Liberiamo la Rai dai partiti

05 Dic 2011

Massimo Marnetto

Sabato scorso, il nostro circolo capitolino insieme agli amici di Art. 21 e di Move on Italia, hanno distribuito volantini, raccolto firme e pareri sull’urgenza di ridare al servizio pubblico autonomia dai partiti e la dignità di una informazione libera e non faziosa

“Un popolo senza informazione indipendente è un popolo senza sovranità!”.

E’ questa la frase che abbiamo ripetuto con l’altoparlante tutto il pomeriggio di sabato 3 dicembre, mentre distribuivamo volantini, raccogliendo firme per liberare la Rai dai partiti.
Tante le impressioni scambiate con le persone.
Tutte irritate dal livello di degrado che ha raggiunto la rete televisiva nazionale.
“Io mi sono rintanato in RaiNews24 – fa un signore – e raramente metto il naso fuori in altri programmi di informazione”.
“Faccio sempre più fatica a pagare il canone – si sfoga una passante – ma lo faccio e allora pretendo un servizio pubblico degno di questo nome, come hanno tutte le nazioni civili!”.
“Come fanno alla Rai a controllare la politica – fa uno studente stappandosi le auricolari dalle orecchie – se i loro capi  sono nominati dai politici. Ecco un altro “porcellum” che dobbiamo smontare!”
La pioggia non ci ha aiutato, ma alla fine – con gli amici di Articolo 21 e di Move on Italia – abbiamo raccolto molte firme; e soprattutto parlato con tante persone, alcune con  una bella ironia.
“Ormai il TG1  è così scaduto –  dice sorridendo una signora anziana col suo cane anziano  – che quando andrà via questo direttore dovranno cambiare gli arredi e la sigla per riconsacrarlo alla decenza”.

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