proponendo argomenti seri e nomi altrettanto seri. Grazie RF