Intorno alle 20 di lunedì 24 settembre, la Polverini si è dimessa. Il pressing da parte dello stato maggiore del Pdl non è bastato a dissuadere la governatrice del Lazio. Ora si andrà a nuove elezioni. Ringraziamo i mille compagni di strada che hanno condiviso il nostro appello, postando tanti commenti che la dicono lunga sulla giusta indignazione di tanti cittadini italiani disgustati dai ripetuti fenomeni di sprechi e corruzione. Se la situazione non fosse così drammaticamente scandalosa ci sarebbe da esultare.
E ora tocca a Formigoni.
A Formigoni e magari a qualche altro eletto dal “Popolo Sovrano”. Ma gli Italiani si informano prima di votare?
E ora tocca a colui che ha fatto edificare una nuova sede per il proprio impero dal costo di 400 milioni di euro: al celeste, al misericordioso e magari a tutti quello che lo hanno sostenuto in questi anni.
COMPAGNI?
Io non sono compagno di nessuno. Sono contento che frangetta nera se ne sia andata e spero che Furmigùn se ne vada presto.
Ma compagno, grazie, no.
Compagni di strada… si intende. Ora corretto anche nel testo. Dal latino cum-panis, con cui si condivide il pane, con cui si fa un pezzo di strada insieme…
Mentre mezza Italia è tartassata, senza lavoro, esodata, cassaintegrata, in rivolta perchè preoccupata di perdere il posto di lavoro, questi ladri hanno l’arroganza e la spudoratezza di dire: “Abbiamo agito così, (abbiamo rubato), perchè la legge ce lo permette!!!!!”. Il 28 ottobre, anche in barella, voterò Movimento 5 Stelle per incominciare a spazzare via il luridume che c’è in parlamento, nelle regioni, nelle province, (che dovrebbero scomparire), e nei comuni. I ladri devono andar via e restituire fino all’ultimo centesimo. Incominciamo dalla nostra Sicilia!!!!
Si è dimessa e la giunta è sciolta ma i soldi devono restituirli
si è dimessa?TtROPPO FACILE i soldi devono restituirli!
Roberta
La Polverini si è dimessa. La Regione Lazio verso le elezioni anticipate
“Me ne vado a testa alta”. “Vado via a testa alta non so se altri potranno a fare lo stesso”
Va via a testa alta xkè ha occupato un’intero reparto con 3 infermieri H/24 pagati da noi,
se ne va a testa alta xkè è andata a una sagra in elicottero sempre pagato da noi , se ne va a testa alta xkè da domani parlerà su tutto ciò che ha taciuto a fino a oggi ,sempre soldi nostri ,se ne va a testa alta xkè tutto il consiglio regionale è un consiglio indegno ma soprattutto
se ne va a testa alta xkè stavolta non c’è marchetta che tenga.
Io spero che la maggioranza dei laziali abbia imparato la lezione, dopo Storace, Alemanno e la Polverini ne abbiano abbastenza di certi personaggi.
E meno male che B. “ama l’Italia” chiedendo ad esponenti del “Partito degli onesti” di stare al suo posto, come ha fatto con la Minetti e Formigoni. Subito dopo tocca a Cota che ha piazzato parenti ovunque…VERGOGNA!
Questa volta l’indignazione si è trasformata in protesta.
E la protesta in dimissioni.
Ora memorizziamo i nomi di TUTTI i consiglieri dell’opposizione per non votarli mai più.
Il silenzio davanti a una tale enormità del malaffare è complicità passiva.
Facciamo rispettare.
Come cittadini e come elettori.
Ma il problema non riguarda solo la destra e le sue inutili maschere da maiali.
E ormai mi pare riduttivo parlare di problema politico.
E’ una spaventosa questione di degrado antropologico e culturale.
La politica becera, corrotta e corruttrice ne è responsabile.
Ormai il male è diffuso in tutta la società.
Nel 1956 L’Espresso titolò: “Capitale corrotta, nazione infetta”.
L’infezione sta uccidendo l’Italia nel corpo (il territorio) e nello spirito.
Ma la politica, questa politica, è ansiosa di tornare al governo del paese. Senza avere fatto la minima autocritica o almeno una analisi della situazione.
Perché sanno che l’infezione ha reso il paese incapace di reagire e su questo contano.
E’ l’ora della resistenza, della rivoluzione mite. L’ora di trovare nuove forme di aggregazione e di partecipazione.
I partiti (che non sono più i partiti che la Costituzione considerava necessari per la democrazia) non ce la faranno mai.
La sfida politica va ben oltre le amministrative regionali del Lazio, della Lombardia, della Calabria, della Sicilia e altro: l’anno prossimo deve essere eletto il Presidente della Repubblica garante della Costituzione; qualcuno ha già cominciato la campagna elettorale usando le sue televisioni con monotona ripetitività: stasera sarà trasmesso il film della serie ‘Don Camillo’ come sempre succede quando deve minacciare il pericolo ‘ROSSO’, e la lungaggine pretestuosa dei suoi avvocati azzeccagarbugli gli sta garantendo l’ennesima prescrizione. Ma i cittadini che pagano le tasse e hanno presenti più i loro doveri che i loro diritti, sono sempre all’erta e io all’erta sto in fede andrea
Sono completamente d’accordo con l’amico SERGIO MATERA.
E’ – soprattutto – una spaventosa questione di degrado antropologico e culturale.
Questa gente prende fior fiore di stipendi per cascare dal pero e far finta di non sapere nulla. allora che ci stanno a fare se sono all’oscuro di tutto ?? sono abbobinevoli !! che vadano a lavorare !!!
For me gone out!!!