Martedì 10 ottobre 2012 si è svolta la prima delle quattro lezioni dell’iniziativa sulla Costituzione Italiana “Il Fascino Discreto della Costituzione” organizzata dal liceo insieme al Circolo Libertà e Giustizia di Bologna.
La prima lezione s’intitolava “Da dove viene la nostra Costituzione?”
Dopo una breve introduzione del moderatore sul programma completo dell’iniziativa, Vincenzo Palermo, appassionato della storia della Resistenza a Bologna e autore del romanzo storico sullo stesso tema intitolato “Gabbiani nella Tempesta”, ha presentato la storia dell’ascesa del fascismo e poi della Resistenza a Bologna, con materiale fotografico dell’epoca, trasmettendo in modo eloquente sia gli avvenimenti drammatici sia il clima terribile di quegli anni in città.
Renato Romagnoli “Italiano” il suo nome di battaglia, della segreteria ANPI, ha poi raccontato le sue esperienze da protagonista nelle battaglie più note in città comprese quelle della Bolognina, di Porta Lame e di San Giovanni in Monte.
In quest’ultima, “Italiano” con altri undici partigiani, alcuni vestiti da soldati tedeschi, alcuni da repubblichini con dei “prigionieri” partigiani riuscirono a sopraffare la guarnigione della prigione di San Giovanni liberando ben 400 prigionieri, tra cui anche le staffette, determinanti nelle attività della Resistenza.
Renato è riuscito coinvolgere i ragazzi sedicenni presenti in aula raccontando di aver avuto la stessa loro età quando decise di aggregarsi alla lotta al fascismo. Gli studenti hanno cominciato a fare delle domande molto sensate. Ecco il botta e risposta.
D: Di cosa parlavate tra di voi in termini politici?
R: La libertà! la stragrande maggioranza si è opposta al fascismo per una voglia insopprimibile di libertà e quasi nessuno per motivi strettamente politici.
D: Cosa ne pensa del “riflusso” di idee di apologia del fascismo, “non si stava così male poi…” etc.?
R: Questo sì che è un fenomeno preoccupante, ma va combattuto con la partecipazione di tutti e con la diffusione dell’informazione sul quel periodo come ha fatto Vincenzo prima. Nel dopoguerra ognuno partecipava alla vita politica e sociale per costruire un mondo migliore. E ci siamo riusciti.
D: Quali erano i rapporti con gli alleati?
R: Qualche volta “burrascosi” a livello individuale.
D: Dopo queste esperienze di guerra dove si uccideva o si veniva uccisi, c’era poi rimorso per i tragici avvenimenti in cui eravate coinvolti?
R: Sì. Ho avuto degli incubi per 40 anni finché non ho cominciato a scrivere e raccontare gli avvenimenti, soprattutto nelle scuole. Quindi siete stati voi studenti ad aiutarmi e per questo vi ringrazio.
Gli studenti hanno apprezzato moltissimo e ringraziato i relatori per aver raccontato e spiegato questo “preludio” alla nostra Costituzione.
Programma
Il fascino discreto della Costituzione Liceo Classico Statale “Marco Minghetti”
Piano dell’offerta formativa A.S. 2012-2013
Scheda descrittiva progetto/pianificazione attività
1 – Denominazione progetto: Il fascino discreto della Costituzione
2 – Responsabile: prof. Carlo Morselli, Alda Calanchini Monti. Relatori facenti capo all’associazione Libertà e Giustizia.
3 – Destinatari: Studenti delle classi II e III del Liceo, docenti, genitori
4 – Bisogni formativi: necessità di approfondire la conoscenza della Costituzione e di promuovere una riflessione costruttiva, utile nella pratica di vita quotidiana.
5 – Finalità e obbiettivi: approfondire il significato della nostra Costituzione per promuovere atteggiamenti responsabili e corresponsabili. Ci si propone inoltre di fornire qualche ulteriore strumento di analisi e indagine storica in vista dell’Esame di Stato conclusivo del corso di studio.
6 – Attività:
1. Da dove viene la nostra Costituzione? (10 ottobre, ore 15)
Enzo Palermo, autore del romanzo storico sulla resistenza a Bologna Gabbiani nella Tempesta e Renato Romagnoli “Italiano”, Segreteria Provinciale ANPI Bologna che fu protagonista delle battaglie più note qui a Bologna (S. Giovanni in Monti, della Bolognina e di Porta Lame).
2. La “Costruzione” della nostra Costituzione. Com’è stata scritta. (16 ottobre, ore 15)
Lorenza Carlassare, professore emerito di Diritto Costituzionale presso l’Università di Padova, autrice di numerosi libri tra cui il recente “Nel Segno della Costituzione”, (Feltrinelli, Milano 2012)
3. Le Istituzioni nella Costituzione (martedì 23 ottobre ore 15)
Mauro Volpi, Professore Ordinario Diritto costituzionale Università di Perugia, autore di numerosi libri
4. La Costituzione nella pratica quotidiana e le parti della Costituzione non ancora attuate. (30 ottobre ore 15)
Marco Imperato – attualmente Sostituto Procuratore di Modena, Membro della Giunta Distrettuale dell’ANM. Autore del libro Dialoghi sulla Costituzione (in stampa).
Mi rallegro della bella, interessante e utile iniziativa. Non si finirà mai di insegnare la Costituzione!
Mi chiedo se non fosse il caso di presentare anche una lezione sul rapporto chiesa-stato-libertà di religione-laicità nell’impianto stesso della Costiotuzione.
I protestanti di Bologna avrebbero molto da far conoscere avendo pagato sulla loro pelle le intolleranze fasciste.
Ho visto il link alla vostra iniziativa nella bacheca FB di un caro amico. Ho scritto questi versi, ispirati alla nostra Costituzione.
Bravi.
Di Romagnoli ho letto il libro. Quello sulla sua esperienza nella 7a Gap a Bologna. E’ storia, ma è anche epica. Leggetelo, chi non l’ha ancora fatto.
Fu nel millennio scorso, questo è tutto.
…Ma non che sia una scusa per obliarla.
Persone vere allora, motivate
discussero per mesi con passione,
ma un popolo, e non prono -e ciò è essenziale-
fu dietro a quelli, e quelli controllava.
E’ storia nostra, e non di quella grama
l’ignora chi il paese suo non l’ama.
Di gnomi, e mentecatti e parassiti
da tempo ci troviamo nelle mani.
A voi, dico, fratelli, agli italiani:
che ancora ha da accader per un risveglio?
Quanti ragazzi uccisi dagli sbirri?
O posti di lavoro cancellati?
Vorrebber ciò, davvero, quei “mercati?”
O non è trista fola, questa, falsa?
Fu nel millennio scorso, questo è tutto.
…Ma non che sia una scusa per obliarla.
Un popolo, e non prono -ciò è essenziale-
fu dietro a quelli, e quelli controllava.
Gualtiero Via
D’accordo coi sentimenti dei due commenti/interventi ma vorrei fare due piccoli “incisi”:
1. Il testo nella poesia “Quanti ragazzi uccisi dagli sbirri?” forse si potrebbe cambiare in “Quanti sbirri uccisi per i ragazzi?”, anche insieme ai 24 magistrati assassinati nell’ultimo ventennio (vedi: “Ne valeva la Pena” di Armando Spataro), sempre per “i ragazzi”.
2. La disputa nella nostra Costituente sull’Art. 7 della Costituzione “Lo Stato e la Chiesa cattolica…” (http://www.quirinale.it/qrnw/statico/costituzione/costituzione.htm) è descritta nel bel libro sulla più giovane della nostra Costituente (La Costituente: storia di Teresa Mattei – Patrizia Pacini) così: “Le note più aspre dell’esperienza di Teresa furono però con Togliatti, a proposito dell’articolo 7, inserito nella parte dei principi fondamentali, ovvero, dello zoccolo duro della Carta”. Teresa scrive: “Mi arrabbiai molto e andai da Togliatti dicendogli che non volevo più fare la deputata, perché avevo promesso ai miei elettori che questo Concordato non sarebbe stato presente nel documento. Gli dissi: “Se tu me lo fai votare io me ne vado”. E così feci”… Anche per questo rifutai la candidatura alle elezioni del 18 aprile 1948″.
Speriamo di presentare questo bel libro presto qui a Bologna. Se volete notizie dell’iniziativa, ci scriva.
Grazie ad entrambi per i vostri commenti. Buona giornata.