Case di vetro. Partiti incrostati. Da un potere che “si eredita e si trasmette a pochissimi eletti”. Il caso Lusi riapre il dibattito sullo stato di salute dei partiti italiani e sulla necessità di una loro ricostruzione. Per Libertà e Giustizia, “oggi non si tratta più soltanto di rinnovare, non bastano le pur insostituibili facce nuove, serve qualcosa di molto più profondo e radicale”. Ovvero delle forze politiche che siano “case di vetro” per quanto riguarda i finanziamenti pubblici, luoghi trasparenti per traghettare la politica verso “i cittadini, i loro drammatici bisogni, le loro sacrosante aspirazioni”.
Riforma dei partiti e nuova legge elettorale. Sullo sfondo, una richiesta sempre più diffusa: “Serve ancora e soprattutto una nuova legge elettorale”, affinché la classe politica sia selezionata in modo democratico. Poi una riforma dei partiti, “indispensabile”. Ancora LeG: “Persino lo strumento delle primarie che ogni tanto viene sbandierato è insufficiente a riportare i cittadini al voto, soprattutto se si tratta di replicare il triste spettacolo delle primarie del Pd attualmente in corso per le amministrative di primavera”. E non “bastano le dovute e non rinviabili dimissioni di Lusi e la estromissioni dal partito: servono regole certe rispettose del dettato costituzionale”.
E’ una vergogna, è ora di cambiare le regole, cambiare i partiti,
cambiare i politici. NON NE POSSIAMO PIU
E’ una vergogna, è ora di cambiare gli italiani, facciamo venire gli inglesi.
Come scrive Gad Lerner su Repubblica, i partiti sono diventati gestori di patrimoni mobiliari e immobiliari, dopo aver raggirato l’esito del referendum in cui gli Italiani si mostravano contrari al loro finanziamento pubblico. La misura è davvero colma. Si proceda da parte dell’attuale governo a darci una legge elettorale che ci dia la possibilità di scegliere, noi, chi ha onestà e competenze per governarci.
tutto ciò mi induce una domanda:
è possibile far scaturire un nuova forza politica dai citadini? in pratica un qualcosa che non sia la finta e talvolta patetica trasformazione di un qualcosa di vecchio, che poi si dimostra incapace di un vero rinnovamento?
potrebbe essere LeG la forza promotrice di un simile movimento?
se ce la fa un ipocrita come Grillo, la mia convinzione è che possano farcela anche cittadini seri e fortemente democratici.
un fiducioso saluto
Perafettamente d’accordo! l’unico problema è che la legge elettorale (e la riforma dei partiti?) dovrà essere approvata dagli attuali partiti. O no?
condivido quanto scritto da angelo marchini, non è più tempo di delegare ai partiti, è il momento di costruire qualcosa di nuovo.
La vecchia favola secondo la quale è doveroso impegnarsi per cambiare dall’interno i partiti, non fa più breccia ci vorrebbero 1000 generazioni e poi a quella successiva augurarsi di non essere fagocitati.
saluti
Mi ricollego a ciò che scrive Lidia Beduschi, e che sottoscrivo in pieno:
“….E per le prossime politiche, poiché questi partiti, questo parlamento, non ci daranno nessuna nuova legge elettorale, e aggiungo, da questi partiti, da questo parlamento non la vogliamo, promuoviamo quella Lista Civica Nazionale “auspicata” dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso qualche mese fa; ci consentirà di selezionare una nuova rappresentanza politica che non si faccia né casta né classe, e che di contro sia “volonterosa” nell’applicare il dettato costituzionale nella sua forma e sostanza”
Cosa avete da dire se la rinascita viene dal popolo ma è osteggiata a forza dai potenti ? E’ tanto vero che la Consulta ha bocciato il referendum per paura di un vuoto legislativo e mai più questa manica di asserviti al potere e agli interessi personali, partoriranno una nuova e buona legge elettorale. lavoriamo per la lista Civica Nazionale. Da subito.
Vista la fiducia che i cittadini , a cominciare da me, ripongono oggi nelle varie forze politiche, mi pare indiscutibile che quanto voi dite (“.servono….delle forze politiche che siano “case di vetro” per quanto riguarda i finanziamenti pubblici, luoghi trasparenti per traghettare la politica verso “i cittadini, i loro drammatici bisogni, le loro sacrosante aspirazioni”.)debba avvenire al più presto. In questo momento abbiamo preso coscienza ,sia pur con netto ritardo (e di questo siamo colpevoli), che i raggruppamenti politici,talvolta per per incapacità, ma molto,troppo spesso per convenienza, hanno preso attraverso i vari governi decisioni , che ci hanno condotto alla voragine del debito attuale ed hanno sperperato milioni di soldi pubblici per garantirsi quelle riserve di voto che avrebbero garantito il “posto” ai soliti noti o a quelli che in ogni caso sono da loro selezionati.
D’ora in avanti le campagne politiche potranno e dovranno essere impostate su precisi programmi, che rispondano esclusivamente a necessità e bisogni concreti e sui quali dovranno essere fatte periodiche verifiche a breve termine. Oltre a ciò i costi ed i privilegi dei politici e della politica in generale dovranno essere ridotti al minimo indispensabile. Mauro Tinacci
P.s. non ho nessuna riserva sul fatto che la mia opinione, per quanto può servire, venga pubblicata ,corredata dalla mia identità.
io ogni volta che escono queste notizie sono sempre piu’ disperata e sempre piu’ dico che non e la possiamo fare,ma che cosa siamo diventati? il referendum che non voleva piu’ i fondi pubblici ai partiti dove è finito?secondo me i partiti si devono finanziare con iniziative varie o a mezzo di finanziamenti trasparenti e in ogni caso a cosa servono loro tutti quei soldi che hanno nelle loro opache casse? non sono aziende non devono fare investimenti finanziari!
Se non si riuscirà prestissimo a modificare sostanzialmente l’attuale disciplina del finanziamento pubblico, nel senso di rivedere entità, durata, meccanismi di gestione (da affidare a “terzi”), si rischia di dover dare ragione al qualunquismo anti-partiti. Auspico che i più responsabili, a partire dal PD, comprendano che la misura è oramai colma. Non è possibile che nelle mani di pochissiomi , oltre alla scelta degli eletti, vi sia anche la gestione di ingenti risorse pubbliche, che spesso non vengono destinate alla “vita” del partito, ma sono strumento di speculazione.
Ma nessuno ricorda le iniziative radicali contro il finanziamento pubblico ai partiti, la restituzione dei soldi agli elettori, le iniziative referendarie, ecc. ??? Quando gli italiani diventeranno cittadini?
ricordo a tutti i lettori del blog che è, è stato e fino a quando sarà…misconosciuto e reso privo di valore il referendum che chiedeva l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti….
I rimborsi elettorali sono la più grande maxi-truppa perpetrata ai danni dei cittadini-contribuenti di questo strano paese chiamato Italia….
se non ricominciamo a pretendere che almeno queste poche e misere richieste “popolari” siano rese cogenti, grillini o peggio avranno buon diritto di dire e di fare….
“Adesso Basta” è ciò che da questa settimana dico a tutti, amici e conoscenti con cui ho diviso la spinta a lavorare con il partito principale della sinistra . “Adesso Basta” è ciò che voglio comunicare attraverso la rete a chi mi ha conosciuto come sostenitore delle idee che sono state patrimonio della sinistra.
“Adesso basta” è purtroppo ciò che avrei dovuto dire a Penati quando venne a Pavia per promuovere la mozione di Bersani e lo esortai invece, davanti a militanti indifferenti, a proporci i Valori della Sinistra e della sua politica. “Adesso Basta” è ciò che dico a Bersani che non mi può insegnare come aver successo nel lavoro, come farmi una famiglia, ma mi aspetterei che insegnasse a tutti, incluso i suoi, i valori che servono a fare una società civile.
Come giustificare tutto questo scempio con i miei figli invece non l’ho ancora deciso.
Forse “Lavorare per Cambiare”.