La forza per vincere

16 Dic 2012

Ambrosoli, con il suo 58%, ha la forza (ma poco tempo) per costruirlo, facendo buon uso delle proposte ascoltate durante questo scorcio di campagna e delle idee messe in campo dagli altri candidati, soprattutto quelle più innovative di Di Stefano. Ha la forza per proseguire con decisione sul sentiero civico, lavorando “insieme” ma non “per” i partiti, per compilare liste elettorali fresche e stimolanti, per presentare un progetto di governo che riavvicini i cittadini all’istituzione.

UMBERTO Ambrosoli ben oltre la metà dei consensi dei 150mila lombardi che hanno sfidato il gelo e lo shopping prenatalizio per accostarsi ai seggi è insieme la conferma che le primarie fanno bene a chi accetta la sfida e la garanzia che il centrosinistra, nella corsa per il Pirellone, avrà un candidato solido e attrezzato per vincere. Il giovane avvocato è l’incarnazione di quel bisogno di etica nella vita pubblica che l’interminabile sequenza di episodi di malaffare – fino allo scandalo dei lecca-lecca e delle cartucce da caccia pagate con i soldi dei contribuenti – ha reso urgente e ineludibile. Ma etica e trasparenza sono un prerequisito, non un programma. Ambrosoli, con il suo 58%, ha la forza (ma poco tempo) per costruirlo, facendo buon uso delle proposte ascoltate durante questo scorcio di campagna e delle idee messe in campo dagli altri candidati, soprattutto quelle più innovative di Di Stefano. Ha la forza per proseguire con decisione sul sentiero civico, lavorando “insieme” ma non “per” i partiti, per compilare liste elettorali fresche e stimolanti, per presentare un progetto di governo che riavvicini i cittadini all’istituzione. L’occasione è storica, il traguardo è più vicino.

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