L’urgenza e l’indecenza

02 Dic 2013

Carmine Saviano

L’appello dei promotori de La Via Maestra. L’eterno annuncio della riforma elettorale. L’insistenza su una modifica della Costituzione che rischia di stravolgere l’impianto dei poteri repubblicani. Un’urgenza e un’indecenza. I promotori della manifestazione del 12 ottobre, La Via Maestra, rivolgono un appello ai cittadini e alla forze politiche.

Ecco il testo firmato da Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciottti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky. Qui la pagina per raccogliere le firme

 

Il momento politico che viviamo ci induce a riprendere il cammino iniziato con la manifestazione del 12 ottobre “La via maestra” e a denunciare ora un’urgenza e un’indecenza.
L’urgenza è la riforma elettorale, per il ripristino di accettabili condizioni democratiche in vista del rinnovo, con nuove regole, di un parlamento delegittimato da una legge a giudizio unanime incostituzionale, offensiva della sovranità degli elettori e funzionale all’autoconservazione di una classe politica screditata.
L’indecenza è l’insistenza su una riforma della Costituzione che si vorrebbe attuare attraverso un’anomala procedura innescata per modificare, a tappe forzate, l’intero impianto dei poteri costituzionali. In un momento di debolezza delle forze politiche e di loro chiusura autoreferenziale, qualunque minima prudenza e saggezza democratica dovrebbero indurre a riaprire eventualmente la questione solo in presenza d’un Parlamento rinnovato e rilegittimato.
Chiediamo a tutti coloro che condividono le nostre preoccupazioni di sostenere questo appello.

Il momento politico che viviamo ci induce a riprendere il cammino iniziato con la manifestazione del 12 ottobre “La via maestra” e a denunciare ora un’urgenza e un’indecenza.

L’urgenza è la riforma elettorale, per il ripristino di accettabili condizioni democratiche in vista del rinnovo, con nuove regole, di un parlamento delegittimato da una legge a giudizio unanime incostituzionale, offensiva della sovranità degli elettori e funzionale all’autoconservazione di una classe politica screditata.

L’indecenza è l’insistenza su una riforma della Costituzione che si vorrebbe attuare attraverso un’anomala procedura innescata per modificare, a tappe forzate, l’intero impianto dei poteri costituzionali. In un momento di debolezza delle forze politiche e di loro chiusura autoreferenziale, qualunque minima prudenza e saggezza democratica dovrebbero indurre a riaprire eventualmente la questione solo in presenza d’un Parlamento rinnovato e rilegittimato.

Chiediamo a tutti coloro che condividono le nostre preoccupazioni di sostenere questo appello.

Qui il sito de La Via Maestra. Qui Libertà e Giustizia. Qui l’articolo su Repubblica.it

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