Onida: così torna la Convenzione e si allontana la legge elettorale

13 Mag 2013

Letta e Quagliarello delineano dall’abbazia di Spineto la road map delle riforme costituzionali. Sulla legge elettorale, idee contraddittorie all’interno della maggioranza. Infatti, se il premier assicura che il superamento del Porcellum sarà immediato, dal Pdl sostengono che la legge va fatta “dopo” le riforme costituzionali. Onida: subito legge elettorale provvisoria con ripristino del Mattarellum. Leggi anche l’articolo del Corriere della Sera

Letta e il ministro Quagliarello delineano dall’abbazia di Spineto la road map delle riforme costituzionali. L’idea è quella di un doppio binario, da una parte la Convenzione da istituire con legge costituzionale, dall’altra una commissione di esperti esterni. La Convenzione sarà un organismo composto dai parlamentari che fanno parte delle Commissioni affari costituzionali di Camera e Senato, presieduti dai due presidenti Sisto e Finocchiaro. Il presidente emerito della Corte Valerio Onida, ci spiega che per istituire la Convenzione andrà approvata una legge costituzionale in deroga all’articolo 138. Il professore individua due problemi di merito. Come già ribadito nel documento conclusivo elaborato dai saggi nominati da Napolitano, è essenziale che non ci siano leggi uniche, come successe al tempo della bicamerale presieduta da D’Alema o quella presieduta da Calderoli, ma che ci siano leggi su singoli temi da sottoporre a singoli referendum. Altro pericolo da evitare quello del semipresidenzialismo, cavallo di battaglia del centro destra ma a cui non sono insensibili molti esponenti del Pd. L’Italia deve restare una repubblica parlamentare, altro suggerimento scaturito (a parte Quagliariello) dal documento dei saggi. Infine la legge elettorale, su cui le idee all’interno della maggioranza sembrano contraddittorie. Infatti, se da una parte il premier assicura che il superamento del Porcellum sarà immediato, sia il capogruppo Pdl al Senato Schifani che lo stesso Quagliariello, dicono che che “la riunione ha confermato all’unanimità che la riforma della legge elettorale venga dopo le riforme costituzionali, perché col sistema bicamerale perfetto non esiste una legge elettorale che consenta una maggioranza omogenea alla Camera e al Senato”. Onida si augura invece che venga fatta una vera e propria battaglia per avere da subito una legge elettorale provvisoria, ripristinando il Mattarellum con doppio turno (¾ uninominale e ¼ proporzionale) ma senza scorporo.

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