Maggio 1974. Una stanza lunga e stretta, piena di tavoli e di giornalisti e i tasti di una macchina da scrivere che battevano così in fretta che sembrava di cogliere il ritmo del pensiero, che volava più di tutti gli altri. E poi quella risata che interrompeva la scrittura, una risata che ci coinvolgeva tutti e rompeva la tensione. Erano gli ultimi giorni del sequestro di Mario Sossi, a Genova.
Miriam era già una grande giornalista e noi tanti imparavamo da lei e diventavamo amici. Pochissime, le donne. Volevo imitarla. Essere un giorno brava come lei. Ma lei era comunque più preparata, veniva da una storia che era stata anche maestra di vita. L’amicizia venne con gli anni, e un giorno imparai anche io a battere a macchina come lei, a pensare e scrivere senza ripensare che alla fine veniva meglio così…
Mi chiamò un mese fa, aveva appena letto il manifesto “Dipende da noi” di Zagrebelsky e voleva che gli dicessi che era d’accordo, d’accordo con noi di LeG, lei che per tutta la vita aveva conosciuto soprattutto la discussione, sempre critica all’interno del Pci. Mi disse: “Vieni a trovarmi che parliamo di politica”, ma le parole avevano già un suono lontano e triste e io non mi sono affrettata.
Ci aiutammo, nel 1994, a trascorrere quegli anni in Parlamento, elette con i Progressisti per fare una legge, quella sul conflitto di interessi, che nessuno voleva fare e che non fu fatta.
Oggi quel suono della tua macchina da scrivere mi rimbomba nel cuore, insieme all’immagine di una donna giovane, allegra, forte, bravissima, a cui tutte e tutti dobbiamo qualcosa. Fosse solo un’idea, un’idea di politica e di politici e di grandi amici, così diversi, così rimpianti.
Ecco, la frase giusta è proprio “a cui tutte e tutti dobbiamo qualcosa”.
Qualcosa di importante, da trasmettere ai nostri figli, da ricordare sempre.
Non ci posso credere, non ci credo, Miriam.
Miriam Mafai è stata ,per la nostra generazione di donne, un riferimento importante,una voce attenta e critica che ci ha aiutato ad orientarci nel mondo e nella politica.
Sei stata per tutte noi un riferimento importante
Pingback: Miriam Mafai, oggi la camera ardente – A MIRIAM, il ricordo di Sandra Bonsanti – 10 aprile 2012 » Circolo di Roma