Breve sunto dei pensieri e dei dubbi di un probabile elettore alle probabili primarie del centrosinistra. Bersani è una persona seria, competente e anche simpatica, ma è troppo legato alla cultura produttivista del Novecento e all’ossessione della crescita. Renzi è tosto e ha ragione da vendere quando accusa il paese (e il Pd) di essere castali e gerontocratici, ma ancora non ho capito che idea di società ha in testa, ammesso ne abbia una. Vendola ogni volta che parla mi fa capire che senso ha essere di sinistra, ma vederlo in fotografia con Diliberto e Ferrero mi fa dubitare delle sue capacità di stare in un governo senza sfasciarlo. Tabacci è bravo e intelligente, quando lo vedo da Gad Lerner sono tanto contento, ma con il centrosinistra che accidenti c’entra? Laura Puppato è l’unica donna e il suo programma è di gran lunga la cosa più intelligente, bella e consolante fin qui udita, ma fino a ieri l’altro non sapevo chi fosse e un dalemiano chiederebbe: quante divisioni ha Laura Puppato? Classifica (del tutto personale, nonché aggiornabile): prima Puppato, secondi ex aequo Bersani e Vendola, quarto Renzi, fuori concorso Tabacci.
Non escludiamo la Puppato a priori: se, come sembra, il PD si orienterà su un’elezione a doppio turno non è da escludere che la base preferisca lei a Bersani (non dimentichiamoci che nelle primarie per i sindaci, essere “il candidato ufficiale del PD” di norma significa perdere)… e se arriva al ballottaggio vince facile!
[Come Ainis, anche io mi sono sentito rinfrescato dalla sua intervista. Breve, densa, bella. Più piddina di Renzi, più sul pezzo di Bersani.]
Caro Michele,
concordo con te, anche se Tabacci nel centro-sinistra ce lo vedo eccome, sennò che “centro” sinistra è? non basta un D’Alema segreto amante di Berlusconi a definirlo tale, non basta essere una cattiva sinistra di governo o una sinistra non estremista…
Di fronte alle profferte populiste massimaliste del Giovane Renzi, ed alle incertezze di Vendola che ahimè minano la poesia del Verbo della sinistra da lui magistralmente espresso, ero fermo a preferire la solidità dei principi e la capacità di azione di Bersani (ampiamente dimostrata in quel “cortometraggio” di governo che ha potuto girare), nonostante la recente (apparente?) lentezza a governare il suo partito e la transizione.
Ma sarà possibile un dopo Monti solo con Bersani? quanto apparato veterostalinista appesantirà la necessaria durezza di un governo sociale di riforma economica strutturale? opure quanto duttilità sarà in grado di dimostrare in un possibile o augurabile “con Monti”, liberato questi dalle pastoie del sostegno del centrodestra?
taggo i Promessi Sposi per dire che, impigliato e litigioso come i polli di Renzo, letto di questa Puppato, al mio pensiero viene da esclamare “la c’è, la Provvidenza!”
non voglio fare dell’ironia, ma forse la soluzione all’attesa dell’”Uomo della Provvidenza” (Berlusconi, Grillo, Renzi…) è la “Donna della Provvidenza”
relativamente giovane (ahimè conta) e sconosciuta (la cosa ci dà speranza), verde e cattolica, arriva con le carte a posto da un luogo di confine, di mediazione e dialogo, e, speriamolo, di potere e servizio del bene comune; in più è una outsider, figlia più della società civile e dell’associazionismo e della cultura regionale territoriale che di quella del partito statalizzatore.
anche se non rottamerà nessuno, sarà una cultura e una prospettiva nuova capace di attrarre persone e risvegliare speranze, correggere disequilibri ormai ingessati!
una figura di confronto col popolo che sorride a Grillo (che ha le sue ragioni) ma è spaventato dalla logica della marcia su Roma (sarebbe la terza…! Mussolini, Bossi, …)
una sponda cui potrebbero approdare anche i tanti del ceto impiegati/operai ormai disillusi dalle sirene leghiste
speriamo: la speranza è verde!
Se tabacci non e di centro sinistra cosa facciamo? Non abbiamo capito niente?