Parte l’Iniziativa per l’adozione del Freeedom of Information Act in italia. LeG sostiene

04 Giu 2012

Libertà e Giustizia sostiene, attraverso anche il circolo di Roma, l’Iniziativa per l’adozione in Italia del Freedom of Information Act (FOIA). Per garantire il diritto di accesso alle informazioni della pubblica amministrazione da parte di chiunque, indipendentemente dai vincoli di un interesse legittimo giuridicamente tutelato imposti dalla legge attuale. Firma l’appello sul sito di FOIA.it

Libertà e Giustizia sostiene, attraverso anche il circolo di Roma, l’Iniziativa per l’adozione in Italia del Freedom of Information Act (FOIA).
L’iniziativa, lanciata e sostenuta da un gruppo di 74 tra associazioni, giornalisti della carta stampata e del web, giuristi e tecnici della pubblica amministrazione, politici, docenti, associazioni e singoli cittadini, intende introdurre anche in Italia la norma (il FOIA, in inglese), che esiste già da anni in diversi Paesi in Europa e negli Stati Uniti, che garantisce il  diritto di accesso alle informazioni della pubblica amministrazione da parte di chiunque, indipendentemente dai vincoli di un interesse legittimo giuridicamente tutelato imposti dalla legge attuale.

Significa che, a differenza di quanto previsto dalla nostra ormai superata norma di riferimento, la L. 241 del 1990, se L’Italia adottasse il FOIA, non avremmo più bisogno di giustificarci per chiedere di conoscere informazioni, atti e documenti che sono pubblici. (Cosa che – ricordiamo- è già possibile per le informazioni ambientali grazie alla “Convenzione di Aarhus” che abbiamo recepito, ma che ancora disapplicata e sconosciuta ai cittadini).
Una norma dunque dalla portata potenzialmente rivoluzionaria e su cui l’iniziativa sta lavorando e lavorerà d’ora in avanti per consentirne la massima diffusione tra l’opinione pubblica e i cittadini.
Primo passo è stata la conferenza stampa che si è tenuta ieri alla Camera dei Deputati.

E’ stato sottolineato innanzitutto il bisogno di trasparenza da parte dei cittadini ed il riconoscimento del diritto a conoscere della collettività dei cittadini, la necessità di un’evoluzione culturale non solo nel rapporto con la P.A., ma nel modo di guardare e riconoscere la tutela di interessi e beni come collettivi, prima che individuali, quali l’informazione, o l’ambiente. E i vantaggi, per tutti, di superare l’opacità delle pubbliche amministrazioni. Oltre al ruolo dei media e associazioni nel moltiplicare le potenzialità di questa opportunità.
Ma poiché questa iniziativa – come ribadiscono coloro che l’hanno lanciata, tra cui LSDI e FNSI – è stata concepita per i cittadini, c’è bisogno del sostegno di tutti per diffonderla e farla conoscere. L’obiettivo è fare pressione sul Governo per adottare questa norma sul modello di altri paesi europei e, soprattutto, capire quanto è importante per la nostra democrazia e per il riconoscimento del nostro diritto a sapere le cose che ci riguardano, innanzitutto perchè decise da chi agisce in nome e per conto della collettività
Perchè l’informazione è un bene comune. Perchè sapere è un diritto della collettività dei cittadini, oltre che dei singoli.
Per cominciare, sul sito, www.foia.it, l’Appello dei promotori a tutti i cittadini e le cittadine e 10 buoni motivi per un FOIA in Italia.

* Fa parte del circolo romano di LeG

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