Caro sindaco ti scrivo per sapere con chi stai

CARO sindaco Renzi, ti scrivo una lettera aperta perché sono certa che una tua risposta sarebbe utile non soltanto a me ma a molti cittadini che oramai da parecchio tempo seguono la tua promettente carriera politica. Utile a spiegarmi alcune posizioni, alcuni atteggiamenti che non mi sono affatto chiari, nel senso che non capisco a cosa tendono. Possono far nascere malintesi, quindi passo subito a chiederti cosa hai voluto dire su un paio di questioni e scusami se invece tu avessi già spiegato.
Ho letto che venerdì scorso, quando ormai la notizia della ricandidatura di Berlusconi sembrava sicura, hai detto: «Se dovesse ricandidarsi non dobbiamo riproporre l’antiberlusconismo: io dico no alla logica del nemico». Dunque, se Berlusconi si ricandida, tu non saresti «anti». E nemmeno «nemico». Ma saresti almeno «contro »? Non è chiaro dalle tue parole. Neanche a me piace di chiamare «nemici» gli avversari politici. E infatti non penso che il Cavaliere sia un nemico mio personale. Ma certamente è a mio avviso nemico di molti di quei valori nei quali invece, non solo io ma molti italiani e moltissimi fiorentini, ci ostiniamo a credere. Per essere precisi ti ricordo che anche una precedente campagna elettorale, non particolarmente fortunata per il tuo partito, fu giocata all’insegna della non inimicizia, tanto che persino il nome a tanti inviso non fu pronunciato.
DEVO dire inoltre che la presente legislatura non è stata caratterizzata da una opposizione fortemente e decisamente impegnata con posizioni che potevano nettamente rientrare nella categoria dell’antiberlusconismo, un atteggiamento che invece è sembrato più opportuno e più convincente a associazioni e organizzazioni della società civile protagoniste di importanti manifestazioni pubbliche nelle discussioni e nelle piazze d’Italia. Dunque, non capisco quale sia il tuo atteggiamento nei confronti di Berlusconi candidato a guidare un nuovo governo. Lo attaccheresti? Oppure ti limiteresti a polemiche soft e il giorno dopo andresti a pranzo da lui? Insomma, dove ti porta la logica di non aver avversari? Ad avere solo amici? O a dedicare la tua animosità al partito nel quale dichiari di militare e che a dire il vero è molto facile criticare?
Un’altra curiosità: mi dicono che tu sia fortemente contrario a primarie all’americana, cioè riservate a chi in una precedente occasione si sia iscritto in una lista di «elettori». Una cautela che a mio avviso eviterebbe le scorribande di cittadini che non fossero affatto interessati a votare un candidato di una specifica coalizione o partito a cui sentono di appartenere, ma che volessero invece semplicemente orientare l’esito della competizione a favore di un candidato a loro più «simpatico » di altri. Non credo che chi è sicuramente interessato a partecipare alle primarie rinuncerebbe solo perché richiesto di compiere questo semplice atto di chiarezza.
A dirti la verità mi piacerebbe anche capire come la pensi su «cose» di cui si sente molto parlare: come il presidenzialismo proposto da Berlusconi (eredità di vecchi progetti golpisti della prima Repubblica) che comporta la riscrittura completa della Costituzione, o alcuni provvedimenti specifici del governo Monti.
Quanto alla richiesta di rinnovamento del Pd, non pensi che sarebbe molto più efficace se si capisse finalmente da che parte stai? Se qualche volta ti scappassero una parola, un atto che indicassero un riferimento ideale, una scelta di campo. Oltre a non voler essere “anti” Berlusconi, ci dici ad esempio con chi vuoi stare?
P.S: mi chiedo spesso se il limite di due o tre legislature debba riguardare esclusivamente la carica di parlamentare oppure anche quelle di presidenti di Regione, provincie, amministrazioni comunali… non c’è malizia, in questo mio dubbio, ma sommare una dopo l’altra alte cariche pubbliche che prevedono contatti e intese con i poteri della politica, della finanza e così via temo che esaurisca energie e crei legami che col passare degli anni possono rivelarsi scomodi. Idem, ovviamente, per gli incarichi nella società civile.
Insomma il mio invito potrebbe essere questo: «rottamiamoci », più che «rottamatevi ». Per un mondo davvero migliore di quello dal quale vengo io, ma forse anche tu.

22 commenti

  • Pur condividendo il senso e il tono dell’articolo, mi trovo a dover fare un appunto sulla questione delle primarie e dei loro meccanismi.

    Il ragionamento della signora Bonsanti è lineare: l’iscrizione alle liste non comporta un impegno gravoso per chi volesse partecipare alla votazione, permetterebbe una scrematura non solo degli elementi “esterni” (dei quali poco mi preoccupo) ma anche delle persone poco interessate al tema e che potrebbero venire “cammellate” (tradotto: accompagnate al seggio da amici e conoscenti) il giorno del voto per esprimere una posizione sulla quale poco si sono informati.

    Mi permetto di aggiungere un minuscolo consiglio: la compilazione di liste “elettorali” per le primarie in anticipo sui tempi permetterebbe l’invio di materiale elettorale via mail a chi si fosse iscritto, rendendo la competizione più equilibrata e riducendo fortemente i costi. Si potrebbe inoltre richiedere all’atto dell’iscrizione alle liste il famoso contributo, che avrebbe un’ulteriore funzione di scrematura dei poco interessati.

    Ma c’è un grosso ostacolo, sul percorso di una primaria libera e corretta: le strutture territoriali degli ex-DS. I circoli esistono e hanno mostrato di saper mobilitare con efficacia una consistente fetta di elettori anziani, ligi e disciplinati, orientandoli di volta in volta a dare voto e preferenza al candidato indicato dalla dirigenza locale e/o nazionale. Una struttura del genere è di certo un punto di forza per un partito il giorno delle elezioni secondarie, ma nell’ottica di una primaria dà una leva considerevole ai dirigenti locali, in contrasto con l’obiettivo principe di un’elezione primaria, ossia “selezionare il candidato più gradito ai potenziali elettori della coalizione / del partito”.

    Personalmente, pur riconoscendo l’esistenza di questo ostacolo, sarei favorevole alla sistematizzazione e strutturazione delle primarie così come le delinea anche la signora Bonsanti. Ma ci tenevo a sottolineare come oggi, in Italia, il sistema “americano” si ritroverebbe con un po’ di sabbia ex-DS negli ingranaggi.

  • sono d’accordo sullo spirito e sul contenuto della vostra lettera- domande…. : siete sempre all’altezza della situazione. Complimenti.

  • Renzi sta nel PD e fa parte di un’ala del partito (variamente composita) di ispirazione liberal-democratica, almeno da quel che si deduce dalle posizioni da lui espresse.
    Illo tempore al momento del referendum del 1987, il partito repubblicano italiano espresse una posizione fortemente pro-nucleare. Quindi il partito repubblicano non fu un partito di centro-sinistra perchè non espresse una linea anti-nucleare al momento maggioritaria nel centro-sinistra ? La risposta è ovviamente no, come sarebbe no la risposta alla domanda se Renzi sia di destra. E questo lo dice uno assolutamente non vicino alle posizioni di Renzi ma a cui certi odiosi riti di scomunica vigenti nella sinistra italiana non piacciono proprio.

  • Particolarmente opportuno il ricordo di quanto poco fortunata sia stata la scelta “minimalista” nei confronti di Berlusconi nel 2008. Certo, Veltroni non avrà perso solo per quello, ma ormai quale pericolo il berlusconismo rappresenti per la democrazia (o meglio, quali danni abbia fatto) in vent’anni dovremmo averlo capito tutti e una parola chiara su questo, da chi si candida alla guida del paese col centrosinistra, non è mai superflua ed è sempre attesa dagli elettori. E invece nel Pd non mancano mai, da parte di esponenti di spicco, dichiarazioni sconcertanti.

  • Cara Sandra concordo pienamente con te. Ma che vuoi che ti risponda Renzi, tu lo costringi a pensare e chissà se è in grado. A quelli come lui basta apparire e dire qualche fregnaccia, tu invece fai domande serie che vogliono scavare. Non ti risponderà.

  • La cosa che lascia davvero spiazzati è la solita tiritera di luoghi comuni. Da che parte stai? la visita ad Arcore? ma sei veramente antiberlusconiano? ma i voti li prendi a anche a destra? e via di scorrendo. Fa parte dell’elenco che sentiamo da tempo. le stesse cose che si dicevano durante le primarie di Firenze. Oggi è un sindaco amato dai fiorentini ( infinitamente di più dei suoi predecessori).
    In sostanza si evidenzia la voglia di non ascoltare, di ritenersi depositari della Verità.
    Forse la stimatissima Bonsanti poteva andare a Livorno – ieri – alla Festa del PD ed ascoltare con le sue orecchie cosa ha detto Renzi. Bastava quello…. invece si continua con questa campagna… . Gli articoli sull’Espresso privi di qualunque verità, il tentativo di esaltazione di Rossi come anti-Renzi toscano (poi naufragato penosamente); solo il 17 luglio un nuovo pezzo: Gori l’ideologo!
    Onestamente credo che gli italiani siano stufi.

    Sulle primarie. Tutte le volte si son fatte aperte. Ora salta fuori l’elenco degli elettori. Guarda caso la stessa cosa successe alle primarie di Firenze. Si inneggia a Hollande e poi si prende solo quello che fa comodo.
    Forse non ce ne rendiamo conto, ma times ther’are a changing…

    Con immutata stima.

    PS1: E’ la legge a prevedere che per i presidente di Regione, Sindaci e altre cariche monocratiche vi sia il limite di due mandati. Certo che c’è malizia, Renzi lo ha ripetutto alla noia.
    PS2: anche io vorrei sapere con chi allearsi. In sicilia c’è chi aveva deciso di stare con l’attuale governatore… già dimenticato?

  • Condivido in pieno il testo della Bonsanti di cui mi ritengo affezionato lettore su Repubblica. Sarebbe bene che ogni candidato dicesse chiaramente da che parte e con chi sta e quello che vuol fare, senza tanti tentennamenti o doscorsi equivochi. Le elezioni di Parma hanno dimostrato che la incertezza delle posizioni, lo stare a meza strada senza chiarire mai, il voler in qualche modo ” accontentare ” tutti , alla fine scontentano tutti o almeno i ! tuoi “. Quanto alle primarie, io non sono un entusiasta di questo metodo di scelta che mi pare giusto per le società dove la politica non è invasiva e onnipresnte copme in Italia ( vedi Stati Uniti dove le primarie hanno un senso. In ogni caso condivido la tesi della BONFANTI x che alle primarie votino coloro che sono già stati iscritti a precedenti primarie.i

  • Sono fiorentino e MATTEO RENZI non è il mio sindaco! Fa soltanto proposte populiste e demagogiche. Non importa asfaltare una minoranza l’importante è che la sua decisione sia quella con maggior sostegno, quella che lo renda più bello agli occhi degli elettori e con il massimo rendiconto personale.
    La mia sola speranza è che la sua strategia risulti vincente almeno andrà far danni a livello nazionale e me lo leverò di torno dalla mia città:Firenze.
    La sua fortuna iniziale in città era dovuta al fatto che i sindaci precedenti avevano abbandonato la città a se stessa.

  • DA CHE PARTE STA RENZI L’HO CAPITO COME L’HANNO CAPITO MILIONI DI PERSONE – FORSE SAREBBE BENE TU DICESSI DA CHE PARTE STAI TU VISTO CHE RENZI E’ COME ME UN ISCRITTO AL PD CHE SI STA ADOPERANDO A PORTARE ARIA NUOVA NELLA POLITICA QUELLA POLITICA CHE TU HAI SEMPRE DIFESO E CI HA PORTATO SULL’ORLO DEL FALLIMENTO

  • Condivido pienamente il “rottamiamoci”. Renzi, infatti, parla di rottamazione per gli altri, quando anche lui ha solo ed esclusivamente una vita professionale- se la vogliamo chiamare così- che si è articolata solo e sempre in politica. Mai un giorno di lavoro in qualche campo professionale o lavorativo! E’ quello che si definisce un funzionario di partito e da troppo tempo da elettori siamo costretti a “votare” nei diversi livelli queste figure che non hanno né arte, né parte. Propongo di sostenre la proposta di Rosy Bindi di chiedere, fin dalle prossime elezioni amministrative e politiche, alle cittadine e ai cittadini che lavorano e che hanno competenze in uno specifico campo, di candidarsi per avere “veri” rappresentanti competenti della complessità della società e del mondo del lavoro.

  • La lettera di Sandra Bonsanti è un capolavoro politico / giornalistico. I dubbi e le perplessità sollevate a Renzi sono perfettamente calzanti con i pensieri di chi ha a cuore la DEMOCRAZIA. Renzi dovrà rispondere e dovrà indicare finalmente che cosa lui vuole rappresentare poichè ad oggi non rappresenta altro che poteri dominanti e non certo poteri di costruzione di una società migliore. La plurifallimentare idea veltroniana del non nominare nemici ecc.. poi penso che sia l’apoteosi del qualunquismo…..Il ” rottamiamoci ” è quello che da due anni gli chiedo ancxhe io!! Non HA MAI lavorato, sempre e solo ruoli politici costruiti come nelle primarie di Firenze, con l’aiuto di TUTTI e non di un elettorato di riferimento. Ecco perchè è contrario alle primarie all’amenricana cosa che invece io vorrei per l’Italia!!! Questi personaggi politici NON sono il rinnovamento, ma bensì la peggiore continuità possibile..magari costruita sottobanco con tutti….una sera a cena ad arcore ….

  • Parafrasando quello che Fortebraccio scrisse a suo tempo di un ministro socialdemocratico, oggi si potrebbe dire: “si aprì la portiera dell’auto e non scese nessuno: era Matteo Renzi”.
    Il fatto di stare qui a parlare di un nessuno indica quanto sia caduta in basso la politica italiana.

  • Mi viene il dubbio che la Bonsanti sia la portavoce dei Veltroni, Dalema, Marini ecc…!

  • Purtoppo, da fiorentino, posso spiegare a chi critica la lettera della Bonsanti o chi la reputa “una tiritera di luoghi comuni”, quanto in realtà sia estremamente importante cercare di chiarire alcuni punti fondamentali. Il sindaco, infatti, nella sua incessante attività di presenziare ogni evento di qualche rilevanza mediatica, sfugge dal dichiarare la sua idea politica. Ossia, oltre all’irrinunciabile “cambio generazionale”, rottamazaione, gioventù e novità, sono i contenuti politici che mancano totalmente, le idee appunto che per quanto molti ritengano sorpassate dall’era digitale, devono essere le direttive ideologiche e politiche del politico che pretende interpretare la sinistra: di lavoro, di precariato, di unioni civili, di giustizia, di sviluppo sociale, di immigrazione, di cercare di mirare a quell’obiettivo di uguaglianza sociale che costruisca una società migliore.

    Renzi non prende parte al dibattito politico, si dice uomo del fare, non si schiera se non per criticare il partito che ha utilizzato per essere dove è.
    Ma il motivo di tanta reticenza nel criticare chi ha rappresentato la negazione della politica e della nostra democrazia è chiaro. Perchè criticare Berlusconi si traduce nell’attaccare gli elettori che lo hanno votato, coloro che voteranno per Renzi nelle primarie aperte.

  • Il Sig. Nessuno sulla Repubblica di Firenze accusa la “nostra” generazione:
    “E se la vostra generazione ha raggiunto il paradosso di proclamare l’antiberlusconismo, regalandoci a sua insaputa vent’anni di berlusconismo, beh, sappiate che toccherà a noi rimediare.”

    Certo che, detto da uno che nel 94 stava alla Ruota della Fortuna, fa riflettere.

  • Renzi, sindaco del fare? Pedonalizzatore? Sindaco che ha a cuore le strade e le piazze di Firenze? Invito tutti quelli che intendono votarlo a farsi una passeggiata a Firenze, propongo di partire dall’immancabile ponte vecchio, così è più semplice per tutti, poi di farsi due passi sul ponte s. trinità, arrivare in lungarno guicciardini e da lì al ponte alla carraia. Fermatevi qualche minuto sul ponte alla Carraia, poi, se i polmoni ve lo consentono, entrate in via dei serragli, respirate quello che c’è e trasferitevi in piazza del Carmine facendo attenzione alle buche, guardatevi intorno e ditemi cosa vedete, soprattutto ditemi come state! Respirate ancora o tossite? Questa è la città del pedonalizzatore! Se provate lo stesso percorso in bici, mettete il casco!
    Per i fiorentini prima va via, meglio è!

  • Brava Sandra,
    come al solito hai colto nel segno tutti i punti ambigui del nostro sindaco.
    Grazie per averlo detto a nome di tutti no. iAnna Maria Lichinchi

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