Palermo: tra disastro e speranza

20 Feb 2012

Il quattro marzo il capoluogo siciliano vedrà svolgersi le primarie che dovranno designare il candidato del centrosinistra alle imminenti elezioni amministrative comunali di maggio

Il quattro marzo il capoluogo siciliano vedrà svolgersi le primarie che dovranno designare il candidato del centrosinistra alle imminenti elezioni amministrative comunali di maggio. Chi non avesse seguito da vicino le cronache palermitane, probabilmente, non riterrebbe questa neppure una notizia: in realtà la notizia è proprio che, anche susseguentemente al nostro appello del dicembre scorso, le primarie, infine, ci saranno.

Quella del centrosinistra a Palermo, chiamato a restituire alternativa dopo i due mandati consecutivi del pidiellino Diego Cammarata, è stata infatti una vera e propria corsa al massacro, dove gli unici a volere davvero le primarie, in realtà, sono parsi non i partiti ma i cittadini – che le hanno perseguite in tutti i modi, chiedendole a gran voce anche quando sembravano ormai irrimediabilmente compromesse.

Mentre il centrodestra faticava a definire un candidato, le forze politiche della coalizione che comprende, tra gli altri, Partito democratico, Italia dei valori, e Sinistra, ecologia e libertà – con la notabile esclusione di UdC e dell’MpA, si sono scontrate sullo sfondo del sostegno esterno al Governo regionale di Raffaele Lombardo. Polemiche che la cittadinanza ha recepito come strumentali, e lontane dalle reali necessità popolari.

Se da un lato si è assistito a un vero e proprio campionario di cose da evitare in quell’innovativo strumento di democrazia partecipata che sono le primarie, dall’altro molti protagonisti si son fatti notare più per le troppe contraddizioni incarnate da una certa politica che non per i loro programmi e la volontà di rispondere alle numerose istanze di cui la quinta città d’Italia, offesa da un decennio di malgoverno asfittico e clientelare, ha assoluto bisogno.

A questa sfida saranno così chiamati: Rita Borsellino (candidata espressione del segretario democratico Bersani, sostenuta dall’IdV dell’ex-sindaco Leoluca Orlando e da Sel), Davide Faraone (deputato regionale del Partito democratico vicino al sindaco di Firenze, Matteo Renzi), Fabrizio Ferrandelli (consigliere comunale dell’Idv, in rotta col suo partito ma sostenuto dall’area Pd incline all’alleanza col governo Lombardo e il Terzo polo), e Antonella Monastra (consigliera comunale uscente, col supporto di alcuni movimenti civici).

Le impietose cifre dell’amministrazione Cammarata non lasciano spazio a interpretazioni di sorta. Sono, semmai, un monito per chi abbia davvero a cuore la buona politica, elettori inclusi. A tutti i candidati va dunque rivolta l’esortazione a dedicarsi non altro che all’avvenire della città, porgendo forte abnegazione nei riguardi di una cittadinanza stanca e disillusa, per costruire, come abbiamo già inteso, sin da subito una nuova classe dirigente e ridare, finalmente, a Palermo nuove speranze.

Supportaci

Difendiamo la Costituzione, i diritti e la democrazia, puoi unirti a noi, basta un piccolo contributo

Promuoviamo le ragioni del buon governo, la laicità dello Stato e l’efficacia e la correttezza dell’agire pubblico

Leggi anche

Le scuole di Libertà e Giustizia

L’Unione europea come garante di democrazia, pace, giustizia

In vista della legislatura 2024-2029, l’associazione Libertà e Giustizia propone sette incontri - dal 29 febbraio al 23 aprile - sul ruolo del Parlamento europeo e le possibilità di intervento dei singoli cittadini e delle associazioni.

Approfondisci

Newsletter

Eventi, link e articoli per una cittadinanza attiva e consapevole direttamente nella tua casella di posta.