Più che modificarla, bisognerebbe applicarla. Dal lavoro al fisco, dalla salute all’istruzione, passando per laicità e carceri. Così la politica ha calpestato la Carta. Il 12 ottobre l’Italia scende in piazza per difenderla.
L’hanno scritta al presente per sottolinearne l’urgenza. Ma non è servito. A 65 anni dalla promulgazione della nostra Costituzione i passaggi più avanzati sono ancora inapplicati: dal diritto al lavoro all’eguaglianza sostanziale, dal ripudio della guerra al diritto d’asilo. Principi altissimi senza alcuna corrispondenza nella realtà, diritti costantemente violati da decisioni e insipienze politiche. Perché mentre voci isolate si sono sempre battute per la piena applicazione della Carta, nei palazzi del potere è spesso prevalsa la tendenza a ignorarla, quando non addirittura a stravolgerla.
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la migliore costituzione al mondo. il frutto di compromessi volti alla pacificazione sociale post bellica. Il frutto dell intesa fra uomini che, pur di diversa estrazione, avevano come obiettivo la convivenza sociale equa e solidale. Questi sono i principi disattesi dai legislatori.Oggi piu’ che mai, l’adozione e l’applicazione dei principi sanciti dalla ns costituzione, potrebbe portare a quella solidarieta’ sociale, nei fatti e non solo nelle parole, per cui i padri costituenti si sono battuti.La speranza e’ che la voglia di cambiare la Costituzione non sia volta ad agevolare le aspirazioni di alcune lobbies che vogliono “comprare” l’Italia. ….”sottocosto”.