Ci sono padri e padri

09 Feb 2012

Una differenza c’è. I padri costituenti erano stati eletti col compito preciso di scrivere la nostra Carta. Essi si incontravano e discutevano e litigavano e poi si mettevano d’accordo nell’aula della apposita commissione.
Questi di oggi, non solo non sono stati legittimati da alcun voto dei cittadini a mettere le mani sulla Costituzione, ma si incontrano in uffici e strutture che non sono aule istituzionali. Uffici e strutture all’interno delle Camere, ma non aule dove si discute e poi si vota alla presenza di tutti gli eletti che ne fanno parte, con discorsi registrati ecc. e il voto finale.
No, qui tutto è riservato: a chi è scelto dai segretari dei due partiti che si stanno accordando. E non c’è, alla fine dell’incontro, che un comunicato congiunto in cui dicono quello che vogliono.
Fanno parte del gruppo di costituenti anche non eletti. Chiamati a riformare per le loro competenze in materia di Costituzione. O di inciuci?
Inciucio sarebbe ad esempio se trovassero un accordo di ferro (due terzi del Parlamento) che impedisse ai cittadini di ricorrere al referendum.

s.b.

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