“Dal Pdl atto eversivo: noi solidali coi giudici”

18 Mar 2013

E´ stato un «atto eversivo, avvenuto solo perchè la magistratura ha il coraggio di perseguire anche i potenti». Così la coordinatrice di «Libertà e giustizia» Gisella Bottoli ieri mattina davanti al Palagiustizia di via Gambara ha commentato la manifestazione del Pdl di lunedì scorso di fronte al Tribunale di Milano contro la «persecuzione dei giudici nei confronti di Berlusconi». Per questo ieri a Brescia si è consumata l´iniziativa opposta: Lg e Camera del Lavoro, oltre a una cinquantina di cittadini e a qualche politico, hanno manifestato nel piazzale davanti al palazzo di giustizia per esprimere solidarietà alla magistratura «che è stata vittima di un atto intimidatorio da parte di un pezzo di Parlamento. E´ l´atto eversivo di una parte di Stato che cerca di intimidirne un´altra – dice ancora Bottoli -. Con quella manifestazione hanno tentato di fare pressione sui magistrati, e per fortuna non sono riusciti ad entrare nel tribunale solo per una porta chiusa, altrimenti sarebbero arrivati alle minacce. Non mi interessa discutere sul fatto che i giudici di Milano abbiano ragione o meno, il Pdl non può permettersi di fare minacce ad un altro potere dello Stato».
Fra i manifestanti c´era anche Marco Fenaroli, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative. «Chi ha finto che Ruby fosse la nipote di Mubarak non ha le credenzialità per parlare di giustizia» dice lapidario. Anche Giuseppe Orizio, sindaco di Castegnato, si è presentato al presidio con tanto di fascia tricolore.
«L´anno scorso con tutta la giunta siamo stati dal procuratore Ilda Bocassini ad esprimerle solidarietà, così mi è sembrato doveroso ribadire in questa occasione la nostra vicinanza alla magistratura, pur sapendo che la giustizia deve ancora fare il suo corso».
Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal procuratore aggiunto Fabio Salamone che ha segnalato la scarsa attenzione al vero lavoro della magistratura italiana.
«PURTROPPO si parla di magistrati solo quando c´è di mezzo Berlusconi, ma i giudici non si occupano solo di lui. L´opinione pubblica, però, non si cura del fatto che siamo troppo pochi, che non si fanno più concorsi per i magistrati e che i giovani siano parcheggiati in attesa che cambi qualcosa in questo mestiere. La procura di Brescia ha 60 mila procedimenti pendenti – dice Salamone – e sono il primo a ribadire che questa situazione non sia ammissibile, ma non me la sento di dire che sia colpa dei colleghi quanto piuttosto di un sistema legislativo che funziona male».
«Siamo grati a questa magistratura che sta scoperchiando le irregolarità della regione Lombardia», commenta infine Damiano Galletti, segretario generale della Cgil anche lui presente alla manifestazione, «e che deve poter continuare a fare il suo lavoro. La giustizia deve essere uguale per tutti e io sono dell´opinione che i giudici milanesi non stiano facendo affatto opera di killeraggio. La manifestazione del Pdl è stato un atto molto violento, perciò abbiamo aderito a quella di oggi per esprimere la nostra solidarietà».

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