LeG e il caso Lusi: “La misura è colma”

01 Feb 2012

Carmine Saviano

Case di vetro. Partiti incrostati. Da un potere che “si eredita e si trasmette a pochissimi eletti”. Il caso Lusi riapre il dibattito sullo stato di salute dei partiti italiani e sulla necessità di una loro ricostruzione. Per Libertà e Giustizia, “oggi non si tratta più soltanto di rinnovare, non bastano le pur insostituibili facce nuove, serve qualcosa di molto più profondo e radicale”. Ovvero delle forze politiche che siano “case di vetro” per quanto riguarda i finanziamenti pubblici, luoghi trasparenti per traghettare la politica verso “i cittadini, i loro drammatici bisogni, le loro sacrosante aspirazioni”.

Riforma dei partiti e nuova legge elettorale. Sullo sfondo, una richiesta sempre più diffusa: “Serve ancora e soprattutto una nuova legge elettorale”, affinché la classe politica sia selezionata in modo democratico. Poi una riforma dei partiti, “indispensabile”. Ancora LeG: “Persino lo strumento delle primarie che ogni tanto viene sbandierato è insufficiente a riportare i cittadini al voto, soprattutto se si tratta di replicare il triste spettacolo delle primarie del Pd attualmente in corso per le amministrative di primavera”. E non “bastano le dovute e non rinviabili dimissioni di Lusi e la estromissioni dal partito: servono regole certe rispettose del dettato costituzionale”.

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