Difendere la Costituzione sulle orme di don Gallo

02 Ott 2013

“CI SAREBBE stato anche lui tra Rodotà, Ciotti, Zagrebelsky e gli altri grandi promotori dell’appello in difesa della Costituzione, “La via maestra”, per cui si scende in piazza a Roma il 12 ottobre”, dice Domenico
Megu Chionetti della Comunità di San Benedetto al Porto. Ci sarebbe stato anche don Andrea Gallo, che viaggiava con il Vangelo sotto un braccio, la Costituzione nell’altro. E allora, per ricordare il suo impegno e gli anni spesi a predicare e attuare quegli articoli, la Comunità organizza con Libertà e Giustizia una tappa di avvicinamento all’evento romano: invita tutti, domani alle 21, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, all’incontro “Di sana e robusta Costituzione”. Ci saranno due promotori della campagna nazionale: il presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky e il segretario della Fiom Maurizio Landini. E poi il sindaco Marco Doria.

“Si discuterà della Carta, della necessità di preservarla e di proteggere l’articolo 138, che ne regola le modiche”, spiega Chionetti, animatore del neonato Comitato genovese per la Costituzione che unisce Anpi, Arci, Libera e tanti altri. “Portiamo avanti l’instancabile messaggio del Gallo, un messaggio non politicizzato. Lo facciamo in un incontro che ricorda don Andrea ma anche suo fratello Dino, il quale fondò in Valpolcevera la brigata partigiana Sap, di ispirazione democristiana: i due fratelli incarnavano le anime democristiana e comunista che diedero vita insieme alla Costituzione.

Insieme, così come oggi dovremmo difenderla, senza colori politici”. Si macina cammino, dunque, sulle orme di Don Gallo.

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