Era ora

“Era ora”, ripete fra sé sul tram numero 9 una splendida vecchia signora milanese.
Era ora, diciamo anche noi, attoniti davanti all’aggettivo “grande” che si ascolta fra giornalisti e politici.
Manca il sostantivo, la parola che conta.
A trovarlo ci ha pensato il Tribunale di Milano: basta leggere il testo della condanna e il sostantivo arriva da sé.
La lettura della sentenza

10 commenti

  • troppo comodo ora dire basta . erano tutti ubriachi cechi sordi e lobotomizzati 20 anni fa? il problema ora e’ che da una cellula sono partite metastasi che hanno invaso tutto e non basta dire “mi faccio da parte”, cosa tutta da vedere ??? temo che siamo veramente moribondi. ma nessuno fa niente. abbiamo smesso di pensare, di ragionare, di farci domande e magari qualcuno che ha ancora qualche euro in tasca pensa di essere fortunato. BEATA IGNORANZA!!!!!! .

  • E ci son voluti 20 anni per capire che questo individuo scese in politica per fare gli affari suoi e per non finire condannato?
    Solo ora si comincia a capire chi è? E dopo 20 anni e dopo aver ROVINATO il Paese eticamente, moralmente, economicamente? 20 anni dopo i quali è stato sostitutito da dei BOCCONIANI che non hanno ancora finito di MASSACRARE di tasse i cittadini ROVINANDO FAMIGLIE intere? Troppo comodo!

  • “Queste cose sono realmente successe, ecco perché bisogna tenere gli occhi aperti. Sono successe anche e sebbene Lord Halifax abbia detto che sono successe. Gli stupri e i massacri nelle città cinesi, le tortune nelle celle della Gestapo, i vecchi insegnanti ebrei gettati nei pozzi neri, i civili in fuga mitragliati sulle strade spagnole – tutte queste cose sono accadute e non sono accadute di meno perché il Daily Telegraph se ne è improvvisamente accorto, con cinque anni di ritardo”. George Orwell, Ricordi della guerra di Spagna, 1943.

    Ora, sostituite “Lord Halifax” con D’Alema o Violante, suoi complici e decisivi sponsors, e il “Daily Telegraph” con Corriere della Sera, Messaggero o Porta a Porta e avrete la prova della continuità storica del malaffare e dell’interesse privato nella vita pubblica.

    Il problema, nel caso nostro, è che né il nostro Lord Halifax né il nostro Daily Telegraph se ne sono ancora accorti.

  • Quello di berlusconi è un attacco frontale allo stato italiano,alle istituzioni,alla magistratura da parte di un individuo interdetto dai pubblici uffici,con pericolosissime capacità di delinquere

  • mi auguro una reazione dura dopo gli attacchi di ieri. Sta diventando un problema serissimo per l’Italia. Non si può piú accettare tutti questi insulti.

  • Berlusconi prima della sentenza : Viva la f.ga,viva la f.ga
    Berlusconi dopo la sentenza : Viva la fuga,viva la fuga…

  • Sono anch’io del parere che questa sentenza sia importante, ma poi … sembra che nulla cambi sullo scenario della politica. Berlusconi accusa i giudici e afferma che in Italia vi è non una democrazia ma una “magistrocrazia” (parola indegna da pronunciare!). Questo vuol dire che un uomo politico offende in modo “grande” proprio le istituzioni che fondano la democrazia.
    E’ tempo di un serio atto di civile ribellione contro tutti coloro che condannati (pur se solo in primo grado) vogliono ancora chiedere il consenso del popolo elettore per proseguire la loro via delinquenziale.

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