L’appello di 12 giuristi. “Il Parlamento blocchi la riforma costituzionale”

 

Libertà e Giustizia fa proprio l’appello dei 12 giuristi, che denunciano all’opinione pubblica la gravità di questa iniziativa per i pregiudizi che può arrecare alle istituzioni della Repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perché rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s´intende portare in aula già martedì prossimo. Ma la Costituzione non può essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E´ inaccettabile che la richiesta di partecipazione, così forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l´intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.
Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un´esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l´occasione per alterare pericolosamente l´assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari può essere affidata ad una legge costituzionale a sé stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento è conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua libertà, fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sul quale fosse stata posta e negata la fiducia. L´intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest´ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sarà presentato in aula all´ultimo momento.
I firmatari di questo documento denunciano all´opinione pubblica la gravità di questa iniziativa per i pregiudizi che può arrecare alle istituzioni della Repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perché rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.
Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky
Appello non attivo

175 commenti

  • dobbiamo vigilare e se necessario batterci per la democrazia contro coloro che ne abusano in maniera incostituzionale

  • NO Caterina Scaglione NO!

    Si può fare di meglio e di molto più efficace e concreto!

    La Carta Costituzionale e la Qualità della Democrazia non si difendono coi bei discorsi retorici, coi bei propositi o con l’attesa che “altri” provvedano, ma ESERCITANDO CONCRETAMENTE LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA nata dalla Resistenza, togliendola dalla bacheca dove rispettosi la conserviamo, brandendola efficacemente contro inetti, incapaci, indegni.

    Continuiamo colpevolmente ad ignorare che la Costituzione assegna alla Cittadinanza la Sovranità nonchè gli strumenti per esercitarla ed imporre ai propri delegati l’agenda dei lavori parlamentari e delle leggi da approvare a misura di Cittadinanza e non di casta.

    E’ ora di brandire la Carta come la spada di Camillo che liberò, col ferro e non con l’oro, Roma dai barbari di Brenno.

  • Il parlamento di oggi non ha la levatura morale, culturale e nemmeno politica per avventurarsi in una riforma della carta costituzionale. Non è rappresentativo delle sensibilità politche presenti nel paese. Le modifiche fatte in questi venti anni l’hanno solo peggiorata. Perciò giù le mani dalla Costituzione.

  • Quando il Movimento a 5 stelle arriverà in Parlamento i vostri sozzi giochini finiranno. Cominciate a cercarvi un lavoro, crimali incapaci!

  • Il PdL vuole far fallire la riforma elettorale e ce la mette tutta con le buttade (o puttanate) del suo padrone Silvio!

  • Un parlamento che non riesce a sfornare una legge anticorruzione ed una legge elettorale decente, non è un parlamento che lavora nell’interesse del paese!

  • in un momento di inaudita gravita’ il parlamento dovrebbe occuparsi di dare soluzione ai problemi di milioni di italiani;mi auguro che questo appello trovi orecchie sensibili,

  • Questo parlamento è composto da parlamentari non eletti dal popolo, ma nominati dai partiti, quindi , già non dovrebbero essere dove sono, tanto più NON POTREBBERO (ma perché in Italia il condizionale è sempre d’obbligo?!) modificare la Costituzione del Popolo Italiano! Ma ho paura che lo faranno comunque….

  • in preparazione tesi di “2a laurea magistrale in giurisprudenza”, dopo la prima in economia europea di scienze politiche:
    profili d’illegalità del diritto vivente che contrastano con i valori del diritto costituzionale e comunitario.
    E’ tutto qui. Tornare indietro al 1948 e rifare tutto daccapo.
    Vorrei candidarmi alle prossime politiche generali ex art. 71 cost. per proporre le leggi, non per i €20.000,00 mensili – la politica è missione.
    Io sono disponibile e preparato giuridicamente. Ne ho la capacità.
    Dr. Iezzi Ennio – 4.6.2012 – tel. 3356685154 – Grazie

  • Pingback: “Il Parlamento blocchi la riforma costituzionale” « DonneViola

  • Brandendo la spada di brenno ecc ecc
    Rivoluzione rivoluzione
    Contro i barbari dobbiamo agire con determinazione ( altro che le firme ! )
    NON state esagerando ?
    Sarà pure un parlamento di nominati ( destra come sinistra , sia chiaro ), si rammenti come ha scritto qualcuno la gloriosa vittoria dei nominati – governo Prodi del 2006 – senza immediata , immediata proposta di cambiamento .
    Pensate che Bindi,D’Alema Veltroni ecc ecc ( e dall’altra parte quanti sono , ma almeno poco ipocritamente non vogliono cambiare nulla !)desiderino andare al voto quello vero con le preferenze ?
    Le suonate di Milano Napoli Palermo indicano qualcosa .
    Cambiare la Costituzione non fa peccato , anzi è doveroso : moderatamente con l’impegno di quasi tutti responsabilmente.
    La democrazia , sia pure imperfetta , ci ha guidato in questi anni anche durante B che infatti ha perso due volte : ma se Prodi due è saltato è colpa di B o dei vari Pecoraro e compagnia ?
    La sinistra si svegli ma senza le barricate , ma con intelligenza e prospettive altrimenti farà la fine dei cinque anni di Prodi+ 2 e poi del Prodi secondo.
    Non è una bella prospettiva di novità.

  • Pingback: Un valore non negoziabile: l’antifascismo nell’Italia repubblicana | Aladin Pensiero

  • Sono convinto che la Costituzione debba ritornare ad essere quella in vigore al 1.1.1948. Ciò che è successo dopo non è stato mosso da amore per il bene comune. Occorre inventarci un sistema elettorale che semplicemente consenta di scegliere i migliori, a prescindere dalle disponibilità economiche e finanziarie di ciascuno. Le istituzioni dello Stato scricchiolano da tempo, a causa di uomini che rappresentano non gli interessi della comunità ma quelli delle cosche, di bande, clan e spregiudicate cordate. Se così è, occorre che le Istituzioni vengano impermeabilizzate. Come? Cominciamo, per esempio a disciplinare la vita interna dei partiti. Avendo essi un ruolo pubblico, le regole interne per selezionare al meglio le proprie classi dirigenti e per mettere a punto iniziative politiche utili alla collettività dovrebbero essere ispirate al reale confronto per la ricerca e la convergenza delle proposte per la soluzione dei problemi della comunità. Oggi così non è. Anche in passato, credo, i congressi di partito si riducevano perlopiù a delle sceneggiate tra capi corrente, dove il confronto per la ricerca delle soluzioni dei problemi del cittadino era quasi sempre subordinato al soddisfacimento di interessi particolari. Dovremmo partire da qui, adottando regole che possano disciplinare il ruolo dei partiti secondo le intenzioni attribuite loro dalla Costituzione.

  • Stiamo attenti perchè una forma di repubblica presidenziale se non ci sono gli adeguati organismi di controllo è a rischio dittatura. Non si può modificare la costituzione senza un ampio dibattito parlamentare!

  • FIRMATE TUTTI! Stanno manomettendo la Costituzione senza nemmeno la consultazione dei referendum popolari. È gravissimo!

  • Questa mossa va assolutamente fermata, l’obiettivo che ha questo governo E’ la DITTATURA. Ma era già nelle intenzioni di Berlusconi, che fa parte della stessa lobbie.

  • D’accordo con voi. Se la struttura costituzionale resta immutata, l’Italia fallirà più rapidamente e finalmente, qui al Nord, potremo levarcela dai coglioni!
    P.S.: mi stupisco di voi, cari imam della sharia costituzionale: reclamate una consultazione pubblica ex ante, quando è per nulla prevista dalla procedura di revisione ex art. 138.

  • La vignetta di ELLEKAPPA di oggi ci ricorda, se mai ce ne fosse bisogno, come si spiega anche ai bambini “LO STRANO FENOMENO DELL’ ANTIPOLITICA : De Gregorio salvo, Formigoni salvo, Agcom spartita. ”

    Se questa é la moralità prevalente in Parlamento, meglio lasciar stare ogni riforma costituzionale.

  • In un Paese ove un Berlusconi qualunque può disquisire di Carta fondante senza nulla intendere di democrazia, cittadinanza e patto sociale tutto può succedere. Speriamo almeno che il cosiddetto centrosinistra non partecipi ancora una volta allo scempio, col solito dalemiano relaismo.
    Speriamo bene
    Antonio

  • Taluni aggiornamenti costituzionali appaiono possibili, ma simili stravolgimenti di una delle migliori Carte Costituzionali esistenti, NO: Resistere, Resistere, Resistere !!!

  • un governo “tecnico” ed un parlamento di NOMINATI E DI INQUISITI non devono avere l’arroganza e la presunzione di cambiare il patto sociale.

  • PURTROPPO, CON QUESTA RIFORMA COSTITUZIONALE SI REALIZZEREBBE IL PROGETTO DELLA P2 DI LICEO GELLI! E’ SOLO UNA VERGOGNA! SPERIAMO CHE NON PASSI.

  • In altri tempi saremmo scesi in piazza in massa contro la manomissione della nostra Carta Costituzionale. Oggi siamo preda della più completa apatia e sfiducia, motivata non soltanto dalla cattiva politica, ma anche da pressanti bisogni economici. Eppure un impeto di coscienza civile dovrebbe prenderci verso una riforma costituzionale illegittima per tanti versi e che mette una grave ipoteca sul futuro della nostra democrazia. Operazione opaca e di potere voluta dal una classe politica squalificata, che senza alcun merito ci rappresenta. A questo punto, se non avverrà l’auspicata mobilitazione, c’è da prendere atto che si è realizzato nei fatti il piano “Rinascita Democratica” di Licio Gelli e della sua “P2”. Grave la responsabilità del Partito Democratico, raggruppamento che suole definirsi progressista, ma nei fatti, in tutto e per tutto, in nome di una spuria alleanza, segue le volute di una destra avventurista. Tanto da non distinguersi in alcunché da essa e questo già è l’abbattimento dell’idea di democrazia nel nostro Paese .

  • Pingback: flcfirenze.it » Appello contro la modifica “silenziosa” della Costituzione

  • Inaudito il comportamento di questi gerontocrati che dimostrano efficienza quando si tratta di distruggere quei residui ostacoli ailla
    loro avversione a qualsiasi forna di controllo, mentre frappongono
    continui blocchi incrociati su que provvedimenti decisivi per la sopravivenza dello stato democratico.

  • L’Italia soffre di una malattia:la corruzione. In tutti i settori della società ed a tutti i livelli. Come un cancro sostituisce progressivamente cellule malate a cellule sane. Ma le cellule sono individui in carne ed ossa che occupano le istituzioni senza avere competenze o meriti di alcun genere. L’effetto più evidente è quello di generare un sistema inefficiente e inefficace oltre che dispendioso. Non credo vi sia rimedio.

  • Firmiamo tutti e fate firmare, affinché la nostra Carta Costituzionale non sia stravolta, all’uso e consumo di un solo uomo, che mi é difficile nominarlo, per il male che ha fatto, che sta facendo e che continuerà a fare, grazie ai sodali RICATTATI o RICATTATORI che siedono in Parlament.

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