C’è poco da ridere

08 Mag 2012

C’era uno soltanto che se la rideva, ieri, quando i risultati di queste elezioni sono stati chiari a tutti: era Silvio Berlusconi, a Mosca, accanto a Schroeder e Putin. Ma mentre questi due erano seri e compassati, il nostro ex premier sfoggiava il solito sorriso fuori luogo e fuori tempo

C’era uno soltanto che se la rideva, ieri, quando i risultati di queste elezioni sono stati chiari a tutti: era Silvio Berlusconi, a Mosca, accanto a Schroeder e Putin. Ma mentre questi due erano seri e compassati, il nostro ex premier sfoggiava il solito sorriso fuori luogo e fuori tempo.
Tra le molte importanti indicazioni che stanno arrivando dal voto di ieri, una è incontestabile: la fine del Pdl. Di quel partito berlusconiano che ci ha governato troppo male e troppo a lungo.
Con esiti davvero drammatici sulla cultura civile e politica del nostro Paese, portandoci a un passo dalla catastrofe democratica.
A un passo dal precipizio.
C’è poco da ridere.
Gli altri mi pare lo hanno capito tutti. E le dichiarazioni sono caute e preoccupate.
Sarà difficile in questa situazione cambiare la legge elettorale (chissà se interessa ancora), sarà difficile sostenere il governo Monti (ma se ne può fare a meno? Credo proprio di no), sarà difficile rinnovare i partiti tanto da accendere di nuovo gli animi delusi e persi dei militanti in fuga e dei cittadini che non vanno a votare.
Sarà difficile, ma questa è la sfida che attende Bersani e la sinistra, Casini e il suo Centro polverizzato. Non ci sono scorciatoie. La via maestra è una sola.
L’antipolitica si è trasformata in politica: non piace? La si deve combattere con gli strumenti della dialettica, dei progetti, delle idee, delle persone. Con la democrazia.
Ripartiamo dallo sgretolamento del partito di Berlusconi: non è poco. Se ce lo avessero detto un anno fa avremmo fatto festa. Oggi non è tempo di festa per nessuno che sia consapevole dei rischi che stiamo correndo. E dei fantasmi che tornano a sparare per intimidirci come fecero mille anni fa.

Supportaci

Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo

Promuoviamo le ragioni del buon governo, la laicità dello Stato e l’efficacia e la correttezza dell’agire pubblico

Leggi anche

Le scuole di Libertà e Giustizia

L’Unione europea come garante di democrazia, pace, giustizia

In vista della legislatura 2024-2029, l’associazione Libertà e Giustizia propone sette incontri sul ruolo del Parlamento europeo e le possibilità di intervento dei singoli cittadini e delle associazioni

Approfondisci

Newsletter

Eventi, link e articoli per una cittadinanza attiva e consapevole direttamente nella tua casella di posta.