Sì alla riforma della Costituzione, ma non “contro” la Costituzione

24 Giu 2013

Sì alla riforma della Costituzione, ma non “contro” la Costituzione. E’ il senso del manifesto del seminario in programma martedì prossimo che ha in calce circa 60 firme di esponenti politici di Pd, Sel e Scelta Civica. Molti tra loro erano presenti alla manifestazione del 2 giugno a Bologna “Non è cosa vostra”.

(ANSA) – ROMA, 21 GIU – Sì alla riforma della Costituzione, ma non “contro” la Costituzione. E’ il senso del manifesto del seminario in programma martedì prossimo che ha in calce circa 60 firme di esponenti politici di Pd, Sel e Scelta Civica.
“Alcuni di noi – premettono i firmatari, che rifiutano l’etichetta di ‘conservatori’ – hanno espresso molti dubbi sul percorso di riforma costituzionale appena avviato. Dubbi sul metodo che, a nostro avviso, rappresenta un oggettiva anomalia rispetto alle procedure indicate dall’art. 138 della Costituzione. Non ci convince poi l’ampiezza del mandato che prefigura un progetto di riforma complessiva, anziché puntuali e circoscritti interventi sui singoli punti critici della seconda parte della Carta. Un approccio che di fatto evoca un potere costituente, invece che un più legittimo potere di riforma costituzionale, che verrebbe esercitato da un Parlamento non eletto con questa finalità”.   Oltre che di metodo, i dubbi sono di merito. In particolare per la spinta verso l’opzione presidenzialista, considerata “pericolosa” per “le ricadute che avrebbe sull’impianto costituzionale, che verrebbe profondamente snaturato, e sul tessuto sociale e civile del nostro Paese”. I mali che affliggono il sistema politico, secondo i firmatari, “si possono curare rispettando lo spirito e la lettera della Costituzione e non agendo contro di essa. Soprattutto non si può attribuire esclusivamente alle istituzioni la responsabilità della crisi politica che attiene ai partiti e da tempo sollecita la loro autoriforma”.
“Vogliamo condividere i nostri dubbi e le nostre perplessità, al di là delle singole appartenenze di partito, con quanti hanno a cuore il cambiamento e la Costituzione.  Ci ritroveremo a discuterne insieme con alcuni amici e studiosi in un primo seminario di approfondimento”, concludono.  Lungo l’elenco di firme in calce: tra gli altri Rosy Bindi, Walter Tocci, Gennaro Migliore, Gregorio Gitti, Luciano Agostini, Giovanni Burtone, Felice Casson, Giuseppe Civati, Loredana De Petris, Claudio Fava, Nicola Fratoianni, Carlo Galli, Corradino Mineo, Franco Monaco, Stefania Pezzopane, Laura
Puppato. (ANSA).

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