Libera, il Comitato per la libertà e il diritto d’informazione, Libertà e Giustizia, Se Non Ora Quando, si sono riuniti oggi a Roma per rispondere all’invito loro rivolto dal segretario nazionale del PD Pier Luigi Bersani.
La discussione è stata ispirata dalla comune volontà di sostenere il servizio pubblico radiotelevisivo come bene comune da difendere e rilanciare.
Le realtà presenti, espressione di mondi e sensibilità anche molto diverse, hanno ribadito la propria autonomia da qualsivoglia schieramento o forza politica.
Nonostante i tempi serrati e il metodo inusuale, le diverse realtà hanno colto il carattere innovativo della proposta. Si tratta di una iniziativa di emergenza che deve preludere ad un cambiamento radicale dell’intero sistema dell’informazione italiana. A questo proposito si è registrata una forte condivisione sulla necessità di difendere la libertà d’informazione contro ogni bavaglio, di superare rapidamente la legge Gasparri, di approvare una legge sul conflitto d’interessi e di dare avvio ad una nuova gestione della Rai in vista della sua riforma. Per questo chiediamo l’immediata apertura di un confronto pubblico con tutte le forze disponibili.
Il lungo elenco di personalità raccolte dalle “associazioni” in vista di questo incontro testimonia la straordinaria ricchezza di energie di cui dispone la società italiana: un patrimonio che la politica e le istituzioni devono finalmente valorizzare per dare un futuro migliore alla Rai e al nostro paese.
Libera, il Comitato per la libertà e il diritto d’informazione, Libertà e Giustizia hanno deciso di dare un segno inequivocabile di forte discontinuità col passato indicando una donna e un uomo impegnati da lungo tempo in percorsi di partecipazione democratica, di difesa e attuazione della Costituzione, di legalità e giustizia. Con questo spirito, nel rispetto delle prerogative della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, le “associazioni” hanno convenuto di proporre Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi.
Il movimento “Se non ora quando” ha illustrato la propria posizione che prevede la richiesta alla Commissione di Vigilanza di innovare la sua composizione in senso paritario e per questo invierà al Presidente Zavoli una rosa di candidate di alto profilo professionale e sensibili ai temi della cittadinanza delle donne e della democrazia paritaria.
Comitato per la libertà e il diritto d’informazione
Libera
Libertà e Giustizia
Se Non Ora Quando
Roma, 18 giugno 2012
ottime scelte
Ottima indicazione !.
Altrettanto ottima la riproposizione di una legge sul CONFLITTO DI INTERESSE assente in Italia,ma presente nella testa malata di qualche crocodillus in giro nel Beltribolato Paese.
Due nomi che rappresentano la parte migliore del nostro Paese e della sua storia: speriamo che la loro candidatura possa arrivare fino in fondo.
Ottime scelte
Il problema è se sanno come si amministra un’Azienda, o se capiscono qualcosa di come si fa Televisione.
In effetti sarebbe stato interessante capire perché sono state scelte quelle due persone.
Il giudice Gherardo Colombo e la dottoressa Benedetta Tobagi sono sicuramente persone impegnate, molto preparate nel loro lavoro ed attive nel far comprendere le alternative a questo attuale stato di cose, e che dedicano a ciò la loro vita, ma dovrebbero essere la prime a declinare la vostra proposta.
Le aziende come la Rai che da tempo immemorabile hanno difficoltà quasi insormontabili di assenza di management profondamente preparato e indipendente per un ruolo professionale così complesso non possono e non devono essere ancora, ed in particolare in questa fase, messe a rischio.
Scusatemi ma solo autorevolezze come quella del Professor Zagrebelski potrebbero tentare con adeguati collaboratori di mettere a tacere ed in disparte gli intollerabili appetiti politici ed economici che con arrogante evidenza la miserabile compagine del precedente governo ha scatenato sulla Rai, nel silente compiacere di una finta e per cosi dire troppo “gentile”opposizione.
I corridoi di viale Mazzini ne hanno viste di tutti i colori, la vicinanza con il corrotto (per definizione) sobborgo politico che avvolge l’informazione, quella televisiva e pubblicitaria in particolare, ha consentito cose che solo chi ha vissuto in quei corridoi sa ricordare.
Ci vogliono le prime file per rimettere a posto le cose. Dopo il 92 di seconde,terze,quarte……centoventisettesime file ne abbiamo a sufficienza, anche i professori, che teoricamente appartenevano alla prima fila , con loro parziale responsabilità stanno capendo con che razza di pirati stanno lavorando, anzi stanno cercando di lavorare. Per mettere finalmente la sordina alle trombe “burlesque” delle ancora presenti e dannosissime orde berlusconiane ci vuole….è indispensabile, una forza veramente possente e professionalmente indifferente al ricatto costante di costoro.
Se l’attuale Governo non riesce ad esprimere che provvedimenti rivolti unicamente verso il basso, se nessuno dei poteri che contano a cominciare dalla Chiesa ha subito ineluttabili e sensibili tassazioni, se i nani e le ballerine imperversano nelle paludi del sottogoverno sparando polillesche baggianate, se alcuni deboli parti del governo in carica, aggirate dai dati forniti da chi in precedenza era stato ad hoc nominato, hanno creato voragini come quella mostruosa degli esodati, come è possibile pensare che i nostri due amati candidati possano fare a rimettere in sesto la Rai.
Vi prego proponiamo chi effettivamente può voltare pagina, se no la pagina sarà voltata in un altro modo e la Rai in questo volgere di pagine sarà solamente una inutile pallottola di carta straccia.
Nel sogno i feudatari irresponsabili nascosti nei banchi di Montecitorio, sui panfili lussuosi, tra le valli odorose delle montagne svizzere, dietro gli scranni dorati delle multinazionali del cibo, dell’acqua e del petrolio stanno guardando sotto la camicia ed i primi bubboni violacei stanno comparendo, gli starnuti si susseguono ed i primi si stanno già sdraiando inermi sui pagliericci consunti appoggiati sui pavimenti degli ospitali…….ma dopo finalmente la vita continua ed il sole ritorna a sple