Essendo Monti leader tipico di un centrodestra civile (per intenderci, per lui avrebbero votato la borghesia liberale della prima Repubblica e una buona fetta del ceto medio democristiano), la domanda da farsi è quanta parte dell’elettorato italiano di centrodestra è ancora in grado di capirlo, e votare per lui nel caso si candidasse; e quanta parte, invece, è definitivamente rincitrullita (e culturalmente corrotta) dal ventennio populista, e ancora si riconosce nel sedicente Silvio. Sarà questa la grande incognita del voto se Monti (o uno schieramento esplicitamente montiano) deciderà di competere: due destre tra loro inconciliabili (Berlusconi e Monti) si contenderanno il voto moderato, Bersani si terrà i suoi, Grillo farà la conta di quanti credono nella sua palingenesi internettiana. Quattro “poli”, con due estreme (Berlusconi e Grillo), un centrodestra (Monti) e un centrosinistra (Bersani). Se il quadro è questo, non si capisce perché Bersani, sia pure garbatamente, osteggi la candidatura di Monti. Che potrebbe forse sfilare qualche voto all’ala destra del Pd. Ma sarebbe, soprattutto, il grande antagonista di Berlusconi, contendendogli il suo stesso elettorato.
Concordo con Michele. La “candidatura di Monti con il vero cdx moderato non solo renderebbe normale la politica in Italia, ma nel contempo, se vogliamo anche in modo opportunistico, favorirebbe il csx. visto che si vota con il porcellum!
Il segno dell’aberrazione dei tempi è che si definisca ‘civile’ e si lodi senza spasimo un essere umano che accetta, supporta e vuole imporre l’idea che la vita delle Nazioni debba dipendere dai “mercati” e che… “the show must go on” (ILVA) per decreto-legge anche se è accertato che uccide ed inquina e la magistratura ha emesso provvedimenti inequivoci. Saranno “civili” i modi, ma la sostanza è fetida ed intimamente antidemocratica.
Sono alquanto sbalordito da questo articolo. Serra vorrebbe farci credere che una persona solo per il fatto di avere un atteggiamento sobrio e misurato possa essere un candidato credibile del centro-destra. Questo signore dove vive? Monti ha devastato quel poco di economia e di fiducia che restava nel Paese per pagare dei debiti contratti da una cricca economica-politica che non è stata in alcun modo intaccata da questi sobri provvedimenti. La piccola e media borghesia, di cui si blatera nell’articolo, si è impoverita tantissimo dall’arrivo dei professori. Solo l’alta borghesia non è stata intaccata, perché a lei non sono stati richiesti nessun tipo di sacrifici. Sarà un caso che tutti i componenti del governo attuale appartengono alla suddetta categoria? Comunque questo articolo è la conferma dell’inadeguatezza dei giornalisti odierni.
Non la penso così! Gli italiani sono molto meno rincitrulliti di quanto si pensi, ma molto + scarsamente dotati onestà, etica e senso dello stato! Ora verranno allo scoperto, finalmente: si vedrà chi era in buona fede e chi invece ancora vota Berlusoni per evadere, arraffare il più possibile, mantenere antichi priviliegi, ecc. Purtroppo temo che Monti eroderà voti anche a sinistra (il rischio è la spaccatura: verso UDC contro vendoliani). Ma se dovesse vincere, sarei molto felice se continuasse con la lotta serrata all’evasione, alla corruzione e con gli sforzi per introdurre la Tobintax.
Il giudizio sull’operato di Monti è certamente complesso e ci sono aspetti della sua politica, pur tenendo conto della “strana maggioranza” e della situazione di emergenza, negativi e socialmente inaccettabili (buon ultimo, l’aumento delle spese militari). Ma due punti fondamentali che emergono dall’intervento di Serra mi sembrano indiscutibili: il primo è che Monti resta comunque di gran lunga preferibile a Berlusconi (diciamo che è persino improponibile il confronto). L’altro aspetto, che avevo sottolineato anch’io in un altro mio commento, è che la discesa in campo di Monti sarebbe un problema più per Berlusconi che Bersani, a cui potrebbe addirittura giovare per la vittoria elettorale.
Bersani osteggia la candidatura di Monti perchè ha paura che il campo dei moderati non favorevoli al PdL in cui potrebbe mietere voti si orienterebbe verso Monti. Personalmente non gradisco una candidatura di Mario Monti perchè mi parrebbe forzata in quanto andrebbe a porsi in un agone politico che non saprebbe gestire: Monti è un soggetto molto british, anche un po’ tiroso e non ce lo vedo in qualche talk show a competere con avversari politici. A mio avviso sarebbe meglio che stesse fuori dalla mischia e fosse disponibile, dopo le elezioni, per un ministero importante. Non si deve considerare una “deminutio” entrare come ministro in un nuovo governo se prima si è stati presidenti del consiglio: un civil servant deve saper fare anche questo.
Questo per dialogare con quanto propone l’Amaca.
Il mio parere personale è che auspico che alle prossime elezioni NESSUNO vada a votare semplicemente perchè nessuno dei parlamentari uscenti merita la nostra fiducia.