La presidente di Libertà e Giustizia spiega le ragioni della sua adesione convinta all’appello di MicroMega per l’ineleggibilità di Berlusconi in base alla legge 361 del 1957. Giornalista e politica italiana, viene eletta nel 1994 per la coalizione dei Progressisti. Durante la XII Legislatura è stata membro della commissione parlamentare antimafia. Nel 1996 ha rinunciato a ricandidarsi per assumere la direzione del quotidiano “Il Tirreno”. Dal 2002 è presidente dell’associazione vicina al centrosinistra che ha partecipato alla costruzione del Pd.
Perché ha aderito all’appello lanciato da MicroMega su Berlusconi ineleggibile?
Mi sarebbe sembrato impossibile e impensabile non aderire. Da oltre vent’anni è una mia idea costante. Nel 1994 lasciai il quotidiano “la Repubblica” per andare in Parlamento a fare una legge sul conflitto di interessi. Il senso del mio primo intervento alla riunione dei gruppi fu proprio questo. Mi alzai sola, soletta, e chiesi: “Scusate, ma non si può dire che Silvio Berlusconi non è candidabile?”. Da quel momento la mia posizione politica all’interno del gruppo dei progressisti cambiò… Era proprio allora che Achille Occhetto aveva pronunciato la famosa frase: “E ora governi!” in riferimento al Cavaliere. L’andazzo, insomma, era tutto diverso. Dopo di che il mio capogruppo, Luigi Berlinguer, mi disse che il conflitto di interessi era “la contraddizione di Berlusconi e noi non dovevamo risolvergli quel problema”.
Una ‘vecchia storia’, dunque, almeno per lei.
Sì. In questi anni è stato molto difficile, si sarebbe potuto spingere di più. Anche con i numeri che c’erano nelle giunte per le Elezioni della Camera era difficile. Adesso certamente i numeri sono diversi e questa norma del 1957 potrebbe avere finalmente una sua applicazione, trovare accoglimento e consenso. Proviamo. So che una firma è un atto di partecipazione e la do con convizione. La legge sul conflitto di interessi non è più rinviabile.
Meglio, insomma, che Berlusconi stia fuori dal Parlamento?
La destra che abbiamo noi in Italia è stata forgiata da Berlusconi, che ha contribuito a crearla a sua immagine e somiglianza. C’è ormai un collegamento molto stretto tra lui e i suoi eletti. Per cominciare a intravedere in Italia una destra democratica con cui fare i conti, credo sia fondamentale tagliare dei rapporti a cominciare da quella sede, il Parlamento, dove la corruzione si concretizza, e abbiamo visto con quali mezzi. Non c’è soltanto la corruzione con i soldi, è la stessa presenza attiva di Berlusconi a contribuire.
E’ importante la cultura della legalità?
E’ importante avere una destra democratica con cui poter discutere dei contenuti, dalle proposte alle riforme, pur facendo una politica che non ha nulla di simile. Su alcuni punti fondamentali, come ad esempio la tenuta delle istituzioni, bisogna poter avere una base comune. Con Berlusconi questo è impossibile, dal momento stesso in cui afferma che bisogna rifare tutta l’architettura costituzionale. Questa è una posizione eversiva. Da qui bisogna cominciare.
L’accusa, sempre la stessa, è quella del giustizialismo. Come risponde?
Quella di essere giustizialista è un’etichetta appiccicata sempre addosso a chi sostiene l’autonomia della magistratura. Ci sono magistrati che sbagliano. Ma esistono già gli opportuni meccanismi di garanzia per i cittadini.
Come Libertà e Giustizia avete rilanciato l’appello di Micromega?
Certamente. E i nostri circoli in giro per l’Italia hanno cominciato a promuovere tutta una serie di iniziative pubbliche al fine di sensibilizzare i cittadini sulla cultura della legalità, contro il problema della corruzione e per far cessare i continui attacchi contro i giudici e la magistratura.
Leggi l’articolo sul sito di MicroMega
il conflitto di interessi è una delle leggi da votare subito con tutte le altre in modo che certi personaggi; vedi berlusconi deve sparire dalla faccia del parlamento italiano visto tutto quello che ha combinato Basta non vogliamo più vedere questi esseri immondi che sono la vergogna di tutto il paese
Dove eravate, tutti quanti, nel 1996 e nel 2006?
Certamente c’è da chiedersi chi dal 2005 ad oggi NON ha mai fatto nulla , assolutamente nulla per creare qualche legge sul conflitto di interesse
( scusatemi intendevo conflittI – plurale – non solo le tv ). E poi , a costo di farmi escludere dal mondo , ma è il problema dei problemi ? soprattutto
oggi è il problema dei problemi ? Infatti , e mi ripeto , da venti anni non si è fatto nulla eppure per ben sette anni il centro sinistra ha governato direttamente , ed infatti…nulla !
Pf siamo seri ! RF
PER ME BERLUSCONI NON E’ DI DESTRA; SEMPLICEMENTE RAPPRESENTA LA MASSIMA SINTESI DEL DISPREZZO DI TUTTE LE REGOLE DEMOCRATICHE E PURTROPPO HA TROVATO UN GRANDE SOSTEGNO DA PARTE DI MOLTI ITALIANI. MA VI SEMBRA NORMALE CHE OGNI VOLTA CHE SI ENTRA IN UN BAR O RISTORANTE LA TELEVISIONE SIA SINTONIZZATA SUI SUOI CANALI ? NESSUN CANDIDATO ALLE ELEZIONI PUO’ DISPORRE DI UN POTERE SIMILE …. SAREBBE ORA DI RISOLVERE QUESTA ANOMALIA DEGNA DI UNA REPUBBLICA DELLE BANANE.
di ineleggibili ce ne sono tanti , cominciando da bersani . se poi tocchiAMO l’argomento conflitto di interessi , andiamo avanti con bersNI , D’ALEMA ECCETERA . SE PARLIAMO DI LEGALITA’ ma chi credono di essere a sinistra ? tutti san francesco ? se c’è un personaggio che di legalità parla , ma lui è stato il primo a non sapere cosa fosse la legalità , è proprio il ns presidente , che ci fa vergognare ogni giorno di essere italiani . perchè il presidente del ” non ci sto” a reti unificate , sapete cosa era ? non ve lo dico , si faceva passare per piemontese ma era un calabrese , sapete cosa ? spremetevi le meninge e lo saprete -