Legge 194, limitare il numero di obiettori: il Pd si astiene

14 Giu 2013

Martedì 11 giugno alla Camera dei Deputati si discutono delle mozioni su un tema tanto “divisivo” quanto identitario: attuazione e salvaguardia della legge 194 sull’interruzione di gravidanza assistita. Una mozione di Sel chiede di limitare il numero degli obiettori, il Pdl la vota ma il Pd si astiene.

Martedì 11 giugno alla Camera dei Deputati si discutono delle mozioni su un  tema tanto “divisivo” quanto identitario: attuazione e salvaguardia della legge 194 sull’interruzione di gravidanza assistita.
Cosa succede.
Una mozione di Sel chiede di limitare il numero degli obiettori, il Pdl la vota ma il Pd si astiene.
Nel voto sulle nove mozioni, che riguardavano la legge 194, infatti, si è arrivati a un paradosso: su una mozione di Sel (probabilmente la più importante) con cui si chiedeva di limitare negli ospedali il numero di obiettori che si rifiutano di praticare l’aborto (impedendo di fatto l’attuazione della legge in molte realtà), M5s e Pdl hanno votato a favore e il Pd invece si è astenuto. Un voto incredibile perché ribalta tutte le geografie politiche immaginate fino ad oggi.
È un voto che – per fortuna – ha visto esprimersi molti dissidenti nelle fila del partito di Guglielmo Epifani, a tante deputate che non hanno accolto l’indicazione del capogruppo Speranza (evidentemente preoccupato di evitare una divisione). Ma anche un voto che stupisce, visto che su questo documento un ministro di centrodestra come Beatrice Lorenzin aveva dato il suo nulla osta.
Qui il link del resoconto ufficiale della Camera dove potrete vedere come hanno votato i vari deputati.
Una nota utile per la lettura: la votazione alla quale facciamo riferimento è la n° 18 (vedi nelle caselle in alto, ossia la quinta in ordine cronologico) e F sta per favorevole, C contrario e A astenuto).
Un buon suggerimento: tutti i circoli verifichino e pubblichino come hanno votato i propri rappresentanti. Ad esempio tra i toscani del PD, due soli deputati hanno votato questa mozione, Susanna Cenni e Filippo Fossati.
A chi legge ogni commento.

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