2 giugno, il gotha della sinistra in Santo Stefano

01 Giu 2013

Semmai qualcuno avesse in programma di dar vita ad una Cosa di sinistra di sicuro ne potrebbe cominciare a discutere domani a Bologna. Alla manifestazione in piazza Santo Stefano organizzata da Libertà e Giustizia e denominata «Non è cosa vostra, cittadini e associazioni per la Costituzione» e che sarà aperta da Gustavo Zagrebelsky parteciperà infatti un pezzo rilevante del gotha della sinistra italiana e del mondo intellettuale. In piazza, tra gli altri, ci saranno Stefano Rodotà, Sandra Bonsanti, Salvatore Settis, Nando Dalla Chiesa, il segretario della Cgil, Susanna Camusso, il segretario della Fiom, Maurizio Landini, Giovanni Bachelet. Ha promesso di esserci anche lo scrittore Roberto Saviano che interverrà dal palco.
Lunghissima poi la fila delle adesioni: hanno appoggiato il manifesto in difesa della Costituzione di Gustavo Zagrebelsky anche Paolo Flores D’Arcais, Felice Casson, Pippo Civati, Nadia Urbinati, Daria Bonfietti, Antonio Ingroia, Paolo Nerozzi, Sandra Zampa, Corrado Stajano, Sergio Lo Giudice, Gherardo Colombo, Diego Novelli, Laura Puppato, Pancho Pardi, Paolo Ferrero, Gennaro Migliore. Fin dalla mattina presto in piazza Santo Stefano verranno distribuite copie della Costituzione con allegato il manifesto di Zagrebelsky e le magliette della manifestazione alla quale ha spedito un messaggio di auguri anche l’associazione nazionale magistrati.
Nelle ultime ore hanno deciso di partecipare anche Rosy Bindi («Ho bisogno di ritrovare la mia gente») e soprattutto Nichi Vendola, il leader di Sinistra ecologia e libertà. Nel tardo pomeriggio il numero uno di Sinistra e Libertà parteciperà anche al dibattito pubblico alla festa della Cgil di Bologna al Parco delle Caserme rosse al dibattito «Articolo 1: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro». Con lui a parlare di lavoro ci saranno anche il viceministro Stefano Fassina, Carlo Galli, il segretario della Cgil di Bologna, Danilo Gruppi, e il presidente della Fondazione Bruno Trentin, Fulvio Fammoni.

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