Addio a Raimondo Ricci, bandiera dell’antifascismo

28 Nov 2013

Libertà e Giustizia ricorda con affetto Raimondo Ricci col quale ha lavorato per far nascere il Comitato Salviamo la Costituzione presieduto da Oscar Luigi Scalfaro. Abbiamo ancora nelle orecchie e nel cuore la sua voce cristallina mentre, dal palco di piazza Duomo nel lontano 25 aprile del 2006, si rivolgeva alla folla raccolta a difesa della Carta.

ricci_raimondoAddio a Raimondo Ricci, bandiera dell’antifascismo a Genova. Novantatrè anni, tra gli ultimi testimoni del Novecento, già presidente nazionale dell’Associazione nazionale partigiani, ha dedicato la sua vita alla difesa dei valori della Resistenza.
Si è spento nella sua abitazione. La camera ardente sarà allestita domani, giovedì, dalle 8 alle 12 in Provincia, in largo Lanfranco. La salma sarà sepolta a Imperia.
Partigiano, nelle mani della Gestapo Ricci fu torturato e imprigionato nel campo di concentramento di Mauthausen. Liberato, continuò la sua battaglia morale e politica e, in qualità di avvocato penalista, difese i sindacalisti e i militanti comunisti nel dopoguerra.
Presidente provinciale dell’ANPI nel 1969, parlamentare per tre legislature dal 1976, fece parte della commissione di inchiesta sulla P2 e davanti all’irruzione del terrorismo fu una delle figure politiche che contribuì a costruire quel fronte tra istituzioni e movimento operaio che garantì la continuità dello stato democratico. Giurista autorevole sarà anche membro del consiglio di presidenza della Corte dei Conti.
Nell’età avanzata, Raimondo Ricci ha dedicato tutte le sue energie e il suo tempo all’Istituto Storico della Resistenza a cui fu chiamato per ricoprire il ruolo di presidente.
Nonostante fosse quasi cieco, viaggiava da una parte all’altra dell’Italia, passava da comizio a comizio, affascinava i giovani. La sua voce attraversava le piazze e i cuori. In qualche misura diventava lui stesso un simbolo.
Nel giugno 2002, a quasi sessant’anni di distanza dalla fine del conflitto, ad Amburgo incontrò per la prima volta Friedrich Engel, il responsabile dell’eccidio del Turchino, il carnefice al quale solo per merito della sorte era sfuggito. Anche questo accade in una vita non comune.
La scomparsa di Ricci ha suscitato commozione e cordoglio in tutta la sinistra italiana. Il sindaco di Genovra Marco Doria l’ha ricordato come uno dei “grandi maestri di democrazia e libertà” che hanno formato la sua generazione. Il governatore della Liguria Claudio Burlando come un “instancabile testimone della democrazia” che sapeva parlare ai giovani. Massimo D’Alema si è detto “addolorato” per la morte di “una grande personalità dell’antifascismo, della Resistenza, della sinistra e della democrazia italiana”. Il leader di Sel Nichi Vendola ha espresso il suo cordoglio con “un forte abbraccio” al comandante Ricci.

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