Le parole migliori per descrivere la “giornata” le usa Ugo Gregoretti, padre nobile del cinema, della cultura, della Tv italiana. Oggi, dice, è andato in onda lo spettacolo della società civile.
Una giornata particolare in cui i segretari dei partiti che guideranno la coalizione di centrosinistra, Bersani, Vendola, Nencini, si sono messi all’ascolto di decine e decine di associazioni piccole e grandi, delle loro richieste, proposte, suggerimenti da inserire nel futuro programma.
I temi sono tantissimi, il fil rouge che li lega, come dice il leader di Sel nella replica finale, è costruire un’altra “Agenda Italia”. Scuola, università, ricerca, pari opportunità, ambiente, carceri, immigrazione, tutela dei soggetti più fragili, lotta alle mafie, alla corruzione, diritti civili.
Moltissime le associazioni contro la criminalità organizzata, tra cui “Avviso pubblico” e il “Centro Pio La Torre”, tante quelle femminili e per i diritti degli omosessuali.
C’è Flavio Lotti del “Tavolo della pace” che, ribadendo l’ art. 11 della Costituzione si chiede a che pro l’acquisto di nuovi F35 o addirittura di droni. C’è Roberto Natale della Federazione Nazionale della Stampa che denuncia la mancanza di contenuti in Rai, la mortalità sempre più frequente dell’emittenza locale per mancanza di risorse e per l’avvento del digitale, la permanenza dei conflitti d’interessi, potrà avere voce solo chi ha enormi capitali alle spalle, dice il segretario della FNSI, e il tentativo di mettere la mordacchia all’informazione è sempre presente.
Parla Sandra Bonsanti a nome di Libertà e Giustizia, mettendo in campo un tema solo sfiorato nei brevi interventi. Non rottamate la Costituzione, è l’appello della presidente di Leg ai tre leader. In periodi in cui crisi economica, politica, sociale e istituzionale si sovrappongono creando situazioni insostenibili, l’unica certezza cui appigliarsi è la Carta fondante della Repubblica, che contiene già tutto, tutti i diritti. Basterebbe solo applicarla. E no ad avventurismi di tipo presidenziale o semi presidenziale. La nostra è una Repubblica parlamentare, calca la parola il segretario del Pd, e sembra rispondere direttamente a Bonsanti nella breve replica riservata ai tre leader, dopo il fluire ininterrotto di interventi. Quarantotto, precisa Santo della Volpe, che ha coordinato la giornata.
Che differenza, dice Vendola, tra la politica vera che è andata in onda in queste ore e quella della politica fine a se stessa, autoreferenziale.
Una presenza numerosa e appassionata, conferma Bersani. Nencini, segretario del Psi, cita il poeta e senatore Mario Luzi che, poco prima di morire, diceva che bisognava strappare all’altra parte la parola “libertà”, riappropriarsene.
La lunga giornata d’ascolto e di confronto tra partiti e associazioni ha termine, siamo sicuri che non sarà neanche l’ultima e ci auguriamo che quanto chiesto, venga anche recepito e che l’incontro non sia stato solo un mezzo per lasciar “sfogare” le giuste rivendicazioni della società civile. È il secondo passo, dopo la collaborazione sul Cda della Rai, speriamo che ne arrivino altri, di costruttivi, per il bene dell’Italia e di tutti noi.
Tutto molto bello, solo una cosa.
La società civile con il cda Rai non c’entra niente. Semplicemente qualcuno ha proposto dei nomi senza fare nessun riferimento agli iscritti, e quei nomi sono stati accettati dal Partito Democratico.
Ma è una scelta imposta dall’alto: non metteteci di mezzo i soci, per favore.
E’ il trionfo della sessualità ad libitum. Un’eccezione di natura che si contrabbanda per normalità, o peggio, per un diritto. Più libertà del genere e più la morale pubblica va a ramengo. Possibile che non ci si renda conto? Maschilismo o virilità perduta? In fin dei conti anche Achille aveva il suo Patroclo…
Nella REPUBBLICA DEL PRIVILEGIO E DEL MALAFFARE i rappresentanti del popolo sono in relazione in via esclusiva con i partiti e i centri di potere della più varia natura e i diritti e gli interessi dei cittadini comuni restano nell’ombra e soccombono, insieme a quelli della Nazione, nella concorrenza con gli interessi dei poteri forti e spesso occulti. Manca alle organizzazioni della società civile la capacità di eleggere propri rappresentanti, svincolati dagli apparati dei partiti. Gli individui sono stati ridotti a numeri nelle mani di professionisti della politica, demagoghi tesi all’affermazione e all’arricchimento personale, i quali fondano il proprio potere sulla percentuale di voti ricevuti dagli elettori che, in massima parte, quando non fanno commercio del proprio voto, esprimono la loro preferenza senza un’adeguata conoscenza dei problemi politici che interessano la comunità. Una percentuale del trenta per cento della popolazione può dare ad una singola persona un potere inammissibile in uno stato democratico di diritto; ciò accade quando i parlamentari, anziché dell’intera società civile, sono espressione esclusiva dei partiti. Non dice nulla l’affermazione di Formigoni che l’assessore Zambetti ha tradito la sua fiducia? E il popolo lombardo? Ridotto a una manciata di voti.
Doveva apparire bella la Via Appia con le croci “illuminate a basso consumo energetico”. Si potrebbe provare anche ora con tutti i nostri politici e tecnici, ma forse i pm di Taranto intrerverrebbero con un’ordinanza urgrnte per eliminare le fonti inquinanti! CORTIGIANI VIL RAZZA DANNATA!