Vito Crimi e le battaglie con LeG a Brescia

05 Mar 2013

Vito Crimi, capogruppo al Senato per il Movimento 5 stelle, ha collaborato a lungo con il circolo bresciano di LeG. Insieme hanno organizzato presidi in difesa della magistratura davanti al tribunale di Brescia, banchetti contro la legge bavaglio e le intercettazioni, dibattiti sulla mafia, insieme lanciato la campagna degli striscioni appesi alle finestre per chiedere le dimissioni di Berlusconi.

Ho conosciuto Vito Crimi alcuni anni fa, avevamo organizzato un presidio davanti al Tribunale di Brescia in occasione di una delle solite esternazioni berlusconiane contro la magistratura.

Il responsabile del Comitato antimafia con cui collaboravamo, mi aveva proposto di allargare la collaborazione al Meetup di Grillo. Io ero un po’ dubbiosa, i grillini non mi lasciavano tranquilla, ma il responsabile del Comitato mi aveva rassicurata.

E’ iniziata così una collaborazione, con Vito, Adriano, Gianpietro ecc.

Insieme abbiamo organizzato presidi in difesa della magistratura davanti al tribunale di Brescia, banchetti contro la legge bavaglio e le intercettazioni, dibattiti sulla mafia, insieme lanciato la campagna degli striscioni appesi alle finestre per chiedere le dimissioni di Berlusconi.

Da questa esperienza deriva la mia stima per Vito: corretto, sempre disponibile a prestare megafoni, tavoli e l’occorrente di cui il Meetup disponeva per organizzare presidi; a fare da manovale nell’organizzazione, a affidarmi a occhi chiusi il contenuto dei miei interventi quando sono stata invitata a presentare una loro iniziativa.

Il Meetup bresciano è stato molto attivo sul territorio sui temi propri del movimento: libertà in rete, descrescita felice, ambiente, referendum sull’acqua e Vito è sempre stato presente e non da capo, ma da militante.

Questo è ciò che so del capogruppo al Senato per il Movimento 5 Stelle.

* Gisella Bottoli è coordinatrice di LeG Brescia

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