Al Ministro degli Esteri: un simpatizzante del fascismo non può rappresentare l’Italia anti-fascista

30 Dic 2011

Massimo Marnetto

Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata,

le scrivo per manifestare il grave imbarazzo e la profonda indignazione che provoca in molti di noi cittadini amanti della Costituzione, sapere che sia tollerato il comportamento di Mario Vattani, console italiano in Giappone

Il Tricolore italiano

Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata,

le scrivo per manifestare il grave imbarazzo e la profonda indignazione che provoca in molti di noi cittadini amanti della Costituzione, sapere che sia tollerato il comportamento di Mario Vattani, console italiano in Giappone, di esplicita apologia del fascismo, quando nel tempo libero canta canzoni di apprezzamento della Repubblica di Salò e spera di “alzare presto la bandiera nera”.

Qui non si tratta di “una questione personale” come ha tentato di minimizzare con inspiegabile leggerezza il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari.

Infatti, Mario Vattani – in arte Katanga quando canta inni all’eversione – si pone contro il dettato dell’art. 54 della Costituzione, che vincola tutti i cittadini al  dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione.
Inoltre, come titolare di delicate funzioni pubbliche di rappresentanza diplomatica, il Vattani-Katanga ha “il dovere di adempierle con disciplina ed onore”, come prescrive sempre l’art.54 della Carta.

Per questi gravi e comprovati motivi, le chiediamo di provvedere affinché Mario Vattani sia rimosso al più presto dalla sua funzione, come segno di intransigente rispetto dei valori costituzionali, nati dal superamento della tragedia fascista.
Con vigilanza democratica.

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