La testa sotto la sabbia

17 Apr 2012

Negli ultimi giorni si sono registrati diversi attacchi, da parte di esponenti del PD, alla nostra associazione. In verità, il tentativo di screditare Libertà e Giustizia non fa che mostrare un nervo scoperto e sottolineare uno stato confusionale: non siamo certo noi i nemici del PD! I nemici del PD sono invece tutti coloro che tardano ad assumere le decisioni che i cittadini italiani considerano indifferibili

Negli ultimi giorni si sono registrati alcuni attacchi, da parte di esponenti del PD, alla nostra associazione. Pensiamo sia utile rispondere. Un articolo sull’Unità censura il presunto “conformismo” di Libertà e Giustizia, che si accoderebbe al “clima distruttivo odierno” nei confronti dei partiti, e sarebbe travolta dalla “minacciosa onda dell’antipolitica”. Trasecoliamo: forse l’autore conosce da poco Libertà e Giustizia ed ignora che da molti anni una delle preoccupazioni fondamentali della nostra associazione è stata richiamare i partiti, primo fra tutti il PD, ad un profondo rinnovamento, di persone, di cultura e di modalità di azione politica. La nostra posizione non ha nulla di “odierno”, è anzi antica, risale alla nascita della nostra associazione e ne costituisce un aspetto fondante. Né certamente siamo in questo “conformisti”, poiché da anni ululiamo alla luna su questi temi, come dimostra il fatto che i partiti, incluso il PD, ben poco ascolto hanno dato alle nostre preoccupazioni e richieste di rinnovamento.
Che tali richieste siano etichettabili come “antipolitica” è poi davvero ridicolo: l’antipolitica la fa chi gestisce male il potere che ha, chi trascura i propri elettori, chi antepone all’interesse dei cittadini la protezione della propria organizzazione, chi finge di ignorare le proprie “magagne” sperando che non vengano alla luce, chi preferisce le alleanze di palazzo all’ascolto del paese, chi non è capace di proporre soluzioni alle difficoltà di questa fase. E’ un vecchio e indecente metodo quello di prendersela con chi denuncia i problemi, anziché cercare di porre rimedio alle  cause.
Un altro articolo, sempre sull’Unità, si propone di svilire il ruolo di Libertà e Giustizia, definendola “un’associazione dell’ing. De Benedetti”. L’accusa è di quelle che, per la loro pochezza, meritano poche parole: Libertà e Giustizia è dei suoi 2600 soci e delle molte migliaia di suoi simpatizzanti e, come noto, De Benedetti e Carlo Caracciolo ne sono stati tra i soci fondatori. Così come lo sono stati Galante Garrone, Enzo Biagi, Umberto Eco, Gae Aulenti, Claudio Magris, Guido Rossi e altri, i quali continuano a collaborare con l’associazione oppure no, sono d’accordo con le sue posizioni oppure no, come è normale in un’associazione che fa cultura politica e non è un monolite né un partito.
In verità, il tentativo di screditare Libertà e Giustizia non fa che mostrare un nervo scoperto e sottolineare uno stato confusionale: non siamo certo noi i nemici del PD! I nemici del PD sono invece tutti coloro che tardano ad assumere le decisioni che i cittadini italiani considerano indifferibili, in tema di rinnovamento delle regole e della vita dei partiti. Sono tutti coloro che negano la realtà così crudamente disegnata dagli studiosi, di una società profondamente delusa e indignata dall’incompetenza e disonestà della classe politica che la ha governata da molti anni a questa parte. Prendano atto, gli amici del PD (e degli altri partiti) che Libertà e Giustizia è dalla loro parte, in tutti i luoghi e in tutte le situazioni in cui si cerca di affrontare con serietà i problemi del paese e di cambiare per il meglio.

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