Vorrebbe vivere in un paese senza odio, Giancarlo Caselli, una vita fra gli uomini della scorta, una vita blindata. Vorrebbe vivere in un paese dove non fosse necessario difendersi dai terroristi prima, dalla mafia poi e oggi non si sa da chi.
Avrebbe diritto il procuratore capo di Torino a una vita senza odio. Parlare, discutere con i giovani, dialogare, andare alla messa, in montagna e al mare nei minuti liberi dal lavoro.
Giancarlo Caselli non può. E’ in fondo un uomo semplice: le sue necessità sono quelle di un uomo semplice e onesto. E’ un servitore della Costituzione.
Per questo lo odiano, nel paese dell’illegalità e della corruzione. Nel paese della violenza e delle trame che ospitano la mala pianta dell’antistato.
Noi di LeG gli siamo vicini, siamo fieri della sua amicizia, del lavoro che fa per tutti noi.
Vorremmo che il nostro affetto e il nostro grazie gli dessero il calore della speranza che un’altra Italia c’è e gli è accanto oggi come lo fu nel resto della sua vita.
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