Sondaggi sempre più negativi e difficoltà interne. I partiti impegnati nella lotta per sopravvivere

I sondaggi sono tremendamente negativi per l’ex maggioranza e Berlusconi lo sa bene. Quel che gli interessa, del resto, non sono le vecchie trame della politica, ma il processo Mills, più degli altri due in corso contro di lui, Ruby e Unipol-Bnl. Ce la farà, l’ex presidente, con i marchingegni dei suoi legulei, a impedire che il collegio del Tribunale di Milano entri in camera di consiglio? Non sarebbe dignitoso rinunciare, com’è possibile, alla prescrizione? Certo, una sentenza di condanna per corruzione in atti giudiziari pesa su di lui e sulle sue aziende. Ma dovrebbe averci fatto l’abitudine chi, almeno sette volte, è stato imputato in processi finiti con la prescrizione che non è assoluzione. Non ha qualche sospetto chi, ancora oggi, lo ritiene uno statista?
Anche l’ex opposizione di centrosinistra, nonostante sia avvantaggiata, almeno nei sondaggi, non naviga in acque placide. Deve infatti fare i conti con problemi che riguardano il suo elettorato: il mercato del lavoro, il precariato, l’articolo 18 tirato fuori di continuo da questo o da quel ministro come un misirizzi o uno spaventapasseri. Non può non assecondare il sindacato e prima o poi deve scegliere dove e come stare: con la Sel di Vendola e l’Idv di Di Pietro o accodarsi al neocentrismo di Casini? Lasciando senza rappresentanza politica il milione e mezzo di elettori dell’estrema sinistra, come nel 2006?
Il governo Monti non si risparmia. Ha ridato all’Italia il prestigio perduto in Europa e questo risultato è di somma importanza anche e soprattutto per la soluzione della crisi finanziaria. L’esecutivo è soltanto politico, con la difficoltà di avere in Parlamento il sostegno di una maggioranza impropria, di opposti e contrari. Come può, ad esempio, affrontare il problema centrale del conflitto di interessi e cancellare le leggi ad personam? La legge elettorale andrà in porto? E la giustizia?
Non si è sentita una sola parola sui poteri criminali — mafia, camorra, ‘ndrangheta — con una rilevanza economico-finanziaria, non solo repressiva. Come si può poi far pagare quel nuovo balzello — da 80 a 200 euro — ai migranti? Si vuol commemorare così il bicentenario della nascita di Charles Dickens, il dolore dei poveri, raccontato nei suoi libri, lo sfruttamento e la crudeltà delle istituzioni?
Si ha qualche volta l’impressione che i nuovi governanti non conoscano la società italiana e applichino nel loro legiferare schemi teorici e libreschi a una realtà più complessa e bisognosa di umana comprensione.
Doveva essere pazzo il presidente Mao quando inventò il famoso slogan: «Grande è il disordine sotto il cielo, la situazione quindi è eccellente».

1 commento

  • Dagli spudorati espedienti degli Azzeccagarbugli berlusconiani al Pd che come sempre si ritrova a “sfogliare la margherita” (è proprio il caso di dirlo…) delle alleanze, l’articolo di Stajano inquadra bene l’attuale momento politico. Molto centrata anche l’osservazione finale sui tecnici: al governo Monti, che pure sta dimostrando serietà e competenza e che rispetto al precedente rappresenta un enorme salto di qualità, spesso sembra mancare l’”empatia” nei confronti delle sofferenze della gente: una qualità che sarebbe davvero importante nei tempi difficili che stiamo affrontando. Meno distanza “tecnica” e più coinvolgimento diretto nei problemi di noi persone comuni sarebbero di grande aiuto per tutti.

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