Carta d’intenti e Agenda Monti: visioni e strategie a confronto

30 Dic 2012

Quando si effettuano operazioni di questo tipo è importante tener presente “l’audacia scientifica” e soprattutto l’oggettiva difficoltà nel porre a confronto due documenti che nascono per scopi assai diversi.
Il primo nato, la “Carta d’intenti della Coalizione del Centrosinistra” ha come obiettivo quello di definire un frame di principio, attorno al quale costruire il proprio progetto per un programma di governo: un frame con perimetro volutamente elastico, anche se ad onor del vero, spiccano importanti differenze rispetto all’“Agenda Monti”, che invece costituisce per i partiti e la coalizione che la sosterranno un vero e proprio programma.

Quando si effettuano operazioni di questo tipo è importante tener presente “l’audacia scientifica” e soprattutto l’oggettiva difficoltà nel porre a confronto due documenti che nascono per scopi assai diversi.

Il primo nato, la “Carta d’intenti della Coalizione del Centrosinistra” ha come obiettivo quello di definire un frame di principio, attorno al quale costruire il proprio progetto per un programma di governo: un frame con perimetro volutamente elastico, anche se ad onor del vero, spiccano importanti differenze rispetto all’“Agenda Monti”, che invece costituisce per i partiti e la coalizione che la sosterranno un vero e proprio programma.

Entriamo adesso nell’analisi delle principali aree macrotematiche toccate nei due documenti. Nell’immagine accanto il Tag cloud della sintesi proposta.

  1. Europa. Per entrambi l’opzione europeista, con obiettivo di rafforzare le sue istituzioni su base democratica, resta un principio fondamentale; l’idea comune è quella di un’Europa con maggiore integrazione economica e sociale. Agenda Monti è irremovibile sul fronte della disciplina di bilancio, mentre Centrosinistra denuncia che questa rigidità deve tener presente gli effetti sociali che ne derivano.
  2. Riforme Istituzionali. Le due proposte sono in larga parte sovrapponibili. Esplicita è per entrambi l’idea di modificare la seconda parte della Costituzione, rivedendo i meccanismi del bicameralismo perfetto e rendendo più rapida ed efficiente la fase legislativa, riducendo il numero dei parlamentari ed il finanziamento pubblico ai partiti. Attuazione di un federalismo “responsabile” e solidale. Centrosinistra sottolinea la necessità di riformare i partiti con una legge che attui l’art.49 della Costituzione.
  3. Democrazia e legalità. Alcuni importantissimi punti in comune: tolleranza zero verso corruzione e riciclaggio, evasione fiscale, rigida disciplina verso il falso in bilancio, legge severa per il conflitto d’interesse. Troviamo poi accenti diversi, ad es. Agenda Monti si sofferma sulla “lotta senza sosta alla criminalità organizzata”, mentre Centrosinistra inserisce anche la lotta ai reati contro l’ambiente tra le proprie priorità e la necessità dell’applicazione di un codice etico per gli amministratori locali. Centrosinistra richiama l’attenzione verso la democrazia paritaria e la piena e corretta applicazione della Costituzione.
  4. Lavoro e crescita. Finalmente, lasciatemi dire, troviamo delle diverse sensibilità, esplicitate anche in termini di strategie politiche. Per Agenda Monti ferrea disciplina di bilancio e rigorosa applicazione del pareggio di bilancio strutturale, sono l’assioma fondante per la propria strategia politica. Per Centrosinistra è il mondo dell’impresa/lavoro ( lavoratori+imprenditori) che deve ricevere la massima attenzione dalla politica, contro la rendita finanziaria; per questo ridurre il carico fiscale dell’area impresa/lavoro ed acuirlo sul fronte delle grandi rendite finanziarie ed immobiliari. Questa “ricetta” è accolta anche da Agenda Monti. Centrosinistra pone l’accento anche verso la lotta alla precarietà, a un welfare al “femminile” e a una legge sulla rappresentanza nel mondo del lavoro non discriminatoria.
  5. Rapporti e dinamiche sociali. Altro capitolo dove i punti di partenza e le prospettive strategiche si allontanano. Per Agenda Monti il merito e la mobilità sociale devono derivare dalla possibile contendibilità di tutte le posizioni e la politica non può influenzare queste dinamiche. Per Centrosinistra invece la giustizia sociale è presupposto per la crescita economica con necessità di conseguenti politiche di contrasto alla povertà; unire il tema del merito e quello dell’eguaglianza delle opportunità a tutti i livelli.
  6. Formazione e sapere. Entrambi i documenti pongono questi temi come fondamentali per la ripresa nel Paese. Per Agenda Monti occorre incentivare un modello meritocratico ed efficientistico, promuovendo un’organizzazione scolastica basata su autonomia e responsabilità. Per Centrosinistra ricerca e formazione sono strettamente connesse alla dignità del lavoro e alla lotta alla diseguaglianza; gli strumenti necessari sono la formazione permanente, piano contro la dispersione scolastica e investimenti nei settori a più alto contenuto d’innovazione. Per entrambi i documenti l’attuazione dell’Agenda digitale diverrebbe uno straordinario volano di sviluppo per il Paese.
  7. Green economy. Per Agenda Monti è necessario incentivare le “scelte verdi”, con una governance coordinata a livello centrale, dopo aver consultato i livelli locali; politiche agricole: gestione integrata delle acque, tutela e promozione del made in Italy. Bellezza, arte e turismo scelte strategiche di sviluppo. Per Centrosinistra i temi principali sono la mobilità sostenibile, risparmio ed efficienza energetica, le tecnologie legate alla salute, alla cultura, all’arte, ai beni di valore storico e alla nostra tradizione.
  8. Beni comuni. Non ne troviamo traccia nell’Agenda Monti. Per Centrosinistra sono salute, istruzione, sicurezza e ambiente e sono indisponibili alla logica del mercato. Come l’energia, il patrimonio culturale e del paesaggio, le infrastrutture dello sviluppo sostenibile, la rete dei servizi di welfare e formazione, sono beni che devono seguire controllo e regolamentazioni, ma con responsabilità della politica che ne deve garantire l’universalità dell’accesso.
  9. Diritti. Anche in questo caso Agenda Monti non tratta questi argomenti in capitolo specifico. Centrosinistra invece approfondisce alcune importanti questioni, partendo dal che tutte le scelte di programma, devono mettere al centro il rispetto dei diritti umani e della dignità della persona e l’indivisibilità dei diritti civili, politici e sociali. Affermazione del principio di laicità dello Stato; riconoscimento giuridico per le coppie omosessuali ed urgenza di una legge contro l’omofobia. Piena attuazione per legge dello jus soli; la condizione dei detenuti deve essere rispettosa della Costituzione. Superare gli aspetti giuridicamente insostenibili della legge 40 e piena applicazione della legge 194, mentre per i temi che riguardano “la vita e la morte” occorrerà seguire i principi di cautela e di laicità del diritto, con riferimento ai principi della Costituzione.
  10. Welfare. In questo settore è invece Centrosinistra che si sottrae ad una trattazione “sistematica”. Per Agenda Monti l’obiettivo è quello di un’economia sociale di mercato. Caposaldo previdenziale è la riforma Fornero; semplificare il mercato del lavoro sul lato normativo ed amministrativo; applicare modelli di “ flexsecurity” e spostare il livello di contrattazione sindacale verso le singole aziende. Il ruolo delle donne deve crescere nella vita sociale ed economica, detassare i redditi da lavoro femminile ed avviare robuste politiche di conciliazione famiglia-lavoro. Lo Stato Sociale deve risultare una sintesi tra efficienza ed equità, mercato e solidarietà. Il servizio sanitario nazionale va difeso e rafforzato attraverso innovazione, efficienza e professionalità. Creare un reddito di sostentamento minimo, condizionato alla partecipazione e a misure di formazione e inserimento professionale.
    Alessandro Bruni
    *Consiglio di Direzione di Libertà e Giustizia

Tag Cloud Agenda Monti

 

 

 

 

 

 

Tag Cloud Carta d’intenti

Supportaci

Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo

Promuoviamo le ragioni del buon governo, la laicità dello Stato e l’efficacia e la correttezza dell’agire pubblico

Newsletter

Eventi, link e articoli per una cittadinanza attiva e consapevole direttamente nella tua casella di posta.