Partiti , democrazia, antipolitica: il dibattito, in questi ultimi giorni si è fatto rovente. I recenti scandali sui finanziamenti hanno scatenato all’interno dei partiti risse, epurazioni e rese di conti. La fiducia nei loro confronti è al minimo storico e il vento delll’antipolitica, come dice Bersani, rischia di spazzare via tutti. Ma cos’è l’antipolitica? Siamo sicuri che riguardi solo il movimento di Beppe Grillo o anche quella di partiti che non fanno nulla per colmare il distacco con i cittadini? LeG da anni, da mesi chiede rinnovamento e trasparenza. Vi riproponiamo quanto scritto da Sandra Bonsanti nel febbraio scorso, e una serie di sollecitazioni che ci arrivano dalla stampa e dal web. L’analisi di Panebianco sul Corriere, quella di Pippo Civati sul suo blog e la nota su lavoce.info di Boeri e Bordignon sul finanziamento ai partiti.
Seguo con interesse Libertà e Giustizia vorrei sapere da Voi cosa si intende per antipolitica o populismo, a mio modesto parere questi termini andrebbero rivolti a tutti i partiti presenti e passati perché sono loro che hanno portato il Paese allo sfascio economico e morale. Che il Movimento 5 Stelle di Grillo venga tacciato di populismo e antipolitica da questi politicanti e pseudogiornalisti portaborse finanziati con denaro pubblico è normale, sentire che è finita la cuccagna perché i cittadini sono stufi di essere presi per i fondelli mi pare normale. Non si può accettare che un comico abbia idee e proposte per il bene delle persone oneste, che coloro che vengono eletti debbano fare due legislature al servizio della comunità e poi tornare al lavoro di prima, essere incensurati (è cosi difficile?), e altri principi che ci siamo dimenticati tutti per svogliatezza. Ultima osservazione, i consilieri del M5S eletti nelle Regioni e nei comuni hanno rinunciato al rimborso elettorale ( un milione e mezzo di euro) e alla Regione Piemonte i due del M5S tengono per sé come stipendio 2.300 euro, è questa l’antipolitica? Mi chiedo chi è più comico, se Grillo o tutti i politicanti.
Qui si tratta di un circolo vizioso più che mai pericoloso: la cattiva politica (quella dei partiti, dei loro più o meno presentabili segretari e dei loro più o meno disonesti tesorieri) produce antipolitica che – a sua volta – produce cattiva politica, cattiva in quanto destruens e demolitrice.
esiste ,e a ragione, la rabbia di una parte del popolo verso un governo affaristico che sta distruggendo questo paese.Purtroppo , fra gli arrabbiati sicuramente ci sono persone che pur avendo le competenze per cercare di ribaltare la situazione,preferiscono ,dalla poltrona di qualche palco,segnalare e criticare le varie nefandezze che avvengono nel paese e poter dire : l’avevo detto” IO” nell’incontro del ………La verita’ e’ questa e questa e’ politica,l’antipolitica non esiste.