Articolo 3

14 Mar 2013

Forse nemmeno lui, il grande malato, si aspettava di ottenere tanto. Ma tanto ha ottenuto: è stato chiamato “leader” mentre una procura lo accusa di aver “comprato” voti in Parlamento; è stato sancito il suo diritto a fare come se nulla fosse e a continuare a infestare la vita politica e istituzionale di questo Paese… è stata messa in dubbio l’azione della magistratura.

Forse nemmeno lui, il grande malato, si aspettava di ottenere tanto. Ma tanto ha ottenuto: è stato chiamato “leader” mentre una procura lo accusa di aver “comprato” voti in Parlamento; è stato sancito il suo diritto a fare come se nulla fosse e a continuare a infestare la vita politica e istituzionale di questo Paese… è stata messa in dubbio l’azione della magistratura. Insomma esultano tutti i detrattori dell’autonomia della magistratura e della giustizia uguale per tutti.
La giustizia non è uguale per tutti, in Italia.
Il grande malato ora alza il tiro: voglio il Quirinale, dice, per me o per chi decido io.
Scalfaro, che con lui aveva avuto a che fare, ricordava che appena lo vedeva entrare dalla porta cominciava a dirgli subito dei “no, no, no…”. “Perché sapevo che mi avrebbe chiesto qualcosa che non potevo concedergli”, diceva Scalfaro.
Se gli dai un dito ti prende la mano.
E il Pd, in attesa di ricevere il mandato di formare il governo, tace o balbetta.
Questa ferita, che il capo dello Stato ha pensato di dover infliggere a un Paese dalle istituzioni così fragili, non è davvero comprensibile né giustificabile. Colora tutto il settennato di un grigiore allarmante.

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