C’era uno soltanto che se la rideva, ieri, quando i risultati di queste elezioni sono stati chiari a tutti: era Silvio Berlusconi, a Mosca, accanto a Schroeder e Putin. Ma mentre questi due erano seri e compassati, il nostro ex premier sfoggiava il solito sorriso fuori luogo e fuori tempo.
Tra le molte importanti indicazioni che stanno arrivando dal voto di ieri, una è incontestabile: la fine del Pdl. Di quel partito berlusconiano che ci ha governato troppo male e troppo a lungo.
Con esiti davvero drammatici sulla cultura civile e politica del nostro Paese, portandoci a un passo dalla catastrofe democratica.
A un passo dal precipizio.
C’è poco da ridere.
Gli altri mi pare lo hanno capito tutti. E le dichiarazioni sono caute e preoccupate.
Sarà difficile in questa situazione cambiare la legge elettorale (chissà se interessa ancora), sarà difficile sostenere il governo Monti (ma se ne può fare a meno? Credo proprio di no), sarà difficile rinnovare i partiti tanto da accendere di nuovo gli animi delusi e persi dei militanti in fuga e dei cittadini che non vanno a votare.
Sarà difficile, ma questa è la sfida che attende Bersani e la sinistra, Casini e il suo Centro polverizzato. Non ci sono scorciatoie. La via maestra è una sola.
L’antipolitica si è trasformata in politica: non piace? La si deve combattere con gli strumenti della dialettica, dei progetti, delle idee, delle persone. Con la democrazia.
Ripartiamo dallo sgretolamento del partito di Berlusconi: non è poco. Se ce lo avessero detto un anno fa avremmo fatto festa. Oggi non è tempo di festa per nessuno che sia consapevole dei rischi che stiamo correndo. E dei fantasmi che tornano a sparare per intimidirci come fecero mille anni fa.
La delusione nei confronti delle dichiarazioni e dei fatti del PD farà sì che alle politiche anche il mio voto andrà al movimento 5 stelle.
Grillo non mi piace,ma quali alternativ e avrò se non si presenterà un nuovo partito o movimento che possa annoverare tra la sua classe dirigente personaggi onesti, intelligenti, con un visione nitida del futuro magari non convenzionale?
Ecco, l’ho detto: mi piacerebbe che persone del valore del prof. Zagrebelsky facessero parte di un nuovo movimento, sono sicura che il futuro del nostro Paese non potrebbe che beneficiarne.
Un vero terremoto elettorale che ha colpito i santuari del potere della nostra italietta. Lo stesso terremoto rischia di devastare l’Europa, con effetti che potrebbe essere epocali. Finalmente la gente si riappropria del proprio destino, cacciando i mercanti dal tempio “della democrazia”. Il 2013 è più vicino e con esso la fine di un epoca di decadenza delle istituzioni e la nascita di una nuova coscienza civile e democratica. Grazie Beppe per averci indicato la strada.
Non credo che Berlusconi rida, dopo che è stato scaricato anche dalla mafia.
L’unico che ride è Beppe Grillo. L’unico che sembra aver dato un’alternativa alla ormai moribonda partitocrazia di ABC, che in coro hanno perso consenso.
Antipolitica è un termine in questo post senza senso. Al movimento 5 stelle manca semmai di una precisa ideologia, credo. Ma lungi dal poterla definire “antipolitica”. Ha un programma ben definito, al contrario dei partiti che siedono al parlamento che si limitano ad approvare ciò che il governo propone loro, senza alcuna visione per il futuro, senza politica! Proponendo solo “buon governo” come dicono loro, o tangenti, scandalo e malaffare come penso io.
Io non muoverò un dito per salvare Casini e/o Bersani dalla fine che la storia dà loro. Credo che la ruota abbia cominciato a girare, oleata dal sangue dei suicidi che bagnano l’Italia. I partiti della seconda repubblica non danno né speranza né futuro.
Mi rendo conto ora che scrivo di sembrare un grillino anche se non lo sono.
Sono invece preoccupato dalla mancanza di nuovi progetti politici… e mi chiedo se finalmente sia finito il tempo dei “leader democratici”: un ossimoro, che ha congelato la politica in italia per 20 anni, a favore dei mille potentati italiani.
Credo che questo sia il tempo di progetti nuovi, di nuovi manifesti: può far paura, ma mille anni fa il mondo non finì, e 500 anni dopo se ne scoprì uno nuovo! Credo che questo sia il momento di muoversi, dopo 20 anni di immobilismo!
Le strade che si aprono sono tante, e può far paura, come può far paura l’ignoto, ma per vincere quest’atavica paura è necessaria solo una cosa: fede politica.
….forse Berlusconi rideva perchè tutto sommato gli restano ancora proprio la libertà….e la giustizia per lui di la da venire….o forse perchè i partiti politici non paiono ancora rendersi conto(o non gli interessa più di tanto) del grande cambiamento che stà avvenendo…..quando e man mano che ogni persona acquisterà la conoscenza e la consapevolezza di essere un soggetto portatore di diritti in uno stato di diritto(che comunque ancora rimane tale)….magari iniziando a incanalarsi verso nuove vie di comunicazione e di conoscenza….anche in rete… e dismettendo quella patina di ignoranza e disconoscenza che ancora permane ….contestualmente chi ancora continua a ridere..smetterà di farlo molto presto….
Grillo e noi del movimento ce la ridiamo di gusto…..
…..ma quella di berlusca è solo una paresi!
spero che gli Italiani prendano sempre piu’ coscenza di cio’ che i politici e la dittatura mediatica gli hanno fatto nel corso degli ultimi 50 anni . ci hanno tolto la voglia di ridere e di pensare al futuro e tutto per gli interessi di poche persone : bancari , politici , falsi imprenditori , giudici corrotti , finanzieri corrotti , giornalisti corrotti , mafiosi insidiati come radici in ogni parte dello stato , e la chiesa che ancora ha il coraggio di chiedere l 8×1000 e di prendere parte politica come sta facendo il presidente Napolitano . beh i tempi e le coscenze del popolo si sono evolute , adesso arriva la resa dei conti perche’ il popolo italiano ha finalmente capito che per far tornare bella l italia bisogna privarla di questi parassiti arroganti e senza pieta’ ! riprendiamoci la democrazia , forza italiani !
Ha ragione Ciriccio: Berlusque ride per una paresi. In più, è uno stronzo e perciò pure, ride. Ancora ed in fine, ma non ultimo, è il solito furbacchione italiota che fuori ride, ma dentro quanto gli rode, stronzo!!
Cirillo, ho un’idea: perchè tutti insieme, noi del M5S non facciamo vedere il “boom” a quel parassita di Napolitano? io una proposta l’avanzerei, ma forse il miglior disprezzo è la noncuranza, anche perchè prima o poi questi tutti in galera vanno (prima ancora che sotto terra).
La sensazione che si respira nell’aria è quella di un paese stanco, logorato prima dalla lunga e disastrosa egemonia berlusconiana, poi dall’acutizzarsi di una crisi gestita, anche dai tecnici, con molta improvvisazione e nessuna equità. Eppure, c’è un’Italia che sa ancora mobilitarsi, ma che ha bisogno di obiettivi certi, di persone oneste e competenti che sappiano realizzarli, in uno spirito di condivisione del bene comune. Forse la prima operazione da fare, per recuperare la speranza, è rimettere al centro espressioni, come appunto “bene comune”, “giustizia sociale”, “solidarietà”, “rispetto delle regole”, che per troppo tempo il pensiero dominante (anche in larga parte della sinistra), ha cercato di sopprimere, come fosse vecchiume di cui vergognarsi e liberarsi.
L’M5S aiviìoglia e se ce l’ha un’ideologia, ma nn è una ideologia politica, questa è la differenza. O, per lo meno nn lo è nelle manifestazioni tipiche e degradate cui siamo abituati. Sotteso a tutto il programma, ai suoi punti, c’è un bel nucheo di valori, molti dei quali “assoluti”. Altro che ideologia, sono idee concrete e prove di nuova società.
Ah scusate, specifico che io sono solo un sostenitore del M5S. Pertanto non strumentalizzate le mie idee, ma valutate quelle del Movimento e vi accorgerete che differenza c’è con questi politici qua. Tutto ha un limite, e la mia pazienza di padre di famiglia è finita.
In questo paese ormai è rimasto ben poco da ridere ma vedendo la disfatta del pdl e di Berlu non posso nascondere un’enorme soddisfazione!!!
Se penso ai festini di Berlusconi e Fede, ai politici corrotti della lega,
al Trota che si compra la laurea ma è ignorante come una capra,
alle dimissioni e poi al ritorno di Bossi (che fra l’altro con quella paresi facciale farebbe meglio a starsene in una casa di riposo) mi dico… ma chi cavolo ci ha governato fino ad oggi???????????????
Mi vergogno di essere italiana perchè mancano gli ideali, il rispetto del prossimo, il senso del dovere, il rispetto dell’ambiente e di tutto cio’ che ci circonda… anche in Guatemala sono piu’ avanti di noi!!!!
Grillo salvaci tu!
Berlusconi ride sempre, perchè è così bravo a mistificare le cose che ci crede pure lui. Il PdL non ha perso, i festini erano feste tra amici, no anzi, prove di burlesque, in Russia non ci sono comunisti, nè post nè nostalgici, Putin è un democratico, la crisi non esiste, ha un nuovo progetto politico e un nuovo inno, gli Italiani vogliono nuove elezioni e lui vincerà di nuovo, alla Lega parlerà lui ecc. ecc.
Stasera, il nostro, tornato dai festeggiamenti russi, ha convocato una riunione a palazzo Grazioli per discutere del post elezioni. Non andate poi così male, ha sentenziato, in plateale dissenso con Alfano che ammetteva la sconfitta. Il Pdl, ormai spappolato, come ha ammesso lo stesso Ferrara, è ancora più diviso tra l’ala governativa (tra cui si arruola lo stesso Berlusconi, non sapendo quali altri pesci pigliare) e quella barricadera rappresentata soprattutto tra gli ex-An, che imputano la sconfitta all’appoggio a Monti e alle sue politiche di rigore. Il crollo del Pdl, impensabile solo fino a pochi mesi fa, dovrebbe far gioire chi, da vent’anni contesta B. e le sue politiche scriteriate, ma, come scrive Sandra: oggi non è tempo di festa per nessuno che sia consapevole dei rischi che stiamo correndo.
Nel lontano 2001 Bobbio e Viroli avevano già chiara la situazione di oggi, di quel “partito persona” sfilacciato e smembrato dopo il declino del capo ..
http://chipiuneha-piunemetta.blogspot.it/2011/11/come-neve-al-sole.html
c’e’ poco da ridere perche’ non si vedono alternative valide.alla fine troveremo sempre gli stessi personaggi e certamente non e’ colpa loro se altri non hanno il coraggio di metterci la faccia .intanto pero’ il paese sente il bisogno di una guida seria .
Contributo come cittadina alla riflessione comune.
COME PUO’ LA SOCIETA’ CIVILE RIFORMARE I PARTITI RISPETTANDO LE REGOLE DEMOCRATICHE? PROPOSTA
Leggo su il FQ del 5 maggio la proposta di Flores d’Arcais ( ma qualcosa era gia’ apparso sul FQ di qualche tempo fa ) di voler costituire, una ” lista di societa’ civile “dentro e contro” la coalizione di centrosinistra” per una politica radicalmente nuova. Insomma, AltraItalia, per non lasciare campo aperto a proteste diffuse di tipo qualunquistico e limitare il fenomeno dell’astensionismo. Formazione inevitabile, dice l’autore della proposta, “solo se la nomenclatura di Bersani” rifiutasse di cogliere le esigenze di cambiamento di qui alle elezioni del 2013 .
L’ obiettivo di sfidare gli attuali gruppi dirigenti sul terreno delle primarie, del programma dei consensi, in linea di principio, è condivisibile. Tuttavia , piuttosto che contendere spazi all’interno del centrosinistra sarebbe, a mio avviso, molto più utile allargarne gli orizzonti pensando direttamente a nuovi strumenti democratici capaci di dare più voce alla società civile. ( visto che proposte di legge di iniziativa popolare e referendum non bastano) .
Oltre ad una nuova legge elettorale e ad una per il finanziamento dei partiti , si potrebbe pensare ad una legge di riforma dei partiti, riconducibile all’ ipotesi di attuazione della norma costituzionale (art. 49 ) in grado di disciplinarne la vita democratica.
L’idea sarebbe quella di indirizzare almeno parte del “dissenso ai partiti” all’ interno delle Istituzioni . In particolare, il Parlamento. Una sorta di concetto “dentro e contro” , come proposto da Flores d’Arcais, pero’ esteso a tutti i partiti dell’ arco costituzionale. Non solo “dentro e contro la sinistra” ma anche “dentro e contro il centro ” e “dentro e contro la destra” . Per consentire ai cittadini insoddisfatti , o solo ” parzialmente soddisfatti” dell’ operato dei loro partiti di riferimento, di far valere attivamente il loro voto nei processi politico-decisionali e legislativi di questo Paese. Anche dopo la consultazione elettorale.
COME- Sottopongo qui di seguito solo un’idea “grezza” sul tema, confidando nel fatto che, se presa in considerazione, possa essere migliorata e “raffinata”a chi più competente in materia.
PROPOSTA.
Pensando ad una riforma capace di contenere l’assenteismo e potenziare le possibilità di intervento dei cittadini “insoddisfatti” all’interno dei meccanismi democratici, si potrebbe pensare ad un sistema di voto politico ” con riserva” .
In sintesi, si potrebbe ipotizzare di dare la possibilità a ciascun elettore di votare il partito prescelto con due modalità :
Modalita’ 1: A 1 ;
Modalita’ 2 : A 2,
dove, A 1 rappresenta un voto pieno mentre A2 un voto con “quota di riserva”.
Ora, la proposta di voto ai partiti con “quota di riserva” potrebbe svolgere un’ efficace funzione di valutazione verso le organizzazioni partitiche ( “quota” piccola uguale partito più meritevole, “quota” grande uguale partito meno meritevole) e dare contemporaneamente agli elettori la possibilità di monitorare e influenzare attivamente, in modo costruttivo, il loro operato per tutta la durata della legislatura.
Proseguendo il ragionamento, immaginiamo un elettore che volesse dare il suo voto al partito più vicino alle sue idealità, aspirazioni e progetti : ad es. il partito S .
Se S lo soddisferà appieno, alle elezioni voterà S 1 ed il suo voto, alla conta finale , varra’ come un voto pieno.
Se invece, per una qualsiasi ragione, non si sentisse pienamente soddisfatto dell’ operato del suo partito (che pur andrà a votare perché comunque più vicino alle sue idee) , voterà S 2 .
Votando S 2 l’elettore manifesterà una “riserva ” di fiducia al partito e, pertanto, alla conta finale, il suo voto varrà meno di un voto pieno. Supponiamo , ad esempio, l’ 80% (la percentuale è puramente indicativa ) . Con la modalità S2 sarebbero dunque necessari al partito almeno 5 voti all’ 80% per poterne contare 4 come pieni ed aggiungerli agli altri di tipo S1 .
Il restante 20% di quel voto andrebbe invece a comporre , insieme ad altri simili, un bacino di voti a favore di uno dei 3 partiti di ” AREA” previsti dalla legge ( “sinistra”, “centro ,“destra”) .
Sotto questo profilo, la proposta riprende il concetto di “dentro e contro” proposto da Flores d’ Arcais dove però il “dentro e contro” agisce all’ interno di ciascun partito e contribuisce alla formazione dei “Partiti di area” ( simile al concetto allargato di sinistra, centro e destra) . La proposta incontra inoltre l’esigenza di premiare i partiti ritenuti più affidabili senza per questo perdere la possibilità di intervenire sugli aspetti meno convincenti del loro operato.
Cosa accadrebbe, in concreto, con un tale sistema una volta aperte le schede elettorali ? ( dove,su ciascuna scheda , vi sarebbe per ogni simbolo di partito, la doppia opzione di voto, 1 e 2 )
Facciamo conto che il partito S totalizzi 2 milioni di voti. Di questi, un milione e 500 mila del tipo S1 e 500 mila del tipo S2.
Cosa accade?
Accade che 1 milione e 500mila varrebbero come voti pieni mentre, dei restanti 500 mila, ne andrebbero al partito solo 400mila, ossia l’ 80% (4 voti ogni 5 ). Il partito S, nel caso qui illustrato, totalizzerebbe dunque, 1 milione 900mila voti anziché 2 milioni.
Laddove si prevedesse un meccanismo di voto con ” quota di riserva” accadrebbe che
i 100mila voti rimasti fuori dal conteggio di quelli attribuibili al partito S, andrebbero in automatico , ad ingrossare il partito di “area”, creato appositamente per raccoglie tutti i voti parziali dei partiti facenti capo a quella stessa area di riferimento.
I partiti di area sarebbero presenti in parlamento con le stesse prerogative e funzioni degli altri partiti.
Il Segretario/Garante del partito di area , avrebbe come scopo principale quello di rappresentare le istanze degli elettori non pienamente soddisfatti dai loro partiti di riferimento ed avrebbe la funzione specifica di ricreare , attraverso la propria attivita’ politico- parlamentare, migliori condizioni di raccordo e comunicazione tra eletti ed elettori.
I 3 Segretari/Garanti dei partiti di “area” ( sinistra-centro-destra ) potrebbero essere nomi noti, già riconosciuti dai più per specifiche attività svolte in ambito pubblico e/o comunque vicine agli interessi dei cittadini appartenenti alle rispettive aree. Tanto per fare alcuni esempi, con riguardo all’ area di sinistra, si potrebbe pensare a nomi quali Rodota’, Zagrebelsky, Bonino, Sartori, Ginsborg, ecc.
Trasparenza. Essendo questi partiti di area, costituiti sulla base dei resti dei voti di elettori “non pienamente soddisfatti” , si dovrebbe stabilire che i nomi dei rispettivi Segretari /Garanti fossero noti prima di ogni elezione politica, per consentire ad ogni elettore di sapere in anticipo chi lo rappresenterà per la parte di voto che deciderà di non indirizzare direttamente al suo partito. ( si potrebbero anche eleggere, con un meccanismo tipo le Primarie ).
CONCLUSIONE.
La regolamentazione di un tale meccanismo potrebbe creare condizioni di :
1) VANTAGGIO PER I CITTADINI/ELETTORI:
- Dare maggiore potere agli elettori nei confronti dei partiti che li rappresentano consentendo loro,
attraverso la doppia modalità di voto, di farsi ascoltare;
- Incentivare gli elettori-cittadini a controllare più da vicino l’operato dei partiti;
- Coinvolgere maggiormente l’ elettore nel funzionamento del sistema democratico;
– ridurre parte del dissenso, a rischio di populismo e qualunquismo, dando la possibilità ai cittadini
di esprimersi tramite l’attività dei “partiti di area ” ;
– Contenere , per tutte le motivazioni di cui sopra, il fenomeno dell’ astensionismo.
2) VANTAGGIO PER I PARTITI.
- Incentivare i partiti all’ascolto del proprio elettorato ed aderire maggiormente alle sue volontà (in assenza, il rischio è quello di perderne “quote di voto” ) con benefici effetti sul comportamento virtuoso degli stessi;
- Innescare un meccanismo di concorrenza positiva tra i partiti per cercare di migliorare le loro
performances interpretative delle esigenze del loro bacino elettorale;
– Dare concrete possibilità di ripresa di dialogo all’ interno e fra i partiti di area su come e cosa
cambiare per accrescere consensi o acquisire consensi pieni (dunque voti in più )
3) VANTAGGI PER TUTTI
- Ricreare progressivamente i collegamenti tra la base elettorale ed i partiti a vantaggio di una ripresa di un ciclo virtuoso fatto di dialogo e proposte costruttive, rispettose dell’opinione dei cittadini .
Ancora con l’antipolitica? Ancora a dare credito a Bersani? Ancora a nominare un quasi defunto Casini? Basta. Esiste una voglia dei cittadini di dare una spallata ad una politica marcia fin nel midollo, ma sembra che non ve ne siate ancora accorti. L’antipolitica NON ESISTE!!! Esiste la Politica, quella di cui hanno voglia tutti coloro che hanno a cuore l’Italia e la politica, quella con la p minuscola così come chi l’animi. Ma questa sta passando, nonostante gli sforzi immani che i politicastri di professione stiano cercando di fare per tenere in vita un moribondo in coma vegetativo: basta, tra l’altro, vedere l’età dei suoi “rappresentanti”. Quindi, ancora a parlarne???
Per chi non l’avesse ancora capito ed insiste a parlare o denigrare Grillo: NON E’ un uomo politico, non è candidato né si candiderà in alcun modo alla testa del M5S, ch’è un movimento di cittadini votati alla politica, con uno Satuto (definito da Grillo Non Statuto) con regole precise, MAI pensate né tantomeno applicate da coloro che della politica fanno un mestiere. Cittadini prestati alla politica per il raggiungimento degli obiettivi, chiaramente espressi nel suddetto Statuto, per una durata massima di 2, leggasi 2, mandati elettorali. Quindi NESSUNA antipolitica (parola inventata SOLO per denigrare e sminuire i movimenti spontanei contrari alla politica, quella con la p minuscola), tantomeno qualunquismo, visto l’impegno nel voler andare avanti, oltre lo schifo attuale!
Alla signora Isabella il consiglio di mettere in bella la sua soluzione al problema: i costituzionalisti hanno detto tutto ed il contrario e dovrebbero con umiltà accettare qualche consiglio , quindi una buona operazione .
Poi vedremo.
La faccia ridente del Cav : è possibile sorridere non fa peccato.
Mi sembra invece un po’ ossessionantew la ricerca ad ogni costo di particolari su di lui : lo si batta con il voto , oggi amministrativo domani politico e….dimenticavo se si vince si lavori e governi bene perchè nei 17 anni di regnoB ben otto e passa sono stati gestiti dal centrosinistra ( Prodi1 D’Alema Amato e Prodi 2 ) e con risultati almeno scarsi o peggio anche per alcuni nomi di ministri francamente improponibili.
Poi trovo abbastanza sconveniente lo stronzo a B e …a Napolitano : il sig Stirner non è corretto , esprime il suo pensiero molto poco elegantemente . Faccia lui ! Grazie RF
Grazie a Renata del consiglio. Prima pero’ vorrei avere il parere di altri blogger perche’ forse , questa che per me appare un’ idea praticabile potrebbe essere invece solo una stupidata. E comunque, a proposito di pareri, stamane ho postato una richiesta in tal senso anche sul blog di beppe grillo rimandando , per ragioni di spazio, ( sul blog di grillo lo spazio per i commenti e’ di max 2000 caratteri ) la lettura della bozza, su questo sito di Leg ( ho fatto il copia-incolla del link dell’ articolo ” non c’e’ niente da ridere ” indicando la data del commento annesso ) Spero ne venga qualche utile suggerimento .
A berlusconi dell’Italia non gli è mai interessato nulla, lui sta pensando solo ai suoi SPORCHI affari !
Ride bene che ride ultimo
scusate :
ride bene CHI ride ultimo