Caso Lombardia, l’appello di Libertà e Giustizia “Serve coraggio: tutti a casa e si torni a votare”

02 Dic 2011

MILANO – «Presidente Formigoni, non pensa che eticità e moralità, rispetto delle regole e volontà di trasparenza e aria pulita richiedano le dimissioni sue, della giunta, del consiglio per ridare la parola ai cittadini?».

MILANO – «Presidente Formigoni, non pensa che eticità e moralità, rispetto delle regole e volontà di trasparenza e aria pulita richiedano le dimissioni sue, della giunta, del consiglio per ridare la parola ai cittadini?». L´appello diretto al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni per andare al voto anticipato arriva da Libertà e Giustizia, dopo la notizia dell´indagine per corruzione che riguarda il vicepresidente Nicoli Cristiani. L´ultimo di una serie di casi giudiziari in cui sono coinvolti politici lombardi, da Filippo Penati a Nicole Minetti, al caso del San Raffaele. «Episodi di malaffare – sostiene Libertà e Giustizia – accaduti in un quadro troppo facilmente infiltrabile dalle famiglie oggi al governo della ‘ndrangheta e nell´ambito della pioggia di finanziamenti per i progetti legati all´Expo. Se davvero si vuole ricostruire il Paese, dopo gli anni del degrado politico e civile dell´era Berlusconi, la politica deve affrontare con coraggio il caso Lombardia»

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